Pompidou e Kossighin d'accordo sul Medio Oriente e il Vietnam

Pompidou e Kossighin d'accordo sul Medio Oriente e il Vietnam La visita del premier francese in Urss Pompidou e Kossighin d'accordo sul Medio Oriente e il Vietnam Il Primo Ministro russo afferma : « Le nostre idee sono vicine per la crisi arabo-israeliana e coincidono per il Vietnam» - Mosca proclama la supremazia europea della Russia e della Francia (Nostro servìzio particolare) Mosca, 3 luglio. Georges Pompidou, il capo del governo francese, è giunto oggi a Mosca per una visita ufficiale di cinque giorni. Pompidou, che era accompagnato dal ministro degli Esteri Couve de Murville, è stato accolto all'aeroporto di Mosca con tutti gli onori tributati di solito dai sovietici ai rappresentanti di Paesi amici. Fra gli altri, a ricevere i francesi c'erano il premier Kossighin, Gromyko il ministro degli Esteri, Gretschko, il ministro per la Difesa, Andropov il nuovo capo della polizia di Stato, il KGB. Dopo i primi contatti a Mosca, i capi francesi mercoledì prossimo andranno a Leningrado, giovedì rientreranno a Mosca e venerdì, infine, ripartiranno per Parigi. Alla visita del due statisti, i funzionari dell'ambasciata francese di Mosca non hanno attribuito particolare significato: nel sen so, si è detto, che « essa era stata già predisposta nello scorso dicembre. Quando Kos sighin si recò a Parigi »: Non di meno i contatti franco-sovietici acquistano im portanza se consi .".erati in prospettiva. Ogni conta; " i i capi dei due Paesi equivale a un consolidamento dei le: v mi politici, economici e tecni ci. E' la stessa Pravda, anzi, a convalidare questo punto di vista. I contatti fra i capi del l'Urss e della Francia, secondo il giornale del comitato centrale, « rappresentano del le tappe importanti » nello sviluppo delle loro relazioni: la cooperazione tecnica e scientifica non è meno im portante di quella commerciale e culturale. « Favorevoli sono anche le prospettive della cillaborazio ne politica anche s:, a causa dei differenti sistemi politici e sociali, non sempre le opinioni dell'uno e dell'altro paese vengono a coincidere ». E' però ' importante secondo la Pravda che i contatti frv Mosca e Parigi « acquistino carattere sempre più regolare e che dì conseguenza si appro fondiscano ». Già durante la crisi nel Medio Oriente si eb bero « strette consultazioni » fra De Gaulle e Kossighin Ora l'obiettivo de comuni sforzi franco-sovietici, almeno a giudicare dallp Pravda. « la liberazione dell'Europa dalla minaccia d'una nuov guerra e il mantenimento del la sicurezza sul continente » In questo settore. Mosca « intravede la base per una vasta collaborazione politica » In serata, dopo un pranzo al Cremlino in onore di Pompidou, il primo ministro sovietico Kossighin ha detto che la Francia e l'Unione So vieti ca vedono allo stesso modo i problemi del Vietnam e del Medio Oriente. MdAccennando ai suoi colloqui con De Gaulle, Kossighin ha aggiunto: « Le conversazioni di Parigi hanno dimostrato che i nostri atteggiamenti sono vicini sulla questione principale: cioè sulla necessità di ristabilire condizioni di pace nel Medio Oriente, liquidare le conseguenze dell'attacco israeliano agli Stati arabi, esercitare ogni sforzo per soffocare i focolai di aggressione in altre parti del mondo ». Lo scambio di opinioni sulla situazione del Vietnam, ha concluso Kossighin, ha rivelato una sicura conseguenza dei nostri punti di vista. Gli Stati Uniti debbono andarsene dal Vietnam — ha concluso Kossighin — e ritirare le proprie truppe. Prima di tutto debbono mettere fine immediatamente e senza condizioni ai bombardamenti. Kossighin che ha definito Francia e Unione Sovietica « le più grandi potenze eurovee », ha quindi esortato i Paesi del continente « a discutere fra loro » i problemi di comune interesse. E' stato questo un chiaro riferimento alla conferenza paneuropea auspicata da Mosca. Anche Pompidou, nel discorso di risposta, ha espresso « soddisfazione » per il costante contatto mantenuto da Mosca e Parigi durante la crisi del Medio Oriente: « La Francia — ha detto ancora il premier francese — auspica una giusta e durevole pace nel Medio Oriente. Le grandi potenze che mantengono grandi responsabilità devono trovare una soluzione per tutte le parti interessate ». r. s.