Un folle asserragliato in casa snidato con le bombe lacrimogene

Un folle asserragliato in casa snidato con le bombe lacrimogene ff drammatico epinodio a La Morra9 preutta Alba fratello, Ettore, è impiegato ad Alba. Giovanni è un tipo chiuso, solitario: coltiva i suoi campi (circa due «giornate» di terreno, quasi tutto a vigna), non parla con nessuno, evita persino i fratelli. Negli ultimi tempi il' suo carattere si era fatto ancora più cupo. I fratelli si erano consigliati con il medico condotto, il dott. Gaspare Cerutti. Egli aveva suggerito di farlo visitare da uno specialista. Oggi alle 14 il Castagno sta tornando dalla campagna quando vede arrivare davanti alla cascina l'autobarella con due infermieri, un cara biniere, il messo comunale e il medico. Il gruppetto lo saluta da lontano con aria indifferente. Giovanni va loro incontro sorridendo; poi, quando è a pochi metri, si mette a correre roteando la zappa che porta in spalla. C'è un attimo di sbigottimento, i barellieri restano incerti e l'uomo ne approfitta per raggiungere la cascina e barricarsi all'interno. Dopo qualche minuto si affaccia dal fienile impugnando una roncola e un coltellaccio: « Venite a prendermi se siete capaci. Vi ammazzo tutti ». Viene avvertito il maresciallo di La Morra che richiede l'intervento della tenenza di Bra. Arriva anche una autopompa dei vigili del fuoco alla quale, lungo la strada, si aggregano altre due squadre della colonna mobile m" Torino Alle lg la cascina e circ0n data. Il dott. Cerutti cerca an- cora una volta di convincerel'uomo ad aprire, ma tutto è inutile e il tenente Pirovano dà ordine ai carabinieri di avanzare. Il contadino li respinge con un lancio di pietre e mattoni. Due bombe lacrimogene esplodono nel fienile senza effetto. Un'ora dopo la situazione è Identica. Vengo¬ no allora impiegate le autopompe dei vigili del fuoco. Contemporaneamente i carabinieri lanciano altre bombe lacrimogene. Passa un quarto d'ora e finalmente l'uomo compare semiaccecato nel cortile. Viene immobilizzato e alle 18,30 la ambulanza parte con il Castagno diretta all'ospedale psichiatrico di Racconigi. p. s. Un folle asserragliato in casa snidato con le bombe lacrimogene E' un agricoltore sessantaquattrenne, che abitava solo - I suoi fratelli volevano farlo ricoverare in manicomio - Alla vista degli infermieri si barrica armato di coltello e roncola e resiste per 4 ore all'assedio (Dal nostro inviato speciale) Alba, 11 luglio. Un contadino impazzito si è asserragliato nella sua cascina, a La Morra di Alba, e ha resistito quattro ore a carabinieri, polizia, vigili del fuoco. Per catturarlo è stato necessario sfondare le finestre con potenti getti d'acqua e lanciare una decina di bombe lacrimogene. Si chiama Giovanni Castagno, 64 anni; abita solo in una vecchia casa della frazione Castagni, sulla strada che da La Morra va a Verduno. Di fianco c'è la cascina di un altro agricoltore, Mario Borgogno, 51 anni; un centinaio di metri più lontano l'abitazione del fratello Agostino, 48 anni, e di una sorella, Michelina, 70 anni. Un altro

Persone citate: Cerutti, Gaspare Cerutti, Giovanni Castagno, Mario Borgogno, Pirovano

Luoghi citati: Alba, Bra, La Morra, Racconigi, Torino, Verduno