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Il concerto al Conservatorio della Filarmonica di Lubiana Il concerto al Conservatorio della Filarmonica di Lubiana Il complesso jugoslavo ha eseguito un mottetto di Bach e le Noces di Stravinsi» per l'Unione Musicale Con un bellissimo, programma dedicato a Bach e Stravinskl, 11 Coro, i solisti e gli strumentisti della Filarmonica di Lubiana diretti da Samo Hubad si sono presentati ieri sera al Conservatorio per il pubblico dell'Unione Musicale. Ha aperto la serata Jesu meine Freude. forse il più bello dei sei mottetti superstiti di Bach. E' un problema tuttora aperto in che modo esatto i mottetti venissero eseguiti all'epoca in cui furono scritti; quello di ieri era « a cappella», cioè per solo coro senza accompagnamento o sostegno strumentale, in una maniera che è rischiosa per ia scrittura densa di difficoltà vocali e di urti dissonanti, ma che mette in risalto, in tutta la sua purezza, la logica del discorso polifonico. Il complesso jugoslavo ha quindi presentato Les Noces (originalmente accompagnate dall'aggettivo villageoises) di Igor Stravinski, Ideate quasi contemporaneamente b1 Sacre intorno al 1912-13 per cori e grande orchestra. Anticipando lo spoglio gusto neoclassico, Stravinski rifece però tutta la partitura nel '17, rinunciando alla grande massa orchestrale e dandole l'attuale veste strumentale, affidata alla sonorità metallica di quattro pianoforti e percussione. Nei quattro « quadri » che compongono l'opera si svolge quel segreto dramma domestico che vede a contrasto il dolore della sposa nel lasciare la casa e le amiche e la gioiosa emozione dei giovani di fronte alla vita futura. La composizione non si ascoltava a Torino da molti anni. L'aria paesana e «aneddotica» delle Noces, nutrite di canto religioso ortodosso e di melodia popolare, è stata resa alla perfezione dal musicisti di Lubiana, il cui coro (istruito da Marko Munih) è ricco di timbri dolcissimi, specie nel reparto femminile, e di voci sensibili e pronte all'instanca¬ bile dinamismo della fantasia di Stravinski. ' Bravissimi i solisti Vanda Gcrlovic, Bezona Glavak, Mitija Gregorac e Dragisa Ognjanovic, festeggiati da calorosi applausi insieme col direttore e tutti gli esecutori. vice