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La giuria non vuole la ragazza: gli altri atleti la difendono La giuria non vuole la ragazza: gli altri atleti la difendono (Nostro servizio particolare) Boston, 20 aprile. Le donne non si sentono inferiori all'uomo in nessun campo: lo hanno dimostrato molte volte e hanno voluto provarlo anche ieri partecipando alla maratona di Boston, una «classica» del calendario atletico americano. Due ragazze, Ketly Sicitzer c Roberta Gibb, hanno indossato una tuta, si sono messe il loro bravo numero di gara sul petto e hanno sfidato oltre seicento concorrenti dell'opposto sesso. La giuria non ha visto di buon occhio questa sfida, so¬ li idi d ll K liti giudice cerca di allontanare Ketty Switzer, ma un altro atleta la difende (Tel.) pruttittto perché la competizione era, per regolamento, riservata ai podisti, non alle podistc. E' accaduto, così, anche un episodio movimentato, che ha avuto per protagonisti un organizzatore, Kelly Sicilzer e l'atleta Thomas Miller. Dopo alcuni chilometri di gara e molte discussioni sulla partecipazione delle due giovani, un membro della giuria si è affiancato a Ketty e ha cercato, piuttosto rudemente, di allontanarla dalla prova. Retili si è divincolata, e ha ricevuto il vigoroso aiuto di Miller, improvvisata paladino senza eavallo Miller ha scaccialo il « disturbatore » e, confortato datili applausi del pubblico e dagli incitamenti degli altri concorrenti, ha scortato la ragazza Una scorta clic è durata poco, perche Ketty Sicitzer si è ritirata per crampi alle gambe La Gibb. invece, è. riuscita ad arrivare /ino al traguarda Si è classi flettiti al J8i0 posto, con un'ora di ritardo rispetto at vincitore McKenzie Sesto si è classificato l'italiano Ambu Roberta, che è una studentessa di Z'J anni, ha coperto i tfl.ltS km in 3 ore i7'17" « La prossima colla — ha detto — farò di meglio. Oggi mi sona sentita male allo stomaco a pochi chilometri dal ter¬ mine della corsa ». C p C. p. Curioso e movimentato episodio nella maratona di Boston