Due risate con Totò

Due risate con Totò Due risate con Totò Benché tagliato e rimanipolato il celebre sketch del vagone-letto ha funzionato anche sul video - Stasera ritratto di Garda Lorca Ieri sera, .finalmente, si sono fatte due risate con Totò. Merito di Totò, si capisce, ma merito anche della celeberrima scena del vagone letto che ancora una volta ha funzionato. Questo sketch, nato da ima collaborazione fra l'attore e Michele Galdieri, fu inserito In una rivista che circolò in Italia nell'immediato dopoguerra. Il successo fu strepitoso. Lo sketch inizialmente era di dieci minuti si e no: vt furono aggiunti soggetti e Eoggettini e s'arrivò alla mezz'ora. Più tardi la durata esatta della scena sfiorò i cinquanta minuti. La gente, andando allo spettacolo, non attendeva che il « vagone letto »: e quando il velarietto sl apriva sullo spaccato dello scompartimento scoppiava un applauso fragoroso e già serpeggiavano le risate. In tv lo sketch è stato rimanipolato e in parte purgato. Lo spogliarello, com'era troppo facile prevedere, non c'era più e non c'erano più parecchie battute pepate: Inoltre esisteva un lungo prologo abbastanza scipito che non si saldava per nulla con il nucleo originale della farsa. Comunque, anche censurato e moralizzato, anche incastrato di brutto nel telaio di un'altra storiella (il viaggio a Stoccolma del premio Nobel prof. Bolletta, inventore 'di una pipa a due piani), il « vagone letto » è riuscito ancora una volta, incredibilmente, a spremere dallo spremutissimo copione alcuni guizzi di ilarità. Lo stesso Totò, alle prese con un suo cavallo di battaglia, è apparso più simile a quel Totò che per anni ha dominato il palcoscenico: scatenato nell'avvolgere l'antagonista, l'ori. Trombetta (Mario Castellani), in una girandola di gesti improvvisi e strampalati e di frasi assurde. Sandra Milo era al posto della non dimenticata Isa Barzizza: era in grado di sostituirla più che degnamente ma non ha potuto svestirsi. Perciò su quali basi stabilire un confronto? Non certo sulla recitazione: quella della Barzizza francamente non la ricordiamo perché — vent'anni fa — eravamo distratti da altre doti dell'attrice. e questa della Milo era ingiudicabile perché non si afferrava una parola. Se il ciclo di Totò fosse terminato qui, si dovrebbe di¬ re che è terminato in bellezza. Ma c'è ancora la puntata di « Totò yé-yé » che ci tiene molto in apprensione. * ir Scadente il Perry Mason: un intrigo pasticciato, una ridda di nomi difficili da rammentare, e una conclusione favorita da sbrigativi colpi di scena. Alla fine il solo a essere soddisfatto e ad averci capito qualcosa era lui, Perry Mason. Stasera la trasmissione importante è sul secondo canale, in apertura: un servizio di De Stefani e Otero, con testi di Geno Pampaloni, intitolato « Federico Garcia Lorca »: sarà una ricostruzione della vita del grande poeta spagnolo e delle tragiche circostanze della sua morte, avvenuta, com'è noto, nei primi giorni della guerra civile, cioè nell'agosto del 1936. Saranno intervistati testimoni e amici del poeta, fra cui Rafael Alberti. Seguirà alle 22 l'auto-quiz « Chi ti ha dato la patente? » che è prodigo di premi vistosi ma piuttosto povero di sostanza e di spettacolo. Sul canale nazionale andrà in onda la replica de « L'infedele » copione televisivo che Oreste Del Buono (di cui solo ieri l'altro è stato inscenato « L'ospite segreto » tratto da Conrad) ha ricavato dal suo romanzo breve « Facile da usare ». « L'infedele », tempo fa, aveva fatto parte del ciclo « Racconti dell'Italia di oggi ». Indi un numero di « Incontri » con un profilo del pittore Emilio Vedova. Nel pomeriggio segnaliamo alle 14 sul « nazionale » il torneo di tennis di Wimbledon e sul « secondo » alle 17 il ÌTour de France e alle 18 da Bologna i campionati italiani di atletica leggera maschili e femminili: un programma sportivo assai intenso e insolito per un giorno feriale. * * I film che vedremo la prossima settimana: lunedì sul secondo canale Alle soglie della vita (1958) di Ingmar Bergman, con Bibi Andersson, Eva Dahlbeclc e Ingrid Thulin; martedì, sul canale nazionale Ombre bianche (1960) di Nicholas Ray, con Anthony Quinn e Yoko Tani. u. bz. 4

Luoghi citati: Bologna, Italia, Stoccolma