Accordo «di massima» fra i Sei per la nuova politica monetaria di Sandro Doglio

Accordo «di massima» fra i Sei per la nuova politica monetaria Accordo «di massima» fra i Sei per la nuova politica monetaria I ministri dei Paesi della Comunità europea adotteranno una linea comune nei prossimi incontri internazionali di Londra e Rio - Una dichiarazione di Colombo: aumentare la liquidità senza creare pericoli inflazionistici (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 4 luglio. La riunione del Consiglio dei ministri delle Finanze dei sei Paesi della Comunità economica europea, svoltasi oggi nel castello di Karreweld, alla periferia di Bruxelles, sotto la presidenza del tedesco Strauss, è stata una volta di più impostata sulla ristrutturazione del sistema monetario internazionale, e si è conclusa con un accordo di massima, ma non con una intesa precisa sui singoli punti. La posta in gioco, com'è noto, è piuttosto importante: si tratta di definire il ruolo del dollaro come moneta di riserva, ed eventualmente di istituire nuove unità monetarie di riserva. Si tratta di modificare il sistema della concessione dei prestiti internazionali, per evitare che si risolvano in un aumento della circolazione. Il comunicato ufficiale pubblicato al termine della sessione ministeriale sottolinea che « il problema di un migliore "equilibrio internazionale dei pagamenti resta definitivamente posto » e conclude affermando che i sei ministri hanno « precisato e armonizzato la loro posizione sui problemi monetari in sospeso, non■ che messo a punto un atteggiamento comune che essi adotteranno nelle prossime riunioni monetarie internazionali, in luglio a Londra e in settembre a Rio de Janeiro ». In realtà le cose non sembrano esse-re andate così bene come lascia intendere il comunicato finale, e l'accordo si limiterebbe a ben poca cosa: i problemi di fondo restano aperti e le differenze di concezioni fra alcuni dei Sei (tra il francese Debré in particolare, e gli altri) restano abbastanza profonde. Uscendo dalla riunione il ministro italiano del Tesoro Colombo, che guidava la nostra delegazione, ha tuttavia tenuto a sottolineare che ci si sta avvicinando a una identità dì,vedute quanto meno sul problema dei prestiti: per ottenere nuova liquidità i Paesi aderenti al Pondo monetario internazionale dovranno cioè prima o poi adattarsi a vedersi imposte certe discipline, come condizioni di tempo per il rimborso, per evitare che la liquidità si trasformi praticamente in carta moneta, con pregiudizio dell'equilibrio finanziario. Sandro Doglio

Persone citate: Strauss, Tesoro Colombo

Luoghi citati: Bruxelles, Londra, Rio, Rio De Janeiro