Risolta la crisi ad Architettata

Risolta la crisi ad Architettata Risolta la crisi ad Architettata L'agitazione degli studenti è durata tre mesi - La sede della Facoltà sgomberata ieri sera - Domani gli esami - Chieste le dimissioni della Commissione nazionale per la riforma universitaria Studenti ed assistenti hanno revocato l'occupazione della sede della facoltà di Architettura alle 21 di Ieri sera. Oli esami si lnizleranno domani e, secondo il calendario già reso noto, si svolgeranno anche con post appelli fino al 5 agosto. SI risolve cosi la crisi che ha bloccato la Facoltà per tre mesi. Le agitazioni si sono iniziate 11 6 aprile con uno sciopero di assistenti e studenti che chiedevano il rinnovamento dei programmi L'11 maggio la Facoltà è stata occupata, ma il giorno dopo la polizia ha portato fuori a braccia 1 231 giovani che si erano barricati nell'Aula magna. Le agitazioni sono continuate al Politecnico. Infine, verso la metà di giugno, 1 rapporti tra professori e dimostranti si sono Inaspriti e la Facoltà è stata occupata una seconda volta. Per risolvere la grave crisi 11 ministro dell'Istruzione ha Inviato un suo rappresentante, il comm. Floridi, che ha ascoltato tutte le istanze. Dopo lunghe trattative, finalmente l'accordo. Il Consiglio di Facoltà ha approvato un documento con il quale vengono accolte tutte le richieste sulla riforma. In particolare, è stato riconosciuto 11 diritto degli studenti all'autogoverno; sarà concessa una segreteria che renda pubbliche le notìzie sul programmi, le borse di studio, 1 bilanci; saranno istituiti 1 seminari di studio. Infine sono state accettate anche le richieste riguardanti gli esami. Per la sessione estiva, quella che si inizia domani, 11 programma è stato suddiviso in tesi, il candidato sorteggerà 11 20 per cento della materia, ne sceglierà metà e risponderà a tre domande sulla parte scelta. Per la sessione autunnale si terrà conto anche del lavoro svolto per la riforma. Ieri gli studenti riuniti in assemblea hanno approvato con 201 voti favorevoU, 12 contrari, 18 astenuti, una mozione nella quale affermano: « L'occupazione viene revocata perché sono stati rimossi, sia pure a livello di semplice enunciazione, alcuni Impedimenti di ordine locale ». Un documento analogo è stato approvato anche dagli assistenti. I dimostranti hanno poi Inviato una lettera ai rappresentanti della Commissione nazionale per la riforma universitaria per Invitarli a dare le dimissioni, « In quanto sono stati nominati senza sentire il parere di tutte le categorie ». Chiedono in particolare che si dimetta il preside della Facoltà di Torino prof. Pugno. Per vendicarsi accoltellò ia figlia della sua amante A Ivrea tu condannato a 16 anni - In Appello la pena ridotta a quattordici anni Una vicenda di squallidi amori e di feroci vendette è stata rievocata ieri dalla Corte d'Assise d'appello di Torino. I protago nisti, tutti calabresi, sono Alberto Critelll, 39 anni; Alfredo Paonessa, 45 anni; Maria Rosa Pao nessa in Critelll, 38 anni. I fatti si svolsero dal febbraio al settembre 1963 a Settimo' Vittone, ad Ivrea ed a Borgofranco. Il Critelll, avendo appreso che il Faonessa gli insidiava la moglie, cercò di intimidirlo ferendolo con un'accetta e causandogli lesioni guarite in 40 giorni. Ma la relazione continuò e 11 marito ebbe la certezza che la donna era consenziente: per questo assali una seconda volta il rivale sempre con un'accetta, e tentò di ucciderlo. Riuscì soltanto a sfregiarlo. Tra i due ferimenti 1 carabinieri avevano sorpreso, In un prato nei pressi di Ivrea, il Paonessa e la Critelll In flagrante reato di atti immorali e 11 ave vano denunciati. Ma l'episodio più grave accadde il 19 settembre 1963: Paonessa, in un prato di