Nuovo elettrosincrotrone inaugurato in Inghilterra

Nuovo elettrosincrotrone inaugurato in Inghilterra Per creare una grande industria nucleare di pace Nuovo elettrosincrotrone inaugurato in Inghilterra E' uno dei più potenti acceleratori per elettroni che esista al mondo - Si tratta di macchine costosissime, ma indispensabili per giungere a una più intima conoscenza di come è fatto l'atomo - La necessità della collaborazione internazionale in materia nucleare sottolineata dal Premier Wilson con un coraggioso discorso Gli inglesi hanno da quest'anno una nuova macchina nucleare di alta energia e un nuovo grande laboratorio nella località di Daresbury 'Daresbury Nuclear Physics Laboratori/) tra Manchester e Liverpool. Si tratta di un elettrosincrotrone e cioè di una macchina che accelera elettroni portandoli, in questo caso, sino ad una energia massima di circa cinque miliardi di voltelettroni. Per dare un riferimento ricorderemo che l'elettrosincrotrone italiano di Frascati, che quando entrò in funzione nel 1959 era il più potente nel mondo, e di energia circa pari a quella di due altre macchine americane, ha un'energia massima di millecento milioni di voltelettroni. Il nuovo elettrosincrotrone inglese non è tuttavia l'acceleratore per elettroni di più alta energia, spettando questo record oggi all'acceleratore lineare per elettroni di Palo Alto (Usa) da circa venti GeV e, tra gli elettrosincrotroni, all'elettrosincrotrone tedesco da sette GeV. La macchina inglese però sembra già essere quella di intensità massima tra le macchine circolari, ed è dotata di altissime prestazioni. E' da dire che per fare della buona fisica delle particelle elementari si richiedono oggi, a parte l'energia elevata, macchine che diano fasci di grande intensità e con gli elettroni che li costituiscono ben sparpagliati nel tempo. Occorrono ino! tre grandi laboratori attorno alle macchine, che permettano di stendere sul cammino dei fasci i magneti e gli strumenti rivelatori delle particelle prodotte o accelerate nelle interazioni nucleari. Da questo punto di vista la macchina inglese è magnificamente piazzata e già sono sul posto, e iniziano in questi giorni le misure, alcune complete disposizioni sperimentali. Si possono citare, ad esempio, le misure d'urto elettrone protone a grande energia, intese a studiare la forma elettromagnetica del protone (come dire la distribuzione della sua carica elettrica e delle correnti da essa prodotte entro il protone, quindi entro uno spazio dell'ordine del decimillesimo di miliardesimo di centimetro). Citiamo anche la misura delle probabilità di creazione di f-nnpjo ni elettroni o dì cop pie di mesoni da parte di elettroni che urtano protoni; la misura della produzione da parte di fotoni di mesoni età, particelle di straordinarie proprietà forse destinate a portare alla fisica importanti sorprese negli anni venturi. L'elettrosincrotrone ed il suo laboratorio sono stati inaugurati il sedici giugno ultimo scorso dal primo ministro inglese, Harold Wilson, alla presenza di un'ampia rappresentanza di fisici europei, dei grandi (i premi Nobel: Blackett, Chadwick, Cockroft, Powell) della fisica inglese, del direttore del prò getto e dei laboratori prof. Merrison e di altri fisici e ingegneri di Daresbury. Wilson ha avviato con sicurezza l'elettrosincrotrone premendo leva e bottone (« Signor Ministro, quando ella vorrà, non potrà mancarle, in Daresbury, un posto di tecnico », ha detto Merrison nell'indirizzo di risposta), ed ha fatto un discorso.! u La complessità ed il co-' sto di laboratori come que-' sti — egli ha detto tra l'altro j — sono tipici della scienza] dei nostri tempi, e si spiega] perché il governo e la grande industria abbiano in gran parte preso il posto delle società di cultura e dei singoli ricchi come alimentatori finanziari della ricerca scientifica; la spesa del governo inglese per ricerche e sviluppo assommerà in questo anno finanziario a 260 milioni di sterline ». Si osservi che questo bilancio è al di fuori, ovviamente, della ricerca nucleare applicata e delle ricerche militari. «So — ha detto il Primo MgfimgvnmclaqtrcdcQdnmtmMpe Ministro — che non vi è oggi un limite alle richieste dei fisici di macchine sempre migliori e più potenti; ma gli ulteriori progressi dovranno farsi in grande parte non con macchine nazionali, ma piuttosto con uno sforzo cooperativo tra più Paesi in laboratori internazionali. In questi riguardi il Cern, creato nel 1954, si deve considerare un primo grande successo. « Si fa oggi la proposta, dai fisici europei, di una macchina europea da 300 GeV. Questa proposta sta ricevendo oggi una grande attenzione dal nostro governo (the most sympatetic considera tion by H.M.G.J. Noi abbiamo già proposto un sito a Munford, vicino a Thetford, per questa macchina. « Il successo del Cern — egli ha aggiunto — dimostra che non ci sono difficoltà nel fare partire grandi imprese tecniche che siano oltre le possibilità delle singole nazioni. L'esempio del Cern e della fisica delle alte energie è da seguire ». Il discorso in ampia chiave europeistica ha considerato il problema dell'energia nucleare auspicando una collaborazione internazionale « per organizzare le risorse nucleari di pace — arricchimento dell'uranio, fabbricazione o trattamento di combustibili, produzione di reat tori — cioè l'intero processo di operazioni che possa portare a una grande industria nucleare e ad un grande mercato ». Un discorso ampio e critico, dunque, che comprende insieme ricerca fondamentale e applicata secondo la secolare tradizione inglese. Questo avveniva il 16 giugno, nelle prime incertissime e drammatiche ore della crisi del Medio Oriente. Alcuni europei non pensavano quella mattina che Wilson potesse trovare il tempo di ve iure. Ma egli è venuto, ha parlato con calma ed a lungo. L'osservatore attento poteva solo notare che nel ritmo non si perdeva una battuta o un momento. Ha visitato il laboratorio e poi rapido se ne è andato in aereo. Sembrava quasi che toccas se a lui, il responsabile della politica del suo paese in tanto grave momento, ricor dare ai fisici che in ogni evenienza e circostanza il lavoro di ricerca è sempre, per un Paese, una cosa importante. Giorgio Salvinl Professore dl fisica all'Università di Roma

Persone citate: Blackett, Chadwick, Giorgio Salvinl, Harold Wilson, Powell, Premier Wilson

Luoghi citati: Frascati, Inghilterra, Liverpool, Manchester, Medio Oriente, Roma, Usa