Dissidio Moratti-Herrera all'Inter per la cessione di Armando Picchi

Dissidio Moratti-Herrera all'Inter per la cessione di Armando Picchi Dissidio Moratti-Herrera all'Inter per la cessione di Armando Picchi Il presidente si rifiuta di privarsi del forte difensore - Il tecnico vorrebbe al suo posto il romano Dotti - Herrera, in vacanza in Spagna, convocato per lunedì a Milano - Il club nerazzurro non gli rinnoverà il contratto? (Dal nostro corrispondente) Milano, 7 luglio. Jl difensore nerazzurro Armando Picchi sta provocando una vivace discordia fra Helenio Herrera e il presidente Moratti. Herrera, prima di recarsi in Spagna per un periodo di vacanza, ha lasciato ad Allodi, general manager dell'Inter, due elenchi: sul primo sono scritti i nomi dei calciatori da acquistare e sul secondo quelli degli atleti da cedere. Il secondo elenco inizia con il nome di Picchi che, stando alle disposizioni di Herrera, avrebbe già dovuto essere venduto l'estate dello scorso anno. Moratti non è di questo avviso. Il presidente dell'Inter è molto sensibile ai desideri dei tifosi e, di conseguenza, si è impressionato quando gli è stato riferito che quotidianamente arrivano in sede centinaia di lettere di sostenitori della sua squadra che si lamentano per la cessione di Guarneri, considerato uno dei pilastri della compagine nerazzurra, e per la notizia di un probabile trasferimento di capitan Picchi che dell'Inter è addirittura la bandiera. Stando alle voci che circolano a Milano, Moratti, I dopo aver varato una grande squadra in grado di ri- 1 conquistare lo scudetto e di poter partecipare alla Coppa dei Campioni, che per lui è il traguardo più ambito, rassegnerebbe le dimissioni. Con Moratti lascerebbe l'Inter anche Allodi che abbandonerebbe il mondo del calcio per seguire il suo presidente. Ma la grande squadra vagheggiata da Moratti si impernia ancora, almeno per un campionato, su Picchi in veste di « libero ». Chiaro che, così stando le cose, il dissidio Moratti-Herrera è inevitabile. Alle 13 di lunedì Helenio Herrera arriverà a Milano per incontrarsi con Moratti e per essere dettagliatamente ragguagliato sull'andamento del mercato. Non è un mistero che « don » Helenio pretende Carpenetti, Pascutti, D'Amato e Dotti. Questi dovrebbe essere il sostituto di Picchi. Ma mentre l'acquisto di Pascutti è agevole giacché il Bologna pretende in cambio Bonfanti che l'Inter si è premurata di ottenere dal Lecco, le altre tre operazioni non sono altrettanto facili: la Roma non intende cedere Carpenetti e la Lazio pretende giocatori in cambio di D'Amato e di Dotti. La tensione fra Moratti e Herrera è giunta ad un punto quanto mai delicato. Non dimentichiamo che il tecnij co non ha ancora il contrat( to per la nuova stagione J perché con Moratti ha solj tanto raggiunto un accordo I verbale di massima. Natu' miniente, è prematuro par\ lare di rottura fra il pre1 sidente e l'allenatore delj l'Inter, ma se Herrera do1 vesse insistere nel preten¬ dere la cessione di Picchi e l'acquisto di giocatori intrasferibili, tutto potrebbe accadere, anche il clamoroso e sensazionale divorzio. Non per nulla sul mercato corre voce che Scopigno, il trainer clamorosamente licenziato dal Cagliari in questi giorni, sarebbe stato pregato dall'Inter di non assumere alcun incarico fino a martedì prossimo. Il Milan è in lutto per la scomparsa del presidente Luigi Carrara, i cui funerali si svolgeranno domattina alle 10,30. Franco Carraro, subentrato al padre alla guida della società, ha pregato il general manager Passalacqua di stringere i tempi per acquistare Zoff, Hamrin e Barison che interessano a Rocco. Oggi stesso Passalacqua ha praticamente concluso l'ingaggio del portiere Zoff assicurando in cambio al Mantova 180 milioni più Barluzzi. Constatato che il Napoli giocava al ribasso per Amarildo, Passalacqua ha rial¬ lacciato le trattative con la Fiorentina alla quale piace il brasiliano. Hamrin è in procinto di passare al Milan in cambio di Amarildo, ma la Fiorentina dovrà versare a conguaglio una cifra che si aggira sui 240 milioni. Per quanto riguarda Barison, è stato raggiunto un uccordo di massima con la Róma la quale riceverebbe In cambio Scala in prestito e settanta milioni. Giorgio Bedani

Luoghi citati: Lazio, Milano, Spagna