Klotz accompagnato a Vienna Non potrà uscire dalla città

Klotz accompagnato a Vienna Non potrà uscire dalla città Il terrorista già condannato in Italia Klotz accompagnato a Vienna Non potrà uscire dalla città Si rifiutava di lasciare H Tiralo - Tre gendarmi lo hanno prelevato e condotto al nuovo domicilio - Per non aver ubbidito alla polizia, condannato a tre giorni di carcere (Dal nostro corrispondente) Vienna, 14 luglio. Il terrorista Georg Klotz è giunto questa sera alla stazione Est di Vienna in compagnia di tre agenti della polizia federale che avevano ordine dl scortarlo in treno da Innsbruck fino alla nuova destinazione coatta e di lasciarlo quindi in libertà. Ha ricevuto ingiunzione di non mutare residenza, di non uscire dai confini regionali di Vienna (la capitale austriaca è contemporaneamente una delle nove regioni federali del paese) senza l'approvazione delle autorità e di astenersi da ogni attività politica. Se dovesse violare ancora una volta gli ordini — come in passato — potrebbero essere adottati nei suoi confronti tre provvedimenti: espulsione in un Paese di sua scelta, incarcerazione o estradizione in Italia. A Klotz era stata recapitata lunedi scorso nella sua abitazione di Absam, presso Innsbruck, una ordinanza del ministero dell'Interno (emanata nel quadro delle repressioni delle attività terroristiche) che gli imponeva di abbandonare il Tirolo entro tre giorni. Egli si è rifiutato di obbedire — « Volontariamente non me ne vado dalla mia patria, dovrà essere la polizia a portarmi via» —. Scaduto questa mattina il termine (per la verità già dalle 22 di ieri sera) Klotz è stato prelevato dalla sua abitazione (non ha opposto resistenza al gendarme) e accompagnato al locale comando della gendarmeria. Qui è stato informato che doveva scontare tre giorni di carcere a Vienna per violazione alle disposizioni sugli stranieri residenti in territorio federale (compresi quelli che fruiscono dell'asilo politico). Il terrorista ha protestato ad alta voce definendo misura ingiusta e immotivata il suo bando dal Tirolo e affermando che quanto alla condanna avrebbe incaricato il suo legale di occuparsene. In una nota del ministero è detto questa sera che non si è reso necessario spiccare mandato di arresto preventivo perché Klotz, « pur dietro protesta e controvolontà non si è rifiutato di abbandonare il Tirolo ». Già tre anni fa egli venne sottoposto al domicilio coatto a Vienna: dopo un paio di mesi però riuscì, grazie a prò- lezioni in alto loco, a far revocare il provvedimento. Un'altra volta egli venne incarcerato a Linz, dopo che aveva pubblicamente preannunciato nuovi attentati in Alto Adige. In prigione inscenò uno sciopero della fame che si concluse con la sua scarcerazione. Anche in questa occasione entrarono in gioco i suoi protettori, quegli stessi che gli offrono la possibilità di campare senza svolgere alcun lavoro ufficiale e che si metteranno ora nuovamente in movimento per aiutarlo. I giornali di Vienna informano che i reparti dell'eser¬ cito federale destinati a reprimere gli attentati di terrorismo nelle zone di confine cor l'Italia rimarranno nelle posizioni loro assegnate dal comando della polizia di stato di Innsbruck al quale sono sottoposti. Ano all'inizio del prossimo inverno. La direzione di polizia tirolese ha lanciato un appello a tutti i turisti che si trovano nella zona di frontiera con l'Italia di portare sempre con sé la carta d'identità « nel vostro stesso interesse e per facilitare le operazioni che vengono eseguite da reparti speciali di polizia e dell'esercito ». b. t.

Persone citate: Georg Klotz, Italia Klotz, Klotz, Linz