La Ford di Andretti e McLaren prevale a Sebring nella «12 ore»

La Ford di Andretti e McLaren prevale a Sebring nella «12 ore» La Ford di Andretti e McLaren prevale a Sebring nella «12 ore» Il nuovo prototipo «Mark IV» si è imposto alla media-record di 165 km orari Seconda un'altra Ford, terza la Porsche di Mitter - Le Chaparral costrette al ritiro Sorprendente 14° posto della Lancia «Fulvia» 1300 di Leo Cella - Assenti le Ferrari Nostro servizio particolare Sebring, lunedi mattina. Le Ford hanno vinto la « 12 Ore » di Sebring, come era previsto data l'assenza delle Ferrari e la non ancora perfetta messa a punto delle Chaparral. E' stato proprio il ritiro quasi contemporaneo, durante l'ottava ora di gara, delle due Chaparral a facilitare un sitecesso che altrimenti non sarebbe stato agevole: da quel momento Mario Andretti e Bruce McLaren hanno condotto il loro nuovo prototipo <J Mark IV > ad andatura di sicurezza, poiché dietro a loro stava un'altra Ford, la « Mark II » di Foyt e Ruby. I due sono stati classificati secondi, ma è solo il regolamento che li ha salvati dalla Porsche « Correrà io » dfi Mitter e Patrick. La vettura di Foyt e Ruby si è infatti fermata a circa 25 minuti dal termine della gara e, nonostante gli sforzi dei meccanici, non è più ripartita, bloccata dalla rottura dell'albero a camme. Al momento della fermata, Foyt e Ruby avevano undici giri di vantaggio sulla Porsche: col passare dei minuti, questo vantaggio è stato inesorabilmente sgretolato, c si può immaginare con quanta < suspense » da parte dei piloti e del pubblico. Alla fine Mitter-Patrick sono giunti a compiere lo stesso numero di giri di Foyt-Ruby, tuttavia con qualche centinaio di metri in meno: e poiché, secondo il regolamento, una vettura viene egualmente classificata anche se non passa materialmente il traguardo in marcia purché abbia compiuto il 90 per cento della corsa, la Ford di Foyt e Ruby è staffi considerata seconda, sia pure dopo una lunga discussione in giuria. Cosi, a leggere l'ordine d'arrivo, la vittoria della Ford prende proporzione maggiore idi quanto in realtà non meriti. L'unica corsa fuori discussione è la tenuta del nuovo prototipo vincitore, che ha conclu so la « 12 Ore » alla media re cord di 165 km. orari, nonché la bravura e l'intelligenza di Andretti e McLaren, la cui lot- fa con la Chaparral di Mike Spence e Jim Hall ha costituito per parecchie ore un emozionante spettacolo. L'inizio era stato già favorevole alle Ford. Forse, nell'intento di non sollecitare subito le vetture, i due equipaggi della Chaparral avevano incominciato in modo guardingo, ed era solo al termine della seconda ora di gara che essi figuravano ai primi posti, preceduti peraltro dalle Ford di Andretti-McLaren (passata già in testa al quarto giro) e Foyt-Ruby e dalla Ferrari PI < privata» di David Piper e Richard Attwood. Poi, le Chaparral passavano decisamente all'attacco, in par¬ tDcSrgcvpldteel ticolare quella di Spence e Hall. Dalla terza alla settima ora la corsa è vissuta sul duello fra Spence-Hall e Andretti-McLaren, un duello avvincente, seguito con entusiasmo dalle circa 60 mila persone che affollavano il circuito, un duello sempre incerto, guidato cioè dall'alternarsi dei rifornimenti e dei cambi di gomme: in pratica, la Ford e la Chaparral erano sulla stessa linea. Purtroppo, quando la sera era calata da poco e i fari delle vetture si erano già accesi, la prima Chaparral abbandonava: quella di Johnson-Jennings, per avarìa all'impianto elettrico ed all'accensione. In quel momento Johnson - Jennings erano quarti. Pochi minuti più tardi, e poco dopo aver girato in 2'li8"6 alla nuova media record sul giro, Mike Spence portava la sua vettura al box. La bella lotta con Andretti-McLaren era finita, e le Ford avevano via libera per la vittoria, in questa seconda prova del trofeo internazionale prototipi. Le Ferrari non sono state fortunate, né le tre Dino di Williams - Casoni, Kolb - Crawford e Rodriguez-Guichet, né la vecchia P2 di Piper - Atwood. Le Dino si sono ritirate presto (rispettivamente per avarie al radiatore, al cambio, e per surriscaldamento), la P 2 a metà gara per noie al cambio. Né hanno figurato le nuove Alfa €33» affidate a De Adamich-Zeccoli (in testa al primo giro...) e Bussinello-Richard, che hanno abbandonato alla terza ora per noie alla sospensione e all'impianto elettrico. Ottime le prestazioni di Umberto Maglioli e Nino Vaccarella, terminati quinti alla guida di una Ford *GT 40», e di Leo Cella e Sandro Munari, al volante di una Lancia Fulvia 1300. I due sono giunti quattordicesimi. Due soli incidenti: una Porsche guidata da Ralf Stommelen ha investito un cane ed ha dovuto abbandonare; ed una « Beach Mk 8 » ha eseguito un testa-coda e ha preso fuoco: indenne il pilota, l'americano Hugh Kleinpeter. u p 1. Andretti e McLaren, su Ford € Mark F7 » che compiono nelle 12 ore 238 giri, pari a km. 1999,200, alla media oraria di km. 165,603; 2. A. J. Foyt e L. Ruby, su Ford « Jlfarfc II » a 12 giri; 3. Mitter e Patrick, su Porsche tCarrera 10 > a 12 giri (vincitori nella categoria prototipi inferiori a due litri,); Herrmann e Siffert, su Porsche iCarrera 10» a 15 giri; 5. U. Maglioli e Vaccarella, su Ford « GT 1,0 » a 15 giri (vincitori nella categoria Sport). McLaren (a sin.) si congratula con Andretti ieri a Sebring