Motta cerca il successo nel Giro della Campania

Motta cerca il successo nel Giro della Campania Motta cerca il successo nel Giro della Campania Il ciclista lombardo dice: "Voglio vincere" -1 suoi rivali più pericolosi saranno Dancelli, Adorni e De Rosso - Assente Gimondi - La corsa è lunga km 261, arrivo a Napoli (Dal nostro inviato speciale) Napoli, 18 aprile. Niente Zilioli, che è rientrato stanco da Francoforte. E niente Gimondi. Gli organizzatori del Giro della Campania, in programma domani su un tracciato di 261 chilometri, hanno sperato sino all'ultimo di allineare al «via» anche il capofila della Salvarani, ma oggi, nel pomeriggio, una telefonata con Sedrina ha confermato quel « forfait » che già era nell'aria. Gimondi, dopo le cadute della Parigi-Roubaix, ha ripreso gli allenamenti, però non è riuscito a trovare la forma necessaria per sostenere un difficile confronto: Felice, perciò, si è lasciato guidare dalla saggezza ed ha preferito rimandare il suo rientro di qualche giorno scegliendo la Milano-Vignoia. Niente Gimondi, quindi, e niente Zilioli. Gli altri ci sono tutti e promettono battaglia accesa, senza esclusione di colpi in questa prima prova del campionato italiano a squadre. La corsa è dura, presenta una serie ininterrotta di saliscendi, sino alla salita di Chiunzi, dove si vivrà l'episodio risolutivo. I più forti, sulle rampe secche 3 tortuose, si scateneranno ali offensiva; ma. poiché dalla vetta al traguardo Intercorrono circa settanta chilometri, le previsioni generali non anticipano un arrivo isolato, le previsioni parlano piuttosto di una soluzione allo sprint tra gli uomini di un drappello all'avanguardia, drappello composto di sei, sette, dieci atleti al massimo. Guardiamo l'elenco degli iscritti. La «Vittadello» gioca due carte. Dancelli e De Rosso. Dancelli, grazie alla vittoria di Reggio Calabria, è uscito dalla crisi di nero pessimismo che lo tormentava e non nasconde le sue aspirazioni, pur se il direttore sportivo della «Casa» veneta gli ha imposto in termini spicci di tagliarsi quell'ombra di barba portafortuna E De Rosso, dal canto suo, ha trionfato a Napoli lo scorso anno superando in volata addirittura Anquetil e si sente in grado di ripetere una prova egualmente gagliarda. Dancelli e De Rosso, perciò, saranno senza dubbio fra i primi attori, però, nella altalena degli indovinelli della vigilia, due altri concorrenti sembrano desiderare con fermezza il successo. Due concorrenti, il primo è Adorni, il secondo è Motta. Adorni va in cerca di un'affermazione dall'inizio del '67 e fatica non poco a celare, sotto il velo del suo tradizionale sorriso, il dispetto di tanti scacchi successivi. E Motta se n'è arrivato dalla Germania con il volto del ragazzo deciso, qualche critica sussurrata sul suo comportamento in queste prime gare di stagione è servita a dargli quel pizzico di cattiveria e. di grinta che è indispensabile per raggiungere ambiziosi traguardi. Motta e Adorni, insomma, domani faranno proprio sul serio, disposti al massimo dell'impegno per tornare sulla cresta dell'onda Dancelli e De Rosso sono dal oiù al meno, sul loro stesso livello mentre, dalla massa degli altri con¬ correnti, reclamano l'attenzione altri atleti in cerca di gloria. Zandegù racconta a destra e a manca dì soffrire di dolori per tutto il corpo, ma, con bella sincerità afferma che gli acciacchi, come s'abbassa la bandierina de'. « via » gli spariscono d'incanto. Bltossi giura di star male, di sentirsi addosso una stanchezza sfibrante, però è pronto a scommettere su una sua grande corsa. E Taccone gareggia di fronte ad un pubblico che nutre per l'abruzzese un affettuoso tifo a sfumature regionalistiche. E Preziosi attraversa ,un lieto momento di forma. Ed Altig, se sarà di scena (mentre telefoniamo ancora non c'è, lo si attende in nottata) è sempre « cliente » pericoloso. C'è, tutto intorno, l'atmosfera fremente che precede gli avvenimenti di rilievo e ciascun personaggio di spicco, una volta tanto, non scherza a nascondere i suoi sogni con il manto di una fanciullesca precauzione. Oggi, per portare un esempio pratico. Motta ha confessato testualmente: «Per me è finito il tempo di pronosticare gli altri. Adesso tocca a me. Voglio vincere, e siccome la bronchite che ha appannato il mio rendimento nelle ultime corse non c'è più, dico che correrò per arrivare primo all'Arenaccia. Il ciclismo proprio sta cambiando, quel Merckx che parte per la Milano-Sanremo proclamando le sue ambizioni di trionfo e che poi trionfa davvero, ha evidentemente fatto scuola. Gigi Boccacinì