Vittoria polacca al Festival di Berlino clamoroso insuccesso dei film italiani di Tito Sansa

Vittoria polacca al Festival di Berlino clamoroso insuccesso dei film italiani Vittoria polacca al Festival di Berlino clamoroso insuccesso dei film italiani Lr«Orso d'oro» al giovane Jerzy Skolimowsky; gli «Orsi d'argento» ad altri due debuttanti: un jugoslavo e un francese L'Italia partecipava con «Il conigliaccio» di Angeli e «Il fischio al naso» di Tognazzi: sono stati stroncati dalla critica (Dal nostro corrispondente) Bonn, 4 luglio L'« Orso d'oro » del diciassettesimo Festival cinematografico di Berlino, concluso stasera allo « Zoo Palast » con la premiazione dei vincitori, è andato — come previsto dalla maggioranza dei critici e come voluto da buona parte del pubblico — al film La partenza, realizzato in Belgio, con poca spesa e due mesi di lavoro, dal giovane regista polacco Jerzy Skolimowski. La pellicola Ita ottenuto anche il premio delia critica internazionale. L'« Orso d'ar¬ gento » per la miglior regia 1 i 111111111ri 11 [ r i 11f 1111 i u 111111rii11 [ 111111mir i ! i è stato assegnato al jugoslavo Zivoijn Pavlovic, per il film II risveglio dei topi; un altro « Orso d'argento » è stato concesso al film francese La colléctionneuse diretto dal professore di letteratura Eric Rohmer. Tutta gente giovane di regìa al festival di quest'anno, chiamato anche ti berlinale dei debuttanti ». Accanto ai registi giovani sono stati premiati attori anziani, del « Cinema di papà »: un « Orso d'argento » per la migliore interpretazione maschile all'attore francese Mi¬ chel Simon, protagonista del\film II vecchio e il bambino. ì■un altro « Orso d'argento » per la migliore interpretazione femminile, alla a First Lady »-del cinema inglese. Edith Evans,. per The whisperers («Le pareti sussurranti »). Il premio del « Cinema d'art et d'essai » è andato al discusso e contrastato film svedese Ecco la tua vita di Jan Troell, un premio speciale al film tedesco Di nuovo tutti gli anni, di Ulrich Schamoni. E' stato questo l'unico premio a sorpresa, dato torse a titolo di incoraggiamento. A bocca asciutta gli italiani, che avevano presentato due film. Il conigliaccio di Sandro Angeli e II fischio ali naso di Ugo Tognazzi. Tra] le ventitré pellicole di diciannove Paesi che si sono viste in dodici serate sullo schermo del Festival di Berlino, le due italiane sono state tra le meno gradite. Il pubblico si è annoiato e ha protestato, il «Fischio» è stato fischiato, la critica ha liquidato il contributo italiano con poche righe di stroncatura « I fischiatori della " Berlinale " hanno scoperto la loro nuova vittima—Zia scritto " Die Welt " — è il film di Ugo Tognazzi, i cui primi passi di critica della società si risolvono in brandelli di divertimento. Clichés su tutto il fronte. E non si è riso ii. Nonostante le molte, delusioni, specie delle clnemuto grafie che ancora hanno il loro pubblico qui in Germania, la critica internazionale e gli organizzatori ritengono che la formula del Festival di Berlino, del « largo ai giova ni», è quella giusta Abbati donata l'inutile presunzione I di far concorrenza ai due grandi festival, quello di Venezia e quello di Cannes, dove viene lasciato campo libero ai grandi registi e agli esteti, gli organizzatori puntano tutto sui debuttanti o quasi, sulla gente carica di idee e di slancio. Hanno aperto le porte alle cinematografie dell' Europa orientale (mo. purtroppo solo la Jugoslavia, con due film anticonvenzionali, ha accolto l'invito, portando a casa il secondo premio): hanno accolto gli esordienti e gli sconosciuti. Sotto questo aspetto il Festival di Berlino, detto \anche « Festival del corag- ì5.^ *J» ^r.M ■sto preciso Quando i giovani registi di oggi si saranno fatto un nome (e ve ne sono di- versi da tener d'occhio I Berlino potrà vantarsi di averli scoperti. Tito Sansa L'attrice tedesca Senta'Berger e Ugo Tognazzi al festival cinematografico di Berlino. Tognazzi è regista è interprete dì uno dei film italiani presentati alla rassegna, «Il fischio al naso» (Telefoto A. P.)