La tragedia di Varsavia

La tragedia di Varsavia cso Itaca televisiva La tragedia di Varsavia Rievocata la distruzione della città nel 1944 ad opera dei nazisti - Fantasmi e nebbie sul secondo canale - Stasera «Vivere insieme» e «Giovani» Ieri sera «Documenti di storia e di cronaca» ha ricordato una delle più spaventose tragedie — fra le tante — dell'ultima guerra: l'insurrezione eroica e sfortunata di Varsavia nell'agosto del 1944 e la sua distruzione totale da parte dell'esercito nazista: tragedia su cui pende l'ombra oscura del mancato aiuto da parte dei sovietici che eranv a breve distanza dalla città e che in pratica non fecero nulla (essi sostengono: non potevamo far nulla avendo te truppe esauste) per salvarla dalla ferocia delle SS. Il servizio batteva molto, diremmo principalmente su questo aspetto della catastrofe: senza comunque arrivare a conclusioni esplìcite anche perché la rassegna delle testimonianze, dei documenti storici e delle discussioni in proposito avrebbe richiesto un tempo assai superiore all'ora concessa. Torniamo ad una vecchia questione: da una parte la tv ha necessità di «far spet- tacolo» e quindi dì non dilungarsi troppo, dall'altra quasi sempre le manca lo spazio per un discorso completo, per un meditato approfondimento. Ieri il contrasto era piuttosto evidente: di continuo si sentiva che gli autori erano stati costretti a sorvolare argomenti su cui era utile, forse indispensabile fermarsi. L'insieme aveva l'andamento di una cronaca accurata, ordinata, ma non c'era nulla che la sollevasse da una rapida e a volte frettolosa esposizione di fatti. Restavano 1 brani cinematografici — molto rari — girati da intrepidi operatori nella città martellata e martoriata dai tedeschi: e le poche immagini — partigiani che combattono tra le macerie con bottiglie dì benzina contro giganteschi carri armati; bivacchi disperati di famiglie; distese immense e bianche di rovine scheletriche — erano naturalmente le cose migliori, più autentiche e più convincenti. Circa la sbrigatività che spesso guastava la rievocazione, l'esempio maggiormente indicativo è venuto dall'Intervista con 11 generale nazista che comandava le SS a Varsavia, SS che fucilarono donne e bambini In quantità. L'ex comandante, ora un vecchio dall'aspetto arcigno e lncartapecorito, ha dichiarato con noncuranza «Io ho eseguito degli ordini. Delle fucilazioni non so nulla». Sarebbe stato interessante sapere dove vive e come se la passa, questo fedelissimo dì Hitler, e se per caso anche nel dopoguerra non abbia avuto dai suoi compatrioU riconoscimenti e onoranze. * * E' seguita la commemorazione ufficiale di Adenauer; indi la pallacanestro (stavolta la partita dì calcio proprio non c'è stata). Il racconto sceneggiato sul secondo canale, tratto da una novella di Henry James e di produzione francese, aveva qualche buona sequenza (in specie quella nella casa buia e abbandonata) ma tutto sommato era un farraginoso Intrigo da romanticismo di maniera, con morti, fantasmi, padri morenti, doppieri vacillanti e nebbie fluttuanti. * * Stasera la rubrica «Vivere insieme » presenterà sul canale nazionale una commed'adibattito che sembra di reale interesse: la commedia s'intitola genericamente « Maternità », ma dovrebbe trattare, accanto al problema già affrontato dell'adozione, quello air trettanto scottante e doloroso delle ragazze-madri. Stavolta il cast è di buon livello e il testo, firmato da Gladys Engely, è affidato al regista ci nematograflco Eriprando Visconti. Seguirà «Tribuna politica » con un « confronto dìretto » fra l'on. Malagodi del pli e tre giornalisti. Sul secondo canale avremo il rotocalco «Giovani» che In occasione della ricorrenza del 25 aprile dedicherà un servizio alla Resistenza. Indi la replica dell'ottavo e ultimo episodio del romanzo sceneggiato « I grandi camaleonti » * * Domenica prossima alle 21 sul canale nazionale andrà in onda Lo presa di potere di Luigi XIV, un film che Roberto Rossellinl ha girato per la tv francese e che è stato presentato fuori concorso all'ultimo Festival di Venezia con unanime successo di pubblico e di critica. E' la terza volta che Rossellini lavora per il video: ricordiamo precedentemente «India» e «L'età del ferro » (in collaborazione col figlio). Ora sta preparando una Vita di Socrate. u. bz.

Persone citate: Adenauer, Eriprando Visconti, Gladys Engely, Henry James, Hitler, Luigi Xiv, Malagodi, Roberto Rossellinl, Rossellini, Socrate

Luoghi citati: India, Varsavia, Venezia