Proposta la revoca della concessione delle miniere alla «Talco e Grafite»

Proposta la revoca della concessione delle miniere alla «Talco e Grafite» Proposta la revoca della concessione delle miniere alla «Talco e Grafite» E' stata fatta da un pastore valdese - Non tutti però si sono trovati d'accordo nel chiedere il passaggio alPIri - Nuovo tentativo per riprendere le trattative con la società - La vertenza dura dal 10 marzo quando furono occupate le gallerie - Molti dei licenziati hanno già trovato lavoro (Dal nostro corrispondente) Pinerolo, 30 marzo. Il comitato difesa delle miniere Ita deciso di indire una petizione popolare per chiedere la revoca della concessione delle miniere della Val Germanasca alla società Talco e Grafite Val Chisone. Lo ha annunciato il pastore valdese Giampiccoli, direttore del centro ecumenico «Agape > di Prali, che è stato il promotore del comitato, nel nel corso dell'assemblea indetta nel pomeriggio di oggi dal sindaco di Pinerolo prof. Bernardi, che è anche il presidente del Consiglio della Valle. li pastore Giampiccoli ha precisato che «qualunque sia la soluzione sindacale *, la revoca della concessione è l'unica strada da seguire per una soluzione definitiva della grave vertenza, in seguito alla quale i minatori hanno occupato il 10 marzo le miniere del gruppo Fontane, che tuttora presiedono. Alla riunione, che si è svolta nell'aula consiliare del municipio di Pinerolo, hanno partecipato con i sindaci delle Valli del Chisone e Germanasca, il comitato difesa miniere con i rappresentanti provinciali dei sindacati minerari, ed i parlamentari senatori Rotta e Poet, gli onorevoli Savio, Borra e Sulotto, ed il presidente della provincia avv. Oberto. Il ministro Pastore, impossibilitato a presenziare alla riunione, ha inviato la sua adesione. In apertura della seduta il sindaco di Pinerolo ha informato gli intervenuti circa una comunicazione avuta dalla presidente della società signora Ada Villa, secondo la quale dei 100 minatori licenziati, 37 hanno già trovato occupazione, mentre circa 70 richieste di lavoratori, pervenute dietro interessamento della stessa società, non sono state ancora accolte dai minatori, che evidentemente attendono la soluzione della vertenza, prima di prendere una decisione che li porterebbe a lavorare lontano dalla propria abitazione. La presa di posizione del pastore Giampiccoli è stata subito appoggiata dall'on. Sulotto, il quale, dopo aver precisato che nell'ultimo biennio Pinerolo ha subito 4733 licenziamenti, e che attualmente oltre settemila lavoratori sono « pendolari », e cioè costretti a recarsi giornalmente a lavorare a Torino ed oltre, ha insistito affinché venga richiesta la revoca della concessione, ed il passaggio delle miniere all'Iri, che ha già un proprio settore minerario. Non tutti però sono stati dello stesso parere. L'on. Borra ha suggerito di cercare subito una soluzione concreta, aderente alla realtà, poiché non basta avere buoni giacimenti, o « irizzare » le miniere, per risolvere la crisi che ha un aspetto internazionale. Dello stesso parere è stata l'on. Savio, che rifiutandosi di creare facili illusioni, ha affermato che bisogna preoccuparsi dell'oggi, ed ha suggerito perciò un esodo volontario incentivato, che potrebbe risolvere il problema. Il senatore Rotta ha proposto un nuovo intervento del gruppo parlamentare presso il governo, in appoggio alle i.-tanze presentate a suo temilo dalla direzione della Talco; anche il presidente della provincia avv. Oberto, dopo aver promesso concreti aiuti sotto forma di cantieri di lavoro, ha precisato che una richiesta di revoca della concessione deve essere motivata, mentre una soluzione potrebbe viceversa trovarsi mediante una anticipazione di congedamenti, riqualificazione della mano d'opera ed impiego altrove. Moltissimi sono stati poi gli interventi dei sindaci, preoccupati dell'avvenire economico delle loro comunità montane. A conclusione della riunio ne, che si è protratta fino a tarda sera, è stato deciso che il sindaco dì Pinerolo prof. Bernardi faccia un nuovo tentativo presso l'azienda per la riapertura di un colloquio a livello sindacale, e che qualora questo tentativo fallisca, si crei una commissione qualificata, che studi seriamente la possibilità della revoca della concessione delle miniere alla attuale titolare, e la via eventualmente da seguire per raggiungere tale scopo, rn. g. ATMOSFERA DI TENSIONE ALLA CORTE D'ASSISE DI CUNEO In una riunione di sindaci delle valli Chisone e Germanasca

Luoghi citati: Pinerolo, Prali, Torino