Bono: si muove l'intero fronte dei rapporti tra Est ed Ovest

Bono: si muove l'intero fronte dei rapporti tra Est ed Ovest In un convegno a Bologna, presieduto da Campila Bono: si muove l'intero fronte dei rapporti tra Est ed Ovest L'Amministratore Delegato Unico della Fiat ha detto che si moltiplicano gli accordi e i contatti commerciali, tecnici, scientifici, culturali tra i Paesi di ambedue le parti - In questa gara l'Italia ha ottenuto importanti risultati - Sottolineata la necessità di un indirizzo comune del Mec per la ricerca scientifico-tecnica « All'inizio del secolo l'intervallo tra scoperte e realizzazioni pratiche era di 40-50 anni; oggi è di 3-4 anni » (Nostro servizio particolare) Bologna, 7 aprile. Si è aperta stamane, sotto la presidenza del dott. Pietro Campilli, presenti autorità ed esponenti dell'economia, l'assemblea della sezione italiana della Camera di Commercio Internazionale, sul tema « Scambi Est-Ovest». L'ing. Gaudenzio Bono, Amministratore Delegato Unico e Direttore Generale della Fiat, ha parlato sul tema: «Cooperazione economica e tecnica tra l'Italia ed i paesi dell'Est». Mentre l'Unione Sovietica si appresta a celebrare il Cinquantenario della Rivoluzione d'Ottobre — ha esordito l'oratore — sono in corso in quel grande paese una « rivoluzione scientifica» ed una « rivoluzione dei consumi di massa » non meno importanti, per le conseguenze che avranno, di quello storico avvenimento. In questo mezzo secolo, anche l'Italia, attraverso esperienze assai movimentato e varie, pur con un diverso punto di partenza, modi e tempi di sviluppo differenti, è pervenuta ad una posizione, nell'ambito internazionale, di notevole prestigio. Ragioni di ordine economico etl un rinnovato interesse della cultura slava verso la civiltà latina promuovono ora più stretti rapporti tra 11 nostro Paese e la Repubblica sovietica. Questa coopcrazione si inserisce in un generale sviluppo delle relazioni e degli scambi tra i popoli, e particolarmente tra quelli dell'Europa Occidentale ed Orientale. L'ing. Bono ha quindi indicato nella diffusione della industrializzazione una delle cause più efficienti della unificazione dei popoli: «essa estende anche a paesi politicamente e etnicamente differenziati il contenuto razionale ed univer* sale insito con i processi scientifico-tecnici ». Parlando della ricerca scientifica, l'ing. Bono ha invitato a non illudersi circa la diretta proporzionalità tra mezzi investiti e risultati ottenuti, poiché, per raggiungere livelli efficienti, il dato scientifico deve superare l'ostacolo di una certa « massa critica » configurata nella dotazione adeguata di un minimo di mezzi finanziari: un minimo sovente formidabile. Da ciò consegue che noi dovremo programmare lo sviluppo delle nostre capacità verso quei settori dove la « soglia » anzidetta è più facile; e dovremo anche, assai più di quanto dica il nostro Piano Economico, tener in conto le componenti esterno del sistema: dalla liberalizzazione ac corta degli scambi, al progres sivo coordinamento con altre economie. Tornando ai rapporti EstOvest, l'ing. Bono ha detto che l'intero fronte è in movimen to: tra i principali Paesi di ambo le parti si moltiplicano gli approcci e gli accordi ir. campo commerciale e in altri settori. In questa gara l'Italia ha conseguito importanti risultati con l'accordo Fiat-Urss altri sono stati raggiunti dal l'Eni, Olivetti, Pirelli, Snia, ecc. L'ing. Bono ha poi affermato che occorre studiare e suggerire alle varie controparti quegli accordi che, caso per caso, sembreranno più opportuni per lo sviluppo della desiderata cooperazione. « Cominciamo coll'osservare — ha detto l'oratore — che oggi la vita corre molto più in fretta che nel passato. Si accorcia l'intervallo tra nuove scoperte e nuovo realizzazioni: all'inizio del secolo l'intervallo era di 1,0-50 anni, oggi è di 3-', anni. Quando il Trattato di Roma ù stato costituito (1057) non contemplava in materia di politica comune il settore della ricerca scientifico-tecnica: in meno Vii dicci anni essa è diventata parte essenziale della politica economica. E' quindi necessario che la Cee delinci al più presto un indirizzo comune in questo campo con la partecipazione indispensabile della Gran Bretagna. L'iniziativa del nostro Ministro degli Esteri in sede Onu per un organismo internazionale operativo è quanto mai lodevole e va aperta in ogni modo possibile anche ai paesi dell'Est». Più che dal divario scientifico — ha soggiunto l'ing. Bono —, nel quale abbiamo pure qualche carta buona da giocare, è nostra opinione che nei prossimi decenni lo stesso iniziative di cooperazione economico-tecnica possano essere ostacolate dalla insufficienza di mezzi finanziari. L'Amministratore Delegato Unico della Fiat ha concluso affermando la necessità, per il nostro Paese, d'inserirsi sempre più efficacemente nel sistema economico e politico al quale appartiene, marciando di concerto con le altre nazioni industrializzate dell' Occidente, America per prima. Prima dell'ing. Bono, il dott. Campilli aveva sottolineato la importanza e l'attualità del tema del convegno e l'avv. Ma¬ rdvEclepnrAnOc rio Valeri Manera, vice-presidente della Confindustria, aveva parlato su *« Gli scambi Est-Ovest nel quadro della cooperazione occidentale », rilevando che importazioni ed esportazioni si sono quasi triplicate nel giro di un decennio. Ha chiuso la serie delle relazioni 11 prof avv. Eugenio Alinoli, trattando « L'arbitrato nei rapporti economici EstOvest ». Il convegno si conclude domani. (Ansa)

Persone citate: Campila Bono, Campilli, Eugenio Alinoli, Gaudenzio Bono, Olivetti, Pietro Campilli, Valeri Manera