Accusati di omicidio colposo gli organizzatori di Caserta?

Accusati di omicidio colposo gli organizzatori di Caserta? Notizie ancora non certe Accusati di omicidio colposo gli organizzatori di Caserta? -Il provvedimento toccherebbe il direttore della tragica corsa automobilistica e alcuni commissari sportivi - I parenti dei tre piloti morti si costituiranno «parte civile» (Nostro servìzio particolare) Caserta, 8 luglio. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha terminato le indagini sul Gran Premio automobilistico dì Caserta del 18 giugno, in cui morirono i piloti italiani « Geki » Russo e Giuseppe Perdomi, e lo svizzero Fehr Beat. Le conclusioni cui è giunta la magistratura in base al rapporto consegnato la settimana scorsa dalla Polizia Stradale, incaricata di tutti i rilievi tecnici sugli incidenti, sono naturalmente coperte dal segreto istruttorio, ma a Caserta si danno per certe le incriminazioni di quasi tutti gli organizzatori della corsa. Verrebbero imputati d'omicidio colposo il direttore dell'Automobile Club di Caserta, Pasquale De Simone, il quale rivestiva l'importante incari co di direttore di corsa (l'unico cui, secondo il regolamento sportivo, sarebbe toccato il compito d'interrompere la competizione), e l'avv. Giovanni Morcone. Questi era il commissario di percorso nel tratto del circuito in cui accadde il pauroso groviglio di vetture. Secondo la testimonianza dei vigili del fuoco di servizio, si sarebbe allontanato dal punto che doveva sorvegliare per recarsi da alcuni colleghi più lontano. Negli ambienti giudiziari e sportivi, si sostiene che il provvedimento colpirebbe nu merose altre persone che in quella tragica domenica erano preposte a compiti organizzativi. Si fanno molti nomi, ma ancora non vi è stata alcuna comunicazione ufficiale da parte degli inquirenti. Bisognerà attendere pochi giorni: lunedì o martedì la pratica passerà nelle mani del giudice istruttore, dottor Vincenzo Cimmino, il quale inìzierà il procedimento penale con rito formale. Secondo alcune fonti, si parla anche di una possibile imputazione a carico del comandante dei pompieri, presenti alla gara con attrezzature insufficienti. Come si ricorderà, il povero Perdomi rimase per mezz'ora tra i rottami contorti della sua monoposto perché nessuno dei vigili aveva un semplice seghetto per tagliare le lamiere che lo imprigionavano. Perdomi mori in ospedale dopo sette giorni. Il processo — a giudicare dal numero dei casi in attesa di giudizio — non potrà aver luogo che nell'inverno del 1968. Tutti i familiari delle vittime si costituiranno « parte civile» nei confronti dell'Automobile Club di Caserta, cui spettava l'organizzazione della gara. Le vetture coinvolte negli incidenti sono tuttora sotto sequestro. a. 1.

Persone citate: Fehr Beat, Giovanni Morcone, Giuseppe Perdomi, Pasquale De Simone, Russo, Vincenzo Cimmino

Luoghi citati: Caserta, Santa Maria Capua Vetere