La perizia dichiara seminferma di mente l'impiegata di Arignano
La perizia dichiara seminferma di mente l'impiegata di Arignano La perizia dichiara seminferma di mente l'impiegata di Arignano Il magistrato vuole accertare se lo era anche al momento delle truffe: ha giocato al Lotto 105 milioni di risparmiatori, suoi compaesani II prof. De Caro, direttore degli istituti psichiatrici, che era stato incaricato dal procuratore della Repubblica aggiunto dott. Iannelli di compiere la perizia psichiatrica su Giuseppina Gunetti, l'impiegata delle Poste di Arignano, ha terminato il suo compito ed ha consegnato i risultati alla magistratura. Pare che 11 perito abbia giudicato la donna seminferma di mente al momento attuale. E' probabile che il dott. Iannelli ponga al prof. De Caro altri quesiti per sapere, ad esempio, se la Gunetti era in queste condizioni anche all'epoca dei fatti. La vicenda è nota. Nel giro di alcuni anni la mite impiegata delle Poste che godeva piena fiducia dai compaesani 3i è giocata al lotto 105 milioni di lire, che costituivano buona parte dei risparmi degli abitanti di Arignano e delle zone vicine. La donna, caduta nel vortice del gioco, rastrellava denaro da tutte le parti per versarlo nei botteghini del Lotto con la folle speranza In un colpo di fortuna enorme che le consentisse di restituire il denaro sottratto. Aveva quattro metodi di racimolare i soldi. Andava di casa in casa a proporre di investire il denaro nei Buòni del Tesoro novennali al 5 per cento. Si faceva dare le somme e non consegnava mai i buoni, si limitava a versare gli Interessi. A coloro che erano in possesso di Buoni fruttiferi al 3.75 per cento proponeva la conversione nei Buoni del Tesoro; e una volta che aveva avuto in consegna i buoni fruttiferi li vendeva per correre a giocare. Altri metodi erano: l'appropriazione del denaro consegnatole perché fosse accreditato sui libretti di deposito e di quello versatole per la spedizione in vaglia. In un primo tempo sembrava che l'ammanco fosse di 75 milioni; ma recentemente gli ispettori delle poste La Marca e Scarpati hanno concluso la loro inchiesta amministrativa con un accertamento di 105 milioni. La magistratura dovrà poi decidere se e in quali casi l'amministrazione postale è tenuta al risarcimento delle somme truffate dalla Gunetti.
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