Scoperti i quadri rubati alla contessa assassinata

Scoperti i quadri rubati alla contessa assassinata Il delitto di «sorso Stati Uniti Scoperti i quadri rubati alla contessa assassinata Il furto pochi giorni dopo che la donna era stata uccisa con 130 coltellate dall'inquilino sfrattato - La refurtiva trovata a Padova: denunciati due antiquari Altro episodio: bloccato a rivoltellate uno zingaro rapinatore Quattro quadri del '700 rubati nell'alloggio della contessa Stefania Pllar-Kotzebuhe, assassinata lo scorso dicembre, sono stati ritrovati dalla Squadra Mobile presso due antiquari di Padova. La polizia ha sequestrato i quadri e parecchi pezzi di argenteria, che sono stati portati a Torino e che saranno restituiti ai proprietari. I due antiquari sono stati denunciati per ricettazione. La contessa Pllar-Kotzebuhe viveva sola in un elegante alloggio di corso Stati Uniti 46. Una domestica, che andava da lei ogni mattina per le pulizie, il 22 dicembre la trova nell'anticamera uccisa con 130 coltellate. L'alloggio è in'ordine, porte e finestre sono chiuse dall'interno. Il dottor Sgarra, capo della Mobile, viene a sapere che la vittima 11 giorno precedente ha sfrattato da una soffitta un'anziana inquilina con il nipote, Giorgio Vancinl di 19 anni, epilettico. Il giovane viene interrogato. Si mostra indignato, cade in contraddizioni, infine confessa: « L'ho uccisa io ». Nella soffitta, sotto una catasta di legna, la polizia trova gioielli rubati alla contessa. L'alloggio di corso Stati Uniti viene chiuso e sigillato. Nei primi giorni di gennaio viene svaligiato dai ladri, che sanno di trovarlo deserto. Forzano una finestra e rubano quadri e argenteria per una decina di milioni. Una settimana fa alla Mobile dì Torino giunge una segnalazione dalla Mobile di Padova. Due antiquari, Cesare Bordin, 38 anni, via Libia 3, e Vincenzo Bucceri, 70 anni, via Manzoni 92, sono stati visti con un pregiudicato torinese, Vincenzo Crespi, 43 anni, via Nizza 9, che si ritiene abbia commerciato negli ultimi tempi In oggetti d'arte rubati. Durante una perquisizione nelle botteghe dei due antiquari vengono trovati 1 quadri rubati alla contessa e parecchia argenteria. Il Bordin, il Bucceri e il Crespi sono denunciati per ricettazione. I ladri, due giovani di Torino, sono latitanti. Oltre al quadri della contessa, è stato trovato anche un dipinto del Gerard rubato nel novembre dello scorso anno al generale Giorgio Menzio, 70 anni, corso Quintino Sella 8. Michele Francesco Lafleur, uno zingaro di 26 anni, nativo di Pinerolo ma senza fissa dimora, già ricercato per rapine e furti, è stato arrestato la scorsa notte mentre tentava di scassinare una cassetta postale in corso Francia. Il merito della cattura spetta in primo luogo all'impiegato Francesco Lupo di 51 anni, il quale mentre rincasava ha notato l'individuo che armeggiava intorno alla cassetta postale. Lo ha affrontato, ma 11 Lafleur ha afferrato un vaso da fiori e l'ha scagliato contro l'impiegato che è rimasto ferito a un braccio. Le sue grida hanno richiamato l'attenzione di un altro inquilino, che si è affacciato armato di pistola ed ha sparato un intero caricatore bloccandolo fino all'arrivo dei carabinieri. Il Lafleur era ricercato su mandati di cattura di Asti, Alessandria, Plnerolo, Ivrea e Genova. Aveva rubato numerose automobili ed effettuato colpi contro vetrine di gioiellerie. L'8 dicembre scorso, a Ivrea, dopo una rapina su un'auto rubata aveva forzato il blocco dei carabinieri cercando di investirne uno.