L'inchiesta sui servisi segreti sarà esaminata domani in Senato
L'inchiesta sui servisi segreti sarà esaminata domani in Senato L'inchiesta sui servisi segreti sarà esaminata domani in Senato Il settimanale L'Espresso ricostruisce la seduta del governo nella quale il gen. De Lorenzo fu sostituito nella carica di Capo di S. M. dell'esercito (Nostro servizio particolare) Roma, 19 aprile. Con la presentazione di una interrogazione democristiana e con l'annuncio che domani i socialisti faranno un analogo passo, è certa la presenza di tutti i gruppi politici nel dibattito che si svolgerà venerdì al Senato, e nella prossima settimana alla Camera, sulle vicende dei servizi di controspionaggio (ex Sifar, ora Sid) e sulla destituzione del generale Giovanni De Lorenzo da capo dell'Esercito. Nell'imminenza del dibattito l'attesa si è fatta vivissima ed è diventata addirittura vorticosa la circolazione di notizie e di voci sui retroscena, o su quelli che tali sono ritenuti, della decisione presa dal Consiglio dei ministri a carico del generale De Lorenzo. Si sa già che l'ex capo di Stato Maggiore dell'Esercito presenterà ricorso al Consiglio di Stato. A riscaldare ulteriormente l'atmosfera, il settimanale L'Espresso ricostruisce nel suo numero di domani la seduta del Consiglio dei ministri che si è conclusa con la decisione dì sostituire il generale De Lorenzo. Il problema più delicato da risolvere era come affrontare le possibili ripercussioni liei confronti di alcuni uomini politici che hanno avu- to incarichi di grande responsabilità pubblica. Insomma, i militari del Sifar avevano agito di loro iniziativa o dietro direttiva di autorità politiche? L'on. Moro, secondo attendibili informazioni, dichiarò che la sostituzione del generale De Lorenzo era assolutamente necessaria, che le conclusioni dell'inchiesta ordinata da Tremelloni portavano necessariamente a questa conclusione e che bisogna affrontare la situazione. Egli si rivolse ai ministri chiedendo la loro solidarietà in un frangente così grave e delicato. Il ministro dell'Interno Taviani prese la parola per primo e assicurò la sua piena solidarietà. Tuttavia chiese che fosse messa a verbale questa sua dichiarazione: «Per quanto riguarda il periodo in cui sono stato ministro della Difesa (agosto 1953, luglio 1958) sono pronto ad assumermi in qualsiasi sede tut la intera la responsabilità del l'operato dei servizi di sicu rezza dello Stato ». f. d. 1.
Persone citate: De Lorenzo, Giovanni De Lorenzo, Taviani
Luoghi citati: Roma
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