Il voto per l'avvenire di Gibuti turbato da limitazioni e incidenti

Il voto per l'avvenire di Gibuti turbato da limitazioni e incidenti Il voto per l'avvenire di Gibuti turbato da limitazioni e incidenti Due popolazioni indigene: i Somali (contrari a Parigi) sono più numerosi degli Afar (favorevoli all'attuale regime) Dei primi sono stati iscritti a votare solo il 22 %, degli altri il 47 - La colonia è messa in stato d'assedio Gibuti, lunedì mattina. Ieri nella piccola Somalia francese, l'ultimo territorio appartenente alla Francia sottoposto ancora al regime coloniale, s'è svolto il «referendum» per la scelta fra il mantenimento dello « status » di colonia e l'indipendenza. Sebbene il diritto di voto fosse limitato ad una minoranza e sebbene siano state attuate eccezionali misure di polizia, hanno avuto luogo incidenti, che le truppe e 1 poliziotti francesi hanno brutalmente regresso. Vittime di queste repressioni sono stati gli elementi di razza somala che costituiscono la maggioranza della popolazione indigena della colonia e la quasi totalità degli abitanti africani di Gibuti. L'altra popolazione indigena della colonia è costituita dagli Afar. che sono in gran parte nomadi di razza dancala. I Somali, più evoluti e legati da vincoli di sangue alla popolazione della vicina Federazione somala (costituita dalle ex colonie inglese e italiana), sono in massima parte fautori dell'indipendenza; gli Afar, il cui modo di vita è a livello della barbarie, temendo la supremazia dei So mali sono generalmente a fa vore del regime coloniale fran cese. Su queste tendenze opposte delle due razze giuocano anche influenze straniere: dalla parte dei Somali le sollecita zioni della Federazione somala che desidera l'annessione di Gibuti al suo territorio; dalla parte degli Afar la pressioni dell'Etiopia, per la quale Gibuti è il più diretto e importante collegamento del paese al mare, grazie anche alla ferrovia Addis Abeba-Gibuti. Su 125 mila abitanti del territorio di Gibuti, 58 mila sono Somali, 45 mila sono Afar. Gli altri 22 mila sono arabi (di orientamento in gran parte filo-francese) e francesi. Una discriminazione che inficia la validità del referendum (soprattutto se questo sarà, co¬ m'è probabile, favorevole a Parigi) è costituita dal fatto che soltanto 39 mila Somali, il 24 per cento, sono stati ammessi nelle liste elettorali; mentre gli Afar iscritti sono 22 mila, cioè il 47 per cento. Migliaia di Somali, inoltre e cioè i più accesi fautori dell'indipendenza, sono stati incarcerati o trasportati in stato di detenzione in altri territori africani della Francia. Come se ciò non bastasse, il governo francese ha inviato qui, nei giorni scorsi, seimila uomini fra poliziotti e-militari della Legione Straniera: il porto e 11 campo d'aviazione sono stati bloccati ed è stata sospesa ogni operazione di sbarco Il referendum si è svolto così: 1 votanti dovevano scegliere fra due schede: una azzurra recante la parola « no », una bianca con la parola « sì ». «No» e « sì » erano scritti in francese. Ieri il referendum: o con le Francia o l'indipendenze Soldati dalla Legione Straniera sistemano reticolati dinanzi ad una lolla di somali (Tel. A.P.)