Le coste bretoni salvate dal vento che sospinge al largo il petrolio di Sandro Volta

Le coste bretoni salvate dal vento che sospinge al largo il petrolio Le coste bretoni salvate dal vento che sospinge al largo il petrolio La grande « chiazza » di nafta della « Torrey Canyon » si disperde nell'aperto Atlantico - Gravi danni nelle spiagge settentrionali colpite: 25 comuni «sinistrati» rati ufficialmente sinistrati (Dal nostro corrispondente) Parigi, 15 aprile La grande « chiazza » di nafta, che galleggiava sulle acque della Manica dopo il naufragio della « Torrey Canyon », di una superficie di 50 chilometri per più di 20, ha superato stamani il Capo Land's End sospinta dal vento di NordEst e naviga ora in pieno Oceano Atlantico, frazionandosi e dileguandosi a poco a poco. Se il vento non muterà all'improvviso direzione, ogni pericolo dovrebbe ormai essere scongiurato per le coste occidentali della Francia benché le autorità mettano in guardia le popolazioni locali contro un eccessivo ottimismo e le misure di sicurezza vengano mantenute nel Morbihan, nella Vandea e nelle altre regioni ancora minacciate da eventuali mutazioni atmosferiche. Sulle coste del Nord, che la marea nera aveva Investito nei giorni scorsi, i danni sono enormi e l'opera di risanamento delle spiagge risulta molto più difficile e lenta di quanto si potesse prevedere Venticinque comuni sono stati dichia- II governo presenterà inoltre all'Assemblea nazionale un provvedimento speciale rivolto ad indennizzare non soltanto gli ostricultori, che sono I maggiormente colpiti, ma anche gli albergatori e tutti coloro che esercitano un'attività connessa col turismo, perché ormai nessuno si fa più illusioni. In queste condizioni, si capisce l'effervescenza delle popolazioni, che accusano i poteri pubblici di imprevidenza e di insufficienza nell'invio dei soccorsi. Circa tremila soldati lavorano a risanare le spiagge ed altri sono attesi nei prossimi giorni, ma la loro opera è lenta, irta di difficoltà Nella zona di Treguier. tanto per fare un esemplo, duecento uomini di truppa e centocinquanta volontari civili, dispo nendo di quattro motopompe, due camion cisterna, otto trattori con rimorchio e quattro camion benna, sono riusciti a ripulire in 24 ore soltanto mille metri quadiati: una su perficie minima in confronto alle decine di chilometri invasi dalla fanghiglia. La prima manifestazione di protesta è avvenuta questo pomeriggio a Lannion: vi hanno partecipato diverse migliaia di persone e la parola d'ordine era: non è un affare di reggimenti ma di corpi d'armata. Sandro Volta

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