La visita ed i colloqui del segretario dell'Onu

La visita ed i colloqui del segretario dell'Onu La visita ed i colloqui del segretario dell'Onu (Nostro servizio particolare) Roma, 7 aprile. La visita-lampo del segretario generale dell'Onu a Roma, dove oggi s'è incontrato con il presidente Saragat, con Fanfani e Paolo VI, ha acquistato speciale risalto stasera a Fiumicino quando l'ambasciatore di Ceylon, dopo un breve colloquio con Thant, ha annunciato un piano del suo Governo per la pace nel Vietnam. L'iniziativa — ha detto il diplomatico, Gerard Wijeyekeon — prevede che i rappresentanti del Sud e Nord Vietnam e del Vietcong abbiano a Roma i primi contatti per elaborare le « precondizioni delle conversazioni di pace senza interferenze esterne ». La sosta di cinque ore a Roma dì Thant, giunto alle 15,20 da Ginevra e ripartito alle 20,45 per Ceylon, va collocata evidentemente in questa iniziativa, alla quale si ritiene contribuiscano l'Italia e il Vaticano, in tale prospettiva gli incontri odierni del signor Thant assumono un carattere di grande importanza concreta e si possono collegare con l'azione alla quale tempo fa accennò il ministro degli Esteri Fanfani che, nei giorni scorsi, ricevette l'ambasciatore italiano a Saigon. - - Thant da- Fiumicino ha raggiunto — dopo un breve incontro colla missione speciale dell'Onu precipitosamente giunta a Roma da Aden — la Camera dei deputati. L'attendeva il ministro Fanfani, impegnato alla Commissione Esteri, e il colloquio, durato mezz'ora, è avve nuto in una sala di Montecitorio. Successivamente Thant al Quirinale è stato intrattenuto con molta cordialità per tre quarti d'ora da Saragat. Nelle conversazioni con Saragat e Fanfani — s'è appreso — Thant ha manifestato preoccupazioni per l'andamento del conflitto vietnamita, ha riconosciuto che il suo progetto ha incontrato ostacoli per il momento insuperabili; ha collegato ogni prospettiva di soluzione agli sviluppi della situazione, che sarebbe alleggerita dalla sospensione dei bombardamenti americani, che Washington non può accettare senza adeguate garanzie. Da parte italiana gli è stata confermata la solidarietà per le sue iniziative, nella convinzione che la pace è « bene indivisibile », per cui la guerra nel Vietnam comporta rischi per tutti. Nella biblioteca privata di Paolo VI, Thant è rimasto quarantacinque minuti. Paolo VI — da poco incontratosi con Humphrey — ha ribadito l'intenzione di continuare l'azione per la pace nel Vietnam, precisando che « la S. Sede è al di sopra di ogni competizione politica e guarda al bene dell'umanità *. Queste parole, citate da ambienti autorizzati, acquistano un set so preciso, dopo l'improvviso annuncio di Ceylon. Altre notizie attribuiscono un'azione congiunta al Vaticano e alle Nazioni Unite. Salendo sull'aereo, partito alle 20,45 Thant ha definito « molto utili » gli incontri con Saragat, Fanfani e Paolo VI, ma s'è dimostrato pessimista: « Sul Vietnam non ho novità. Sarà una guerra lunga, sanguinosa, le possibilità di un accordo sono le stesse di un anno fu ». Il suo quadrigetto, però, puntava su Ceylon. 1. f. li iiiimimiiiiì m limimi limimi niiinnnniMiii