La notte del trionfo di Benvenuti

La notte del trionfo di Benvenuti Al Madison Square Garden quindicimila spettatori entusiasti La notte del trionfo di Benvenuti UN RISULTATO CHE MOLTI NON OSAVANO SPERARE Nino ha dominato contro Griffith Merita il titolo mondiale dei medi L'italiano è riuscito ad imporre la sua tecnica - Si è ripreso con coraggio dopo essere stato messo al tappeto al quarto round - Il negro statunitense ha ceduto nel finale - La rivincita fissata per il 13 luglio ancora a New York Per Nino Benvenuti quella di ieri sul ring del « Madison » di New York è stata un'autentica notte di trionfo. Il pugile triestino ha conquistato il titolo mondiale dei pesi medi convincendo tutti della sua superiorità. Il negro Emile Griffith, ehe era nettamente favorito dai pronostici, è stato superato sotto ogni punto di vista: intelligenza tattica, resistenza tisica, varietà di colpi, capacità di recupero, tempismo e precisione. Abbiamo seguito l'esaltante radiocronaca notturna del match, in una veglia condivisa da buona parte degli sportivi italiani. Ieri sera abbiamo visto il film dell'incontro per televisione, ricavandone la conferma del combattimentocapolavoro di Benvenuti, di un'impresa eccezionale di cui molti in Italia — e noi fra questi — non ritenevano capace il fuoriclasse triestino. Nei suoi settantadue incontri precedenti, mai Benvenuti aveva messo in mostra doti di coraggio e di temperamento sufficienti a farlo considerare in grado di reggere all'aspra battaglia, senza esclusione di colpi, che gli avrebbe imposto, sul ring del «Madison», l'impetuoso e selvaggio Griffith. Benvenuti, invece, ha ottenuto il massimo rendimento dal suo fisico e dal suo morale proprio nell'occasione più importante della sua carriera, mostrando risorse di coraggio, di temperamento, di capacità di soffrire, che lui stesso, for se, non sapeva di possedere. Il confronto, com'è noto, ha avuto le sue fasi più drammatiche all'inizio. Nella seconda ripresa, infatti, Nino Benvenuti, che aveva incominciato mostrandosi calmo, fred do, perfettamente padrone della situazione, è riuscito a sorprendere Griffith con un montante destro allo stomaco e a mandarlo al tappeto. Il negro si è rapidamente ripreso, ma il « knock down » ottenuto ha forse inconsapevolmente rilassato la vigile difesa dell'italiano, che nel quarto round si è lasciato a sua volta sorprendere da un largo destro di Griffith, forse portato col guanto aperto. li colpo ha raggiunto Benvenuti all'orecchio sinistro, stordendolo e facendolo roto lare riverso sulle corde. Una fase drammatica, ricca di «suspense »: i due minuti trascorsi dal momento in cui Nino rialzatosi e subito il conteggio, ha ripreso a combattere al gong finale della ripresa, debbono essere stati i minuti più lunghi della vita del triestino. Benvenuti era chiaramente in difficoltà, obbligato a stringere i denti, ad arrangiarsi in qualunque modo per non crollare. Proprio nel momento più critico Nino. ha costruito la sua meravigliosa vittoria, tirando fuori le risorse segrete, di cuore, di classe, di temperamento, che non tutti gli riconoscevano. Superata questa fase, Nino ha resistito per qualche ripresa alla forsennata ma cieca aggressività del campione. Poi, negli ultimi cinque rounds, è venuto fuori con la sua maggior freschezza, la sua lucidità, la sua prontezza nel rompere la misura degli attacchi avversari e neli'accumulare punti mettendo a segno colpi più precisi e più frequenti. Una vittoria cristallina, indiscutibile, che ha trascinato all' entusiasmo i cinquecento italiani venuti apposta a New York in aereo e le diverse migliaia di connazionali residenti in America, presenti al « Madison ». Gli americani, colti dì sorpresa dal « capolavoro » di Benvenuti, non hanno però lesinato i più cavallereschi elogi al trionfatore. « Benvenuti merita di essere definito il miglior pugile europeo dopo Cerdan, anzi è forse superiore al francese »: questo uno dei tanti commenti della stampa newyorkese. Sintomi della sorpresa cau sata da Benvenuti del resto non ne mancano Gii Clancy, procuratore di Griffith, è infu riato con chi gli ha fatto avere il film dell'incontro di Benvenuti con Milo Calhoun: « Hanno tentato di sabotarci — dice Glancy — Sul ring c'era un pugile totalmente diverso da quello che abbiamo visto sulla schermo. Se Griffith non fosse un grandissimo campione, avrebbe potuto anchb finire k. o. ». nsAveEio Griffith ed i bookmakers non commetteranno più lo stesso errore per la rivincita. A dispetto dei regolamenti che vietano gli incontri di andata e ritorno per un campionato mondiale. Nino Benvenuti e Emile Griffith si affronteranno infatti per la seconda volta il 13 luglio prossimo, ancora a New York, o al i Madison » oppure all'aperto, nel « Shea Stadium », lo stadio del baseball di Long Island. La clau¬ sola della rivincita, anche se ufficialmente il «Madison» ha smentito questa notizia, era contenuta già nel contratto per il primo match: in caso di vittoria dell'italiano, questi si impegnava ad affrontare nuovamente Griffith entro novanta giorni, lasciando depositata in banca a New York parte della sua borsa a titolo di cauzione. Quello che a prima vista potrebbe ingenerare il sospetto di qualche accordo poco pulito non è invece che una normale cautela da parte del «Madison» per non vedersi sfuggire il controllo di un campionato che vale molti dollari. Tutti hanno visto, del, resto, per televisione, che quelli scambiati fra Griffith e Benvenuti erano pugni veri e non carezze. Ieri sera, in un caratteristico locale newyorkese, la rivincita è stata comunque ufficialmente firmata da Griffith e da Benvenuti. Le condizioni finanziarie sono esattamente quelle opposte al match di ieri notte: il campione, cioè Benvenuti, avrà il quarantacinque per cento degli incassi totali, mentre a Griffith andrà il venti per cento. Dal suo secondo combattimento con il negro, qualunque ne sia l'esito, il triestino riceverà quindi oltre cinquanta milioni di lire. Gianni Pignata

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