I progenitori dell'«Homo sapiens»

I progenitori dell'«Homo sapiens» RISPOSTE AI LETTORI I progenitori dell'«Homo sapiens» Già il "Pitecantropo", vissuto mezzo milione d'anni fa, usava come strumenti pietre scheggiate e conosceva il fuoco Sia su riviste sia su giornali si leggono notizie sugli Ominidi. E' possibile avere una sintesi completa sulla evoluzione dei progenitori più arcaici fino a naif (segue la firma) I Primati si possono distinguere in Prosimil (scimmie molto diverse dagli ominidi) e Antropoidei. Questi ultimi di dividono in Piatiri :i (scimmie del Nuovo Mondo), Oinomorfi (scimmie del Vecchio Mondo, con coda) e Antropomorfi. Gli Antropomorfi comprendono i Poiiflidi (Gibbone, Orando, Gorilla. Scimpanzé) c sii Ominidi 1 Pongidi oggi sono nettamente distinti dagli Orni nidi. Non sempre invece è facile distinguere i protoparenti arcaici degli uni da (incili degli altri. Tutti tfio- verrebbero da un ceppo comune, per ritrovare 11 quale è necessario rimontare almeno fino al periodo oligocenico (circa 35 milioni di anni fa). Da allora, mentre un ramo ha continuato la sua evoluzione fino all'Uomo moderno, (l'attuale « Homo sapiens ») tanti piccoli rami hanno deviato e poi si sono spenti. A uitt'oggi sono stati trovati fossili di numerosi presunti progenitori dell'Umanità. Ricordiamo i gruppi più importanti, Il Proco usui africano (circa 25 milioni di anni fa), elle sembra invece vada collocato fra I protoparenti dello Scimpanzé. l.'Oreopiteco toscano (12 milioni di anni fa), interpretato da taluno come un parente del nostri progenitori It'Australopiteco alma no (circa un milione di anni fa) comprendente anche i recenti ritrovamenti del Tanganica. Utilizzava ossa scheggiate e qualche pietra. Secondo qualche studioso, da alcune sue razze provengono le razze attuali; secondo altri esso era solo un parente collaterale dei nostri progenitori. Il Pitecantropo (circa 5(10 mila anni fa) usava grosse pietre scheggiate e conosceva il fuoco. Per le sue razze si può fare il medesimo incerto discorso fatto per l'Australopiteco. Per l'uomo di Nennderthai si deve dire la stessa cosa. Visse da circa 300.000 a circa 10 000 anni fa; conosceva tecniche progredite per la scheggiatura della pietra; seppelliva i suoi morti I Presapiens vissero circa 80.0(10 attui fa, con caratteri dell'Uomo moderno, ma conservando alcune tracce neanderthaloidi! ria quasi tutti ali studiosi sono collo cati, nell'albero genealogico, tra i nostri antenati. I Neon tro pi fossili (CroMaguon, Grimaldi ecc.) sono apparsi almeno trentamila anni fa ed hanno evoluto tecniche rallinate di arte e per la scheggiatura delle pietre, la lavorazione di ossa e la preparazione della ceramica. Tutti gli studiosi sono concordi a considerar Il nostri antenati. Troppo poco, certamente per accontentare la nostra curiosità. Ma quanto basta per far capire che le vie per la graduale risoluzione di problemi che ci appassionano, sono aperte. Rocco Zambelli d*l M»neo HI Scieni* Natuiali di Bergamo

Persone citate: Gibbone, Rocco Zambelli

Luoghi citati: Bergamo, Tanganica