Non tutti possono tollerare una frustata d'acqua gelida

Non tutti possono tollerare una frustata d'acqua gelida Il consiglio della settimana Non tutti possono tollerare una frustata d'acqua gelida Ma sì. Ci sono anche gli ipersensibili ai bagni freddi. Ciò spiega una buona parte dei malori improvvisi, in cui incorrono in questa stagione balneare taluni soggetti che si immergono specie in acque di fiume, o di roggia; tenuto presente che, mentre al mare la temperatura dell'acqua nelle buone ore del bagno nei nostri litorali si aggira sui venticinque gradi, sì da permettere al centro cerebrale della termoregolazione corporea di adattarvi agevolmente l'organismo, le temperature delle acque di fiume, di roggia specialmente e di lago sono assai basse anche quando la calura dell'atmosfera è molto intensa. (E' un dato che può aver peso nel fatto che il settanta per cento della mortalità per annegamento ogni anno in estate riguarda i bagni fatti in acqua dolce). Nella accennata spiccata differenza di temperatura tra l'acqua e l'ambiente cova, adunque, il pericolo per diversa gente. Non occorre allora essere portatori di alterazioni organiche vere e proprie, magari ignorate. Il fatto è che interviene nell'organismo un grave «choc», da cui origina una forma di sincope, detta « primitiva » riflessa: cui segue uno stato asfittico, con morte solo apparente. Con un pronto soccorso il colpito può riaversi. Guaio è che talora il soggetto è sorpreso in un gorgo e può scomparire sott'acqua prima che qualcuno si sia accorto dell'incidente. Non va dimenticato che anche attraverso altri meccanismi può manifestarsi la brusca intolleranza all'acqua troppo fredda. Ad es. attraverso il classico schema delle reazioni allergiche (repentina liberazione dai depositi cutanei e sua diffusione nell'organismo di una sostanza detta istamina, con uno « sconquasso » nella funzione cardiocircolatoria). Tengano ciò presente le persone genericamente allergiche, quelle neuro-eccitabili, oppure sofferenti dì fegato, nonché quanti hanno avuto qualche noia durante il bagno precedente. (Tra queste noie o sintomi di avvertimento si annoverano certi arrossamenti e senso di calore, o anche pruritp, all'uscita dall'acqua, localizzati alla faccia interna delle cosce, alle braccia e sul ventre; oppure una sensazione anormale di grande stanchezza, anche se il soggetto non ha molto nuotato, e di forte freddo come se l'acqua si fosse improvvisamente ghiacciata; oppu¬ re sensazione di vertigine, di ronzio all'orecchio, di mal di testa localizzato alla fronte; o ancora dolori In varia sede, crampi e formicolìi, scintillìi nella vista annebbiata). Per conoscere se si è allergici al freddo dell'acqua, nel caso In discorso, suggeriamo di porre un pezzetto di ghiaccio sull'avambraccio per pochi minuti. In caso positivo dopo un quarto d'ora si forma in loco una zona d'orticaria. Comunque è a tutti consigliabile di non esporsi troppo al sole prima del bagno e neppure eseguire esercizi fisici assai Intensi prima di esso. Alla minima sensazione di crampo muscolare uscire dall'acqua. Non immergersi se si ha sensazione di freddo o sudorazione intensa. doc.