L'inviato del Vaticano a Gerusalemme ha iniziato importanti colloqui segreti

L'inviato del Vaticano a Gerusalemme ha iniziato importanti colloqui segreti L'inviato del Vaticano a Gerusalemme ha iniziato importanti colloqui segreti Il soggiorno in Israele di mons. Felici è circondato dal massimo riserbo: si ritiene che discuta del futuro dei Luoghi Santi - Gli incontri si svolgono in un'atmosfera incoraggiante (Dal nostro corrispondente) Gerusalemme, 6 luglio. L'estrema discrezione che circonda il soggiorno di mons. Angelo Felici a Gerusalemme rende difficile farsi un'idea precisa della missione dell'emissario vaticano. Ciò nonostante, per tutti gli osservatori questa missione ha un carattere politico evidente. Si nota a Gerusalemme che la visita di mons. Felici s'inserisce in una serie di contatti che sono stati stabiliti tra Israele e il Vaticano dopo la fine della guerra araboisraeliana. Dopo la fine dei combattimenti, il governo israeliano ha inviato a Roma Meir Mendes, vice-direttore per gli affari cristiani al ministero dei Culti, e venerdì scorso il dott. Yaaiov Hertzog, direttore generale della presidenza del Consiglio, ha consegnato a monsignor Dell'Acqua un messaggio del premier Eshkol per il Papa. Mercoledì l'am- basciatore d'Israele a Roma, Ehoud Avriel, è stato ricevuto dal Santo Padre, che aveva chiesto di vederlo, e subito dopo il diplomatico israeliano ha preso l'aereo per Gerusalemme. La sola cosa che è stato possibile sapere di tutti questi incontri è che si sono svolti e proseguono in una atmosfera incoraggiante. Gli israeliani constatano che il Vaticano affronta il problema del futuro dei Luoghi Santi con uno spirito realista di cui si rallegrano. Essi sono anche contenti perché la Curia, nonostante non riconosca di diritto lo Stato d'Israele, non esita a intavolare colloqui con il governo israeliano. Si sembra quindi ben disposti da una parte e dall'altra. L'impressione che si ha a Gerusalemme è che si arriverà a un accordo anche se, per ragioni secondarie, non gli sì darà grande pubblicità. Negli ambienti ecclesiastici - di Gerusalemme non si crede che il Vaticano manterrà un atteggiamento troppo rigido sul principio della internazionalizzazione della città e neppure dei Luoghi Santi, perché in tale eventualità s'incomincia a teme re il perìcolo di una presenza russa che nessuno si augura. Sarebbe infatti diffìcile impedire ai sovietici di associarsi a un sistema di controllo internazionale Ci si potrebbe dunque orientare verso una qualche formula di « istituzionalizza zione », André Scemama

Persone citate: André Scemama, Angelo Felici, Dell'acqua, Eshkol, Meir Mendes, Yaaiov Hertzog