Folle di disperazione si getta dalla finestra per non vedere il figlioletto bruciare vivo

Folle di disperazione si getta dalla finestra per non vedere il figlioletto bruciare vivo Folle di disperazione si getta dalla finestra per non vedere il figlioletto bruciare vivo Una sposina ventenne presso Reggio Emilia - L'incendio provocato da un barattolo di diluente che il piccino aveva rovesciato accanto al fornello a gas - La giovane donna si è lanciata dal quarto piano gridando: «Salvate mio figlio» - E' morta poco dopo - Gravi per le ustioni il bambino di due anni e la nonna di 65 (Dal nostro corrispondente) Reggio Emilia, 27 aprile. Una tragedia si è abbattuta fulminea nella tarda mattinata su una famiglia di Sant'Ilario d'Enza di Reggio Emilia. Una giovane sposa, rimasta sconvolta alla vista del proprio figlioletto e della suocera avvolti dalle fiamme per un incendio scoppiato improvviso nella stanza, ha aperto una finestra e dopo aver gridato « Salvate mio figlio che brucia.' » si è lanciata nel vuoto, sfracellandosi al suolo. Protagonisti della tragica vicenda la ventenne Elisa Scussel Tagliavini, il figlio Luca di 2 anni e mezzo e la suocera Alice Bellacini, 65 anni, residenti in piazza della Repubblica 12 al quarto plano. La sposina, che dopo un volo di circa 15 metri era stata raccolta morente da alcune persone in transito, è stata trasportata alla locale clinica « Villa Walter », ma è morta circa due ore dopo. Nella stessa clinica sono tuttora ricoverati il bambino e la nonna, en- trambi con prognosi riservata. La sciagura è avvenuta verso le 11,15. A quell'ora i tre si trovano nella cucina della loro abitazione. Il piccino sta giocando con un barattolo in plastica contenente del diluente, che il padre, Ippolito Tagliavini, di 28 anni, il quale gestisce una bottega di calzoleria in località Bettolino, a circa un chilometro da Sant'Ilario, usa per il proprio lavoro. A un certo punto il bimbo lascia cadere il recipiente che rotola sotto la stufa a gas metano: il diluente esce dal barattolo e provoca una violenta fiammata, che subito si propaga in tutta la stanza avvolgendo il bambino e la nonna che sta preparando da mangiare. La Scussel cerca invano di soccorrere il figlio e la suocera poi, folle di disperazione, con le vesti in fiamme apre la finestra e si getta nel vuoto, dopo aver lanciato il disperato appello di aiuto. Mentre alcuni passanti soccorrevano la poveretta, altri cercavano di portare aiuto al bimbo e alla nonna che si trovavano ormai privi di sensi, accasciati sul pavimento. I due, trasportati alla locale Casa di cura, sono stati ricoverati con prognosi riservata per ustioni di primo, secondo e terzo grado. Quando il capofamiglia che, ignaro, si trovava come ogni giorno nella sua bottega intento al lavoro, ha appreso la tragica notizia è stato colto dr malore. g. n.

Persone citate: Elisa Scussel Tagliavini, Ippolito, Scussel

Luoghi citati: Bettolino, Reggio Emilia, Sant'ilario