Il grande pianista del jazz

Il grande pianista del jazz Il grande pianista del jazz Art Tatum: Pezzi per pianoforte solo. Asso di cuori mono AH 133. Art Tatum, grande pianista negro del jazz, è morto dieci anni fa. Ma la sua gloria non appartiene più al periodo postbellico, bensì a quegli anni '30 che. negli Stati Uniti soprattutto, diedero una nuova impronta alla musica. Furono gli anni del jazz dei grandi solisti negri, dell'improvvisazione apparentemente libera, in realtà legata a severi canoni musicali tanto severi che ad ascoltarla oggi ci si accorge come sia stretta la parente la tra artisti come Tatum e i compositori dei nostri gior ni, la musica nuova ecc. Morendo dieci anni fa Ta tum probabilmente non capiva ancora pienamente quanto rivelatrice fosse stata la sua arte e quanti germi creativi della musica futura avesse contenuto. Invece il pianoforte di Tatum parla chiaro: nei dieci pezzi di repertorio dell'epoca, incisi su questo disco (altri due sono classici interpretati alla maniera di Tatum) non è tanto il valore intrinseco delle composizioni, a colpire la nostra immaginazione e neppure quel certo non so che racchiuso nell'intima atmosfera di ogni pezzo è piuttosto ciò che il pianista negro fa con il suo pianoforte. Tatum fu uno dei più grandi pianisti del suo temoo. C'era chi ne parlava come del « divino » Tatum C'era chi lo paragonava a Vladimir Horowitz. Rachmaninov era affascinato dal suo talento. Non esiste il « prevedibile » nel suo modo di suonare. I bassi creano un canto viscerale, ci sono momenti che si vorrebbe gridare « Basta, fa male! ». Le note alte paiono un' intera orchestra di jazz. Ed ecco che si creano le premesse per i modernissimi gli stessi modernissimi che. ironia della sorte, lo sospinsero fuori dai pai coscenici di New York e Chicago Oggi, mentre l'uomo non c'è più. la sua arte è considerata quella di un maestro. Troppo tardi? No, di certo solo che una certa mestizia s'impadronisce dei nostri cuori mentre pensiamo all'arroganza con cui respingiamo l'artista passa to per far posto a quello del tempo presente: dimenticando che quest'ultimo senza il primo non sarebbe potuto esistere. r. la. U ftl DISCO DI ART T A T U M

Persone citate: Pezzi, Rachmaninov, Vladimir Horowitz

Luoghi citati: Chicago, New York, Stati Uniti