Mercenasco, tentò di uccidere a coltellate la sedicenne Giuseppina Critelll, figlia della sua amante, dopo averle usato violenza. A Ivrea, nel primo giudizio, Paonessa fu condannato a 16 anni, Critelli a 3 anni e Maria Rosa Critelll a 6 mesi. Ieri era presente solo Paonessa, detenuto, contro il quale anche il p. ni. aveva appellato. Gli altri, due. a piede libero, non si sono nemmeno presentati. Paonessa ha ripetuto che furono la moglie e la giovane figlia del Critelll a circuirlo, offrendosi spontaneamente. Ha aggiunto di aver accoltellato Giuseppina, dopo un convegno amoroso in aperta campagna, perché la ragazza gli aveva rivelato di essere stata complice del padre in occasione del secondo ferimento. Inoltre lo aveva « offeso a sangue » chiamandolo « smonto ». cioè sfregiato. Il p. g. dott. Repacl ha chiesto 26 anni per Paonessa, la conferma per Critelll e l'amnistia per la donna. La Corte (pres. Ottello) ha condannato Paonessa a 14 anni e 8 mesi, con 2 di condono; Critelll a 2 anni e 8 mesi, con 2 di condono ed ha dichiarato l'amnistia per Maria Rosa Critelll. * verata ieri con prognosi di 10 giorni, Anna Di Lorenzo, tre anni, via Nazario Sauro 4, ultima di cinque figli. La madre le aveva dato un cucchiaino di medicina contro il mal di denti, la bimba l'ha trovata buona e, approfittando di un attimo di disattenzione, ha bevuto 11 resto della bottiglietta. E' stata portata subito all'ospedale da uno zio che si è fatto precedere da un'auto del vigili urbani con sirena. Per fortuna le condizioni di Anna non sono risultate gravi. * Metà delie lettere in arrivo hanno il numero di codice I risultati della prima settimana deil'« avviamento postale » Il codice di avviamento postale è in vigore ormai da una setti mana. L'innovazione è stata ap pllcata dal lo luglio scorso. Come l'hanno accolta 1 torinesi? Ecco i primi dati raccolti dalla direzio ne delle Poste. La corrispondenza spedita in questi giorni dai torinesi ad altre persone residenti nella città è per 11 35 per cento munita del numero del codice postale. Tutte le aziende e gli uffici commerciali si sono adeguati alle nuove norme. Il sistema è ancora poco usa to nella corrispondenza dei pri vati. Sulla posta che giunge da fuori ed è destinata ai torinesi 11 codice è applicato In misura notevole, circa il 50 per cento. Recano il nu mero di codice molte lettere partite dalle grandi città del Nord; quelle che provengono dal Sud e dalle zone rurali ne sono quasi sempre prive. I torinesi che spediscono corrispondenza in altre città in questi giorni hanno applicato 11 codice nella misura del 50,1 per cento. Le lettere che giungono da tutta Italia a Torino per essere smistate nelle province piemontesi hanno II numero di codice per il 35 per conto. L'Automobile Club di Torino ha incluso da ieri tra le notizie che vengono fornite dal proprio servizio informazioni (che risponde al numero telefonico 57-79) anche quelle relative ai numeri di codice postale delle varie località. I soci dell'Acl potranno conoscere il numero di codice postale di tutte le località Italiane, comprese le città divise In zone postali. Il servizio funziona giorno e notte. Una ragazza si avvelena per non tornare al paese 15 anni, non è grave Una ragazza di 15 anni è stata ricoverata con prognosi di pochi giorni all'ospedale Maria Vittoria per avvelenamento da conegriua. SI chiama Rosa Di Leonforte, via Vittorio Amedeo 20. E' arrivata a Torino pochi mesi fa da Enna con i genitori; ha trovato lavoro in una fabbrica, era felice. Ma la madre non ha resistito al clima della città, ha deciso di tornare al paese. Ieri, dopo una discussione piuttosto accesa, la giovane ha preso la bottiglia della conagrina, forse scambiandola per acqua, e ne ha bevuto un sorso.