Avversari di classe per un titolo mondiale di Nicola Caracciolo

Avversari di classe per un titolo mondiale Sul quadrato del Madison Square Garden Avversari di classe per un titolo mondiale Griffith è dato favorito 13-5 - Benvenuti non è molto conosciuto e può capovolgere il pronostico - Migliaia di italiani incitano il loro connazionale (Dal nostro corrispondente) New York, 17 aprile. Sotto l'immensa volta del « Madison Square Garden », circa quindicimila persone stanno preparandosi ad assistere all'attesissimo confronto fra il pugile negro Emlle Grifflth e l'italiano Nino Benvenuti, valevole per il titolo mondiale dei pesi medi. Il primato appartiene a Griffith, che lo ha conquistato nell'aprile 1966 battendo ai punti il nigeriano Dick Tiger e lo ha difeso due volte contro il connazionale Joey Archer. Benvenuti è il terzo pugile italiano che tenta la conquista delia corona mondiale del pesi medi: prima di lui hanno fallito l'impresa Oddone Piazza nell'orma! lontano 1932, e Tiberio Mitri, triestino come Benvenuti, che nel 1950, proprio qui, sotto le stesse luci del « Madison », si fece battere ai punti da Jake La Motta. Su Nino Benvenuti sono concentrate tutte le speranze italiane di avere finalmente un campione del mondo in una delle categorie di peso di maggior prestigio. Nel dopoguerra l'Italia ha già avuto cinque campioni del mondo di boxe, ma tutti in categorie di minor fascino ed importanza: Burruni nei pesi mosca, prima Lai ed ora Lopopolo tra i welters junior, prima Mazzinghi e poi 10 stesso Benvenuti, tra i medi junior. Ora lo stesso pugile triestino tenta l'impresa difficilissima di strappare il primato a Griffith. Fino all'ultimo i bookmakers hanno mantenuto la loro quota di 13-5 in favore di Grifflth ed i motivi di questa scelta, che significa una generale incredulità per le doti di Benvenuti, sono abbastanza chiare: l'italiano non è conosciuto in America, quel poco che si sa di Nino attraverso il suo record non basta a dare sufficienti garanzie sulle sue doti di classe e contribuisce se mai ad accentuare i dubbi di chi può valutare un pugile soltanto attraverso le cifre. Benvenuti, infatti, ha una soia sconfitta al passivo su 72 confronti disputati, ma ha combattuto due sole volte all'estero: nella prima occasione ha stentato a difendere il tìtolo europeo dei medi contro 11 mediocre tedesco Jupp Elze, battendolo soltanto alla penultima delle quindici riprese; nella seconda occasione, a Seul, ha dovuto cedere la corona mondiale dei pesi medi junior ad un pugile praticamente sconosciuto in campo internazionale, il coreano Kim Soo Ki. Questo basta a dare agli osservatori americani l'impressione, del resto giustificabile, che Benvenuti sia un pugile destinato a rendere al cinquanta per cento delle possibilità quando è lontano dal suo pubblico. Emile Griflith, invece, a New York è di casa, dei quindici combattimenti che il negro ha finora disputato con un titolo mondiale in palio, ben otto hanno avuto come spettatore il pubblico del « Madison » che quindi conosce a fondo le doti ed i difetti dell'impetuoso negro delle Isole Vergini. Griffith, più che un picchiatore, è un demolitore, micidiale per la sua carica agonistica, per la sua continuità d'azione, per la velocità e la prontezza con cui riesce a scoccare i colpi, specialmente in corpo a corpo. A volte la furia selvaggia di Giffith va addirittura oltre le sue intenzioni: come quella volta, il 24 marzo del 1962, che « demolì » crudelmente il cubano Benny Paret. Paret morì dieci giorni dopo all'ospedale. Si tratta, comunque, di due pugili di classe, sia pure dalle" caratteristiche opposte. Benvenuti è tutto tecnica ed eleganza, mentre Grifflth, per quanto la sua impostazione tecnica non sia affatto mediocre, basa la sua boxe più che altro sulla continuità di ritmo e sulla strapotenza del suo fisico. I pronostici, come si è detto, vedono favorito Grifflth, ma ì cinquecento italiani che sono venuti a New York approflt tando di tre aerei speciali, giurano sulla vittoria del c loro » Benvenuti. Ora, mentre si svolgono sul ring del Madison i combattimenti preliminari, si colgono già i primi segni di questo rumoroso entusiasmo della pattuglia dei nostri compatrioti. Un intero settore del Madison è tutto uno sventolìo di bandiere tricolori, mentre, a bordo ring, diverse personalità dello spettacolo, tra cui Enrico Maria Salerno, la cantante Milva, l'attore Maurizio Arena ed altri, dichiarano apertamente la loro fiducia in Benvenuti. Il pugile triestino ha trascorso le ore di attesa del match confinato in una villa di Long Island, proprietà del signor DI Belardino, il titolare del «Villaggio Italia » di Haines Falls, presso il quale Benvenuti si è allenato per tre settimane. Nino ha passato la serata di Ieri guardando la televisione a colori, poi ha fatto una lunga passeggiata con il suo allenatore Golinelli. Ha dormito tranquillamente e quindi ha trascorso la giornata a Long Island con la sola parentesi di una scappata al Madison per le operazioni di peso Sulla bilancia, Nino ha fatto registrare 11 peso di 159 libbre, cioè kg. 72,100: un limite ottimo, dimostrazione di un perfetto grado di forma. Grifflth invece pesava kg. 69,626. A chi faceva notare 1 due chili e mezzo di vantaggio di peso per Benvenuti, Grifflth ha risposto di essere ormai abituato, da quando è passato tra i pesi medi, ad affrontare avversari più pesanti di lui senza risentire alcun disagio. Dopo il peso, come si è detto, Benvenuti è tornato a Long Island, apparendo tranquillo e sereno, senza alcuna traccia di paura. Unico segno di tensione il voler sempre qualcuno accanto a lui, il non voler assolutamente essere lasciato solo. Tra poco, comunque, Nino sarà solo sul ring, gli occhi di quindicimila persone seguiranno la sua ardua avventura pronti ad applaudirlo se vincitore o a deriderlo se sconfìtto. Solo sul ring, con* la convinzione assoluta di essere in grado di sovvertire il prono stico che lo vuole battuto Sono ormai quasi le 22 (le 4 italiane di domattina in Italia), gli incontri preliminari sono terminati, dagli spogliatoi, accompagnati dalla luce dei riflettori nel buoio completo dell'enorme sala, giungono i protagonisti della grande sfida. Tra qualche minuto Benvenuti affronterà il suo momento della verità. i Nicola Caracciolo L'attore Enrico Maria Salerno, a destra, si è recato a far gli auguri a Benvenuti poco prima del match

Luoghi citati: America, Isole Vergini, Italia, New York