Più facile del previsto il successo nerazzurro di Giulio Accatino

Più facile del previsto il successo nerazzurro I milanisti surclassati dalla compagine di Herrera Più facile del previsto il successo nerazzurro Stadio gremito, ma menghini autori dei non tutto completo: circa 80 mila presenti con 121 milioni d'incasso - Cappellini, Facchetti, Suarez e Dogaci? - Il Milan disorganizzato - L'Inter è apparsa a posto, anche senza aver giocato la sua miglior gara DAL NOSTRO INVIATO Milano, lunedi matt. L'Inter ha battuto il Milan per 4 a 0, ed il punteggio poteva anche essere più abbondante per I nerazzurri. Così il tanto atteso «derby» milanese ha avuto un trionfatore, ma sarebbe assai più giusto dire che la partita ha avuto un solo attore. I rossoneri infatti hanno fatto ben poco per entrare nel vivo del gioco, e poi per cercare di raddrizzare una situazione che stava assumendo per loro il carattere del vero disastro. Non si può neppure dire che l'Inter abbia giocato benissimo; piuttosto si potrebbe sostenere che l'Inter ha dominato un Milan ridotto a poca cosa... Alla vigilia attorno a questo incontro erano fioriti racconti da leggenda: l'Inter in difficoltà per I troppi impegni, la scarsa vena della squadra come confermavano gli ultimi risultati (la sconfitta subita ad opera del Torino ed il pareggio di Roma), la squalifica di Picchi, 11 malanno grave e non perfettamente scomparso di Suarez, e di rimando si accennava alla «vendetta» di Ri- vera per l'esclusione dalla nazionale nel secondo tempo della partita con il Portogallo, il mezzo milione di premio per i rossoneri in caso di vittoria, e il fatto che Silvestri aveva pomposamente definito la partita come la prova del riscatto e della riabilitazione. Tutto si è sciolto sotto il tiepido sole che ieri ha rallegrato Milano: i malanni dell'Inter sono improvvisamente scomparsi, ed evanescenti sono apparsi i buoni propositi del Milan. La gara ha avuto un inizio tranquillo con i rossoneri che cercavano di fermare il dilagante attacco dei rivali. Il Milan appariva ben presto « sbagliato » nella formazione e specialmente nell'Impostazione tattica. Sormani è poco mobile, Innocenti è un'ala sinistra improvvisata, come è assurdo impiegare Amariido con compiti di centrocampo. Il brasiliano è « terribile » negli ultimi venti metri, ma Silvestri lo ha utilizzato in pratica come mediano, con il risultato di perdere un uomo di punta e di non avere un elemento di Interdizione e di appog¬ gio. Helenlo Herrera ha capito ohe Amariido avrebbe 0 prima o poi lasciato via libera al suo controllore, ed anziché Burgnich come deciso in un primo tempo, al marcamento del milanista è stato incaricato dopo pochi minuti Facchetti, e nel contrasto fra i due è nato il divario del rendimento delle squadre E che dire dello stato di forma dei singoli? I rossoneri sono stati surclassati completamente dai rispettivi antagonisti, e la partita ha vissuto rari momenti di interesse. Già al 19' infatti veniva il primo goal. L'arbitro Pieroni fischiava un fallo a favore dell'Inter (era il settimo, tanto per la cronaca...); batteva Corso lanciando Suarez, scattato improvvisamente in avanti senza che Trapattonl lo seguisse come Invece avrebbe dovuto. Suarez centrava alto, e Cappellini al volo batteva Barluzzl: 1 a 0. Il facile successo rallentava ancora di più 11 gioco delie due squadre; per 1 neroazzurri era logico « addormentare » la partita, ma la reazione milanista risultava addirittura insignificante sia per decisione sia per validità tecnica. Al 37' comunque ai rossoneri si presentava una grande occasione per pareggiare: Rivera centrava dalla destra, Sarti e Guarneri fallivano 1 ' intervento, trascinando nella caduta anche Sormani, che non poteva sfruttare l'« invito » del compagno: la palla ballonzolava per qualche secondo sotto la porta finché Suarez la buttava a lato. Poco dopo Schnellinger bloccava duramente Cappellini In piena area senza che Pieroni intervenisse, ma l'arbitro si ingraziava subito nuovamente 1 tifosi neroazzurri fermando Sormani solo davanti a Sarti per un fuori gioco del tutto Inventato. L'inizio della ripresa è stato avvincente: poteva segnare Sormani, proprio in apertura, ma il centroattacco confermava la sua attuale scarsa vena sbagliando il goal da facile posizione; al 3' Domenghinl colpiva clamorosamente il montante sinistro della porta di Barluzzl, e poco dopo Cappellini si liberava bene dal controllo ma alzava la mira. Il Milan cercava disperatamente il pareggio, facendo leva sulla volontà di alcuni suoi uomini, ma l'azione dei rossoneri anche se pressante non nascondeva le pecche tecniche che attual"mente bloccano il rilancio della squadra. Amariido giocava più avanti, ma chi lo sostituiva a centro campo? Lodetti non era In giornata, e gli errori dei difensori si moltiplicavano, facendo in- trawedere che prima o poi 1 neroazzurri sarebbero ancora passati. Comunque al 22' su calcio d'angolo Rivera con tiro d'effetto colpiva la traversa della porta di Sarti, Al 25' contropiede degli interisti condotto da Corso, Mazzola e Cappellini; il centravanti giunto a fondo campo centrava In piena area dove c'era Facchetti tutto solo ed il terzino non aveva difficoltà a segnare di testa: 2-0. Il Milan come entità di gioco era completamente distrutto. Al 29' Suarez superava due avversari e con un tiro angolato batteva ancora Barluzzi. Il quarto punto veniva al 38': su azione di Facchetti Schnellinger respingeva 11 tiro, ma Domenghinl riprendeva la corta respinta e segnava: 4 a 0. Risultato netto ed indiscutibilmente giusto. L'Inter ha dominato il campo specie nella ripresa, ma riteniamo sia difficile stabilire con sufficiente esattezza quali siano i meriti dei neroazzurri e quali siano invece I difetti del Milan, che ha, sia pure involontariamente, favorito il trionfo dei rivali cittadini. Il « derby » di Milano, tanto atteso da tutti ha avuto per la verità un solo protagonista. Hanno assistito alla gara circa 80 mila spettatori; non il pieno assoluto, ma quasi. Giulio Accatino Vano tentativo di Schnellinger per Intercettare la palla calciata da Domenghinl (a sinistra). E' la quarta ed ultima rete dell'Inter (Tel. a • Stampa Sera »)

Luoghi citati: Milano, Portogallo, Roma