Svetlana non sapeva cosa fossero gli assegni

Svetlana non sapeva cosa fossero gli assegni _ 6, C Diventerà ricca con le memorie Svetlana non sapeva cosa fossero gli assegni La figlia di Stalin fotografata all'arrivo a New York Londra, lunedi mattina. Mentre Svetlana Stalin trascorre i suoi primi giorni in America sotto la protezione della C.i.a. (è stata segnalata a New York la presenza di numerosi agenti sovietici, in apparenza per sondare l'opinione degli americani sulla guerra in Vietnam), si sta ricostruendo la storia della sua fuga in Occidente. Svetlana Stalin era andata in India il 20 dicembre, portando con sé le ceneri di Brijesh Singh, l'indiano con cui ella viveva e che aveva sempre considerato suo marito. Dietro le insistenze dell'ambasciata sovietica, a febbraio Svetlana Stalin annunciava che sarebbe tornata in patria il primo marzo. Ma il giorno fissato per la partenza, chiedeva e otteneva di fermarsi ancora una settimana. Il 5 marzo aveva un colloquio con il suo ambasciatore Benediktov. Il dì seguente, era in viaggio in aereo per Roma, portando con sii i; prezioso manoscritto delle sue memorie, completato tre anni prima. Soltanto il 9 marzo Washington veniva a conoscenza dell'esistenza del suo manoscritto, e si rivolgeva aii'ex-ambasciatore a Mosca Kennan, un esperto di questioni sovietiche, per una sua valutazione. Kennan raggiungeva la figlia del dittatore in Svizzera. Con lui era l'amico Greenbaum, un ex-generale. A Greenbaum, Svetlana Stalin si affidava con assoluta fiducia, e questi scopriva che ella non aveva alcuna nozione sull'uso e sul valore del denaro non aveva mai visto un assegno. _ 6 C

Persone citate: Kennan, Singh, Stalin, Svetlana Stalin