Assassinati due pastori che aiutavano la polizia nelle ricerche del possidente rapito in Sardegna

Assassinati due pastori che aiutavano la polizia nelle ricerche del possidente rapito in Sardegna Duplice delitto lungo una strada nei pressi di Nuoro Assassinati due pastori che aiutavano la polizia nelle ricerche del possidente rapito in Sardegna Avevano 37 e 36 anni - Il crimine fra Mamoiada e Sarule (dove venne ucciso in conflitto a fuoco un agente di I'. S.) Le vittime, che viaggiavano in moto, sono state crivellate a colpi di lupara e di mitra - Forse si* recavano a un incontro con i banditi che giorni fa hanno sequestrato un giovane proprietario di Orani e intendevano trattare il riscatto con i malviventi - Costoro, non avendo raggiunto l'accordo e vistisi riconosciuti, avrebbero deciso di sopprimere i due pastori a i à a (Dal nostro corrispondente) Sassari, 15 aprile Due giovani pastori, che aiutavano la polizia ed ì carabinieri nelle ricerche di un possidente sequestrato giorni fa dai banditi, sono stati assassinati di notte, a colpi di « lupara » e raffiche di mitra, lungo una strada del Nuorese. Si tratta di Giovanni Antonio Mereu di 37 anni e Angelino Bassu di 36, entrambi di Orani, comune di 1,000 abitanti sito a 25 chilometri da Nuoro. A quanto risulta dalle prime indagini, le vittime dovevano incontrarsi con i rapitori del possidente e trattare la cifra del riscatto: probabilmente l'accordo non è stato raggiunto e i criminali, vistisi riconosciuti, hanno deciso di sopprimere i due pastori. Il crimine è avvenuto ieri, a pochi chilometri fuori di Orani, lungo la provinciale Mamoiada-Sarule, una zona impervia, desolata, con bassa vegetazione e dove abita soltanto qualche pastore. Si chiama « Puntano Fritta » ed è la stessa località dove, due mesi addietro, quattro fuorilegge ingaggiarono un conflitto a fuoco con una pattuglia di agenti di polizia: uno, la guardia Michele Servodidio, fu ucciso, altri tre vennero feriti gravemente. Riepiloghiamo l'antefatto. Sabato scorso, nel pomeriggio, tre individui armati e mascherati, avevano sequestrato in regione « Donacori », otto chi lometrì da Nuoro, il possidente Giovanni Dessolis, ven tisettenne, abitante a Orani. Cinque giorni dopo, giovedì 13 aprile, i familiari del Dessolis, che abitano in via Amsicora 31,, hanno ricevuto un « espresso » del loro congiunto. Nella lettera il giovane rassicurava sul proprio stato di salute («sono trattato mol to bene») e precisava la som ma fissata per il riscatto: 15 milioni. La cifra era però trattabile e per questo i parenti del Dessolis incaricava no Mereu (cugino del rapito) e Bassu di prendere contatto con i malviventi. Ieri mattina alle 12 ì due pa stori — con una moto presa a prestito — partono da Orani: quello che siede sul seggiolino posteriore indossa una camicia bianca, è il segno di riconoscimento indicato dai banditi nella lettera. Gli emissari debbono compiere un itinerario che da Orani porta a Sarule e quindi a Mamoiada. E' probabile che siano giunti sul posto dopo mezz'ora e siano scesi dalla moto per aspettare i banditi. Non si sa quanto abbiano atteso, forse un'ora, forse due: è accertato soltanto che l'omicidio è avvenuto tra le 17 e le 17.30. Il luogo dall'incontro è una radura circondata da un fittissimo bosco, a poche centinaia di metri dalla strada. Le trattative, inizialmente, debbono essersi svolte in modo tranquillo. I due emissari della famtffìia Dessolis si sono seduti su grossi sassi e hanno fumato qualche sigaretta perché sono stati trovati diversi mozziconi. Che cosa sia accaduto a questo punto è materia di ipotesi. Secondo la polizia, la più probabile è che qualcuno dei malviventi sia stato riconosciu to dal Mereu o dal Bassu o per essergli caduta la maschera o per aver detto qualche parola compromettente. Non si esclude che uno degli emissari abbia lasciato capir.e di aver riconosciuto uno dei rapitori del Dessolis. Sta di fatto che i pastori sono stati prima rag giunti da una fucilata a pailettoni che li ha freddati, poi crltcts crivellati da una ventina di raffiche di mitra: i proiettili li hanno sfigurati orrendamente, tanto che la loro identificazione è stata possibile soltanto attraverso gli abiti. L'ora del delitto è slata fissata intorno alle 17 perché un ragazzo di Mamoiada — che passava nella zona — ha sentito il crepitio delle armi e ne ha informato il padre: questi, per non avere seccature, ha preferito tacere il fatto con carabinieri. Perciò i cadaveri delle vittime sono stati scoperti soltanto stamane. Alle .9, infatti, i contadini Giuseppe Fiori e Bernardino Brundu (il primo cugino del Bassu, l'altro cognato del Mereu) non avendo visto rientrare nella notte i due pastori si sono messi alla loro ricerca in auto, percorrendo lo stesso itinerario affrontato dalle due vittime: sono stati loro a scoprire la motocicletta ancora rovesciata in una cunetta e a trovare i cadaveri. a. pi. Giovanni Dessolis, rapito in Sardegna (Telef.)

Persone citate: Angelino Bassu, Bernardino Brundu, Giovanni Antonio Mereu, Giovanni Dessolis, Giuseppe Fiori, Mereu