Basso trionfa sul traguardo di Bordeaux

Basso trionfa sul traguardo di Bordeaux Tour; ulta tappa vivace e combattuta ma il ealdo Basso trionfa sul traguardo di Bordeaux Il nostro corridore si è affermato in volata precedendo il belga Van Den Berghe, Durante e altri 12 compagni di fuga - Il gruppo con la maglia gialla Pingeon. Balmamion, Gimondi e Jimenez, è giunto con un distacco di 3'24" - Immutata la classifica generale - Multati alcuni ciclisti, rei di avere «rubato» a spettatori e negozianti bibite per dissetarsi - Oggi arrivo a Limoges: 217 chilometri (Dal nòstro inviato speciale) Bordeaux, 19 luglio. Caldo record, 'le statistiche informano che è dal 1928 che la Francia non veniva afflitta da una simile ondata di caldo. Il termometro sale verso vertici difficilmente sopportabili, eppure 1 superstiti del Tour riescono ancora a far sul serio, ed oggi, lungo i 206 chilometri della Pau - Bordeaux, c'è stata battaglia. Non si sono mossi i primi della classifica, ormai la convinzione del successo finale di Pingeon è ben radicata in tutti. Ma, al loro posto, si sono mossi gli uomini di secondo piano e, una volta tanto, gli italiani si sono proiettati all'offensiva con quella tenace volontà che, finora, è mancata al nostri atleti. Batti e ribatti, un tentativo dopo l'altro, i due velocisti italiani di maggior classe — Basso della squadra « Primavera » e Durante della « Nazionale » — sono riusciti ad indovinare la fuga con altri tredici concorrenti, tra cui figuravano sprinters di rango. Sul velodromo di Bordeaux, volata a gomito a gomito: primo Basso, secondo Van Den Berghe, terzo Durante. Nel nostro « clan » un respiro di sollievo. Dicevamo della buona voglia. Ebbene, oggi gli italiani ne hanno profusa a piene mani, a partire, più o meno, dal centesimo chilometro, da quando cioè le acque si sono agitate, dopo un avvio piuttosto lento. Sono stati Colombo e Scandelli a muoversi per primi, quindi, riformatosi il plotone, è toccato a Basso, Durante, Poggiali, Bodrero, Colombo, Scandelli e Dalla Bona animare un'azione decisa, che si è spenta per la violenta reazione del gruppo. S'andava ad oltre quaranta all'ora, scappavano di nuovo Basso, Durante, Poggiali, con altri quattro. E di nuovo si vedevano costretti a lasciarsi riacciuffare. Era, però, una giornata buona. Basso si ributtava nella mischia a testa china, in compagnia di balla Bona. Stablinski, Brandts, Izier, Foucher ed Aranzabal. Lotta accanitissima, il gruppo rispondeva torcendosi in cento sussulti, finché dal grosso uscivano in nove, capitanati da Durante, alla cui ruota filavano Samyn, Huysmans, Van Der Vleuten, Van Den Berghe, Portalupi, Genet, Junkermann e Manzaneque. A trecento metri inseguiva una pattuglia con Riotte, lo sprinter della « Nazionale » francese ed allora, in testa, Stablinski rallentava per dare una mano al collega. Sbaglio grosso. Perché l'andatura era tale che la pattuglia di Durante piombò sulla pattuglia di Basso e, per gli altri, nulla ci fu che una irrimediabile resa. Trenta chilometri al traguardo, i quindici al comando non si scambiarono regali e fu una lotta bellissima, un susseguirsi continuo ed elettrizzante di secchi allunghi che cercavano disperatamente la sorpresa, senza mai tro\'are l'occasione di centrare il bersaglio. Una bagarre all'ultimo fiato. Con quindici atleti insieme a sbucare dal sottopassaggio che immette sulla pista di Bordeaux. I belgi in ottima posizione. Huysmans davanti, con Van Den Berghe nella scia. Le posizioni non cambiano per un giro intero, poi, sul rettilineo opposto a quello di arrivo, Basso e Durante si fanno luce passando al largo. Huysmans cede, Van Den Berghe si proietta sugli ultimi duecento metri. E' ancora in testa all'ultima curva ed insiste accelerando. Ma, sempre al largo, avanza Basso. Il nostro ragazzino ha un doppio guizzo. Letteralmente « salta » il rivale belga e trionfa a braccia rialzate, urlando a voce alta la sua irrefrenabile gioia. Van Den Berghe è secondo, terzo è Durante. La vittoria di Basso è come uno squarcio d'azzurro, e ne avevamo bisogno. Domani, da Bordeaux a Limoges, 217 chilometri con qualche saliscendi nel finale. Poulidor, il « samaritano » dell'equipe di Francia è di Limoges. E la « Nazionale » del signor Bidot farà di tutto per aiutarlo a trionfare di fronte ai suoi più accesi tifosi. Sarebbe un trionfo che gli spetta, ad essere sinceri... Per chiudere, una piccola nota di colore. Stasera, nelle decisioni della giuria, ha fatto da protagonista il caldo, che spinge gli atleti ad andare a caccia di bevande dal primo all'ultimo chilometro. I commissari hanno punito con leggere multe Diaz Ventura perché (ina rubato una bottiglia ad uno spettatore nonostante l'opposizione di quest'ultimo» e De Roo, Van Der Vleuten, Spuhler e Monteyne « perché sono penetrati in un negozio di generi alimentari e, malgrado la viva resistenza del padrone, si sono impadroniti di parecchie bottiglie di liquidi». Gigi Boccacini Ordine d'arrivo: 1. Basso, che percorre 206 chilometri in 5 ore 52'45" alla media di km. 35,124 (abbuono di 20"); 2. Van Den Berghe (abbuono 10"); 3; Durante (abbuono 5"); 4. Samyn; 5, Foucher. 18. Lemeteyer a 3'24", che batte, in volata il gruppo con tutti i . migliori, fra cui la maglia gialla Pingeon, Poulidor, Gimondi, Balmamion, Jimenez, Aimar, Janssen. Classifica generale: 1. Pingeon, in 108 ore 27'37"; 2. Jimenez a 2'03"; 3. Letort a 4'05"; 4. Balmamion a 5'48"; 5. Aimar a 7'02; 6. Janssen a 8'39"; 7. Manzaneque a 12' e 21"; 8. Huysmans a 15'24"; 9. Gimondi a 15'50"; 10. Bodrero a 19'03"; 11. Poulidor a 19'04; 20. Polidori a 28'51"; 23. Poggiali a 31'48"; 30. Vicentini a 36'24"; 35. Colombo a 41'15"; 52. Scandelli a 57*

Luoghi citati: Bordeaux, Francia, Limoges, Pau