Margaret per un discorso «deplorata» in Parlamento

Margaret per un discorso «deplorata» in Parlamento Margaret per un discorso «deplorata» in Parlamento La principessa aveva difeso le moderne tecniche della pubblicità (Dal nostro corrispondente) Londra, 6 luglio. Un discorso pronunciato pochi giorni fa dalla principessa Margaret ha acceso lo sdegno di sette deputati laburisti, i quali hanno oggi presentato ai Comuni una mozione di protesta. L'« incidente » non sembra grave, ma, sia pure per pochi minuti, il Parlamento dovrà occuparsi appena possibile della questione. Rari sono, da qualche tempo, gli impegni ufficiali della trentaseìenne sorella di Elisabetta: ma, nei giorni scorsi, le veniva chiesto d'inaugurare, qui a Londra, il « Congresso mondiale della pubblicità n. In tale occasione, leggendo ovviamente un testo preparato dai suoi consiglieri, la principessa lodava caldamente l'« arte della pubblicità ». « Questa attività — aggiungeva — ha ricevuto sane e costruttive critiche ma, perlomeno in questo paese, tali critiche somigliano piuttosto ad un lamento da parte di una certa mentalità ostile a esuberanti operazioni di vendita. Questi inglesi — concludeva ironicamente Margaret — preferirebbero che i commerci fossero condotti magari in modo meno redditizio ma con uno spirito di riservata signorilità ». Era quest'ultima frase che suscitava la collera dei sette laburisti, capeggiati da Francis Noel-Baker e tra i quali vi è Jan Mikardo, membro dell'» esecutivo ». La loro mozione non pecca certo di chiarezza. Esprime « rammarico » per il fatto che la principessa sia stata « consigliata » a parlare al « Congresso »: e, soprattutto, « a manifestare opinioni altamente offensive per quel numerosi devoti sudditi britannici i quali deplorano lo spreco, la disonestà e il cattivo gusto dell'industria pubblicitaria ». m. ci. niiiiiiiiiiiitiiiiiitiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiftiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiit.iitiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiia

Persone citate: Francis Noel-baker

Luoghi citati: Londra