Scompare con John Coltrane il «leader» del nuovo jazz

Scompare con John Coltrane il «leader» del nuovo jazz Nella sua musica una vigorosa protèsta sociale Scompare con John Coltrane il «leader» del nuovo jazz Il famoso sassofonista è morto a 40 anni per una malattia di fegato Suscitò polemiche, fu osannato e denigrato - I suoi interessi religiosi e sociali hanno ispirato molti dei giovani musicisti « impegnati » La notizia dell'improvvisa morte di Coltrane, spirato lunedi scorso all'ospedale di Huntington, dove era stato ricoverato per una grave affezione epatica, ha costituito una dolorosa sorpresa per gli ambienti jazzistici sia americani sia europei. Il popolare sassofonista quarantenne, aveva tenuto nascoste a tutti la natura e la gravità del suo male, che negli ultimi tempi lo aveva costretto a rinunciare a diversi impegni. Scompare cosi una delle figure più significative e polemiche del jazz degli ultimi anni. Coltrane era nato ad Hamlet, nella Carolina del Sud, il 23 settembre 1926. Cresciuto in un ambiente musicalmente favorevole, imparò ben presto a suonare il clarinetto e il sax tenore, strumento al quale si dedicò poi definitivamente. Quando fu chiamato alle armi, restò due anni alle Hawaii, suonando nella banda della Marina Militare. Tornato alla vita civile, entrò a far parte della grossa orchestra di Dizzy Gillespie, passando poi nei complessi di Earl Bostic, Johnny Hodges e Thelonious Monk. Nel 1955 si incontrò con Miles Davis, dando vita ad una serie di importanti incisioni. Di carattere ribeile ed indipendente, non resse però a lungo alla ferrea disciplina del grande trombettista negro. Nel '60 lasciò Davis per costituire un proprio quartetto, che mise in luce fra l'altro il pianista McCoy Tiner e 11 prestigioso batterista Elvin Jones. Ed ecco esplodere il « caso » Coltrane. La sua musica, radicalmente innovatrice, rivoluzionò profondamente il jazz. Nessun altro musicista riuscì mai a scatenare tante vigorose polemiche. Le sue vulcaniche, Interminabili improvvisazioni lasciarono dapprima perplessi anche gli ascoltatori più smaliziati. Osannato e denigrato, venne comunque riconosciuto dalla critica specializzata e poi anche dal pubblico, dopo le prime comprensibili esitazioni, come la figura più significativa del jazz contemporaneo. Fu un esponente rappresentativo delle nuove generazioni -negre, intellettualmente attente alle ideologie religiose che han fatto scaturire 1 primi fermenti di una vasta e vigorosa protesta sociale. In questo senso, anzi, Coltrane fu indubbiamente un caposcuola. Uno dei suol ultimi dischi, « A love supreme », che nel 1965 gli valse il premio « Il disco dell'anno », è un appassionato Inno jazzistico all'amore e a Dio. La sua mistica ha perciò ispirato molti tra i musicisti cosiddetti «Impegnati », protesi appunto a far sentire il peso della loro arte nel vasto dialogo per le rivendicazioni della gente negra. Un dialogo nel quale non potrà più inserirsi la voce del sax tenore di Coltrane, che la morte ha fermato nel pieno vigore della sua maturazione artistica. - l n. o. Il sassofonista Coltrane

Luoghi citati: Hamlet, Hawaii