Londra chiederà di entrare nel Mec alla fine di maggio di Mario Ciriello

Londra chiederà di entrare nel Mec alla fine di maggio Con una lettera a tutte le capitali del Mercato Comune Londra chiederà di entrare nel Mec alla fine di maggio Le trattative cominceranno tuttavia soltanto a settembre - Wilson tenterà in estate di vincere l'opposizione di De Gaulle - Almeno tre ministri laburisti, contrari all'adesione, si dimetterebbero (Dal nostro corrispondente) Londra, 15 aprile. Il governo britannico sembra aver finalmente preparato 11 « calendario > dell'operazione diplomatica diretta a inserire l'Inghilterra nel Mercato comune Durante la seconda metà di maggio, il premier Wilson farebbe domanda for-i male d'ammissione alla Co muniti! economica europea e si dichiarerebbe pronto ad affrontare 1 necessari negoziati. Ma le trattative difficilmente cominceranno prima di settembre: sia per la complessità della materia, sia per ragioni procedurali, sia perché la lunga vacanza estiva interromperebbe i colloqui. Londra profitterebbe di questo periodo d'attesa — maggio giugno luglio — per nuovi sondaggi a Parigi, nel tentativo di attenuare l'opposizione del generale De Gaulle. La domanda d'ammissione — s'apprende stasera da buone fonti — consisterà in una lettera a tutte le capitali del Mec. Sarà breve e, quasi certamente, non porrà condizioni preliminari. Simile sarà anche 11 tono dei discorsi che Wilson rivolgerà in quei giorni al Parlamento e alla nazione. Il governo britannico sembra aver accettato 1 consigli dell'Italia, dell'Olanda e della stessa Germania, consigli secondo i quali Londra deve evitare d'offrire a De Gaulle pretesti per un secondo veto. Proprio per tale motivo, Wilson avrebbe respinto il progetto di un convegno del premier del Commonwealth," da indirsi prima della richiesta d'ammissione al Mec. Per ovvie ragioni politiche, vi avreb be dovuto parlare con Un guaggio forse non abbastanza « europeista » per De Gaulle Come già indicato dallo stesbo Wilson in un discorso qua! che settimana fa, la decisione di avviare negoziati con i Sei potrebbe indurre alle dimissioni di qualche ministro o sottosegretario risolutamente ostile all'iniziativa. L'anti-europeista « numero uno » è il ministro del Commercio Douglas Jay le cui dimissioni paiono inevitabili. Contrari sono pure il ministro dell'Agricoltura Fred Peart e, in misura minore, il ministro dei Trasporti, signo ra Barbara Castle. E' possiti! le però che gli eventuali di missionari lascino il governo dopo la fine delle trattative con Bruxelles, l'anno prossimo: quando si saprà se Lon dra potrà entrare o no nella comunità continentale. Mario Ciriello

Persone citate: Barbara Castle, De Gaulle, Douglas Jay, Fred Peart

Luoghi citati: Bruxelles, Germania, Inghilterra, Italia, Londra, Olanda, Parigi