Duro attacco alla boxe

Duro attacco alla boxe Sull'«Osservatore Romano della Domenica» Duro attacco alla boxe Dal 1943 ad oggi sono morti 267 pugili - Il padre domenicano Reginaldo Frascisco denuncia le tragiche conseguenze degli incontri sul ring Città del Vaticano, 29 marzo. L'Osservatore della Domenica pubblica nel suo ultimo numero un'inchiesta del padre domenicano Reginaldo Frascisco. sulle tragiche conseguenze dello sport del pugilato. « La violenza — egli scrive — chiama la violenza, e nel pugilato, che io mi rifiuto di riconoscere come sport, il dramma, la pazzia, la cecità sono all'ordine del giorno, anche se risulta impossibile stabilire precise statistiche mondiali -. « Do an?ti vado raccogliendo la documentazione della strage compiuta in nome della boxe e dei suoi sudici e multipli interessi: noto tuttavia che solo alcuni dei molti casi vengono riferiti dalla stampa sportiva, e spesso bisogna andare a cercare nella rubrica degli ospedali o, peggio, della cronaca nera, con evidenti approssimatività ed incertezze. In sintesi, dal 1943 al 1963 le vittime segnalate di questo sport inumano assommavano a S17. Ora, dal 1963 ad oggi, il numero è cresciuto di una cinquantina: totale, S67». « Il peggio si è che le conseguenze letali del pugilato non sono che una minima parte dei danni che sia i professionisti, sia i dilettanti ricavano dalle loro "prestazioni" di novelli gladiatori». Le osservazioni contro il pugilato dal punto vista morale e della sua pericolosità meritano un'attenta conside¬ razione e sono in gran parte fondate, anche se in Italia non vi sono stati episodi di estrema gravità che in altri paesi hanno gettato ombre di sospetto sulla boxe. Per quanto riguarda la pagina sportiva de « La Stampa» è opportuno, però, far rilevare che essa ha sempre pubblicato notizie di incidenti, tutte le volte che di essi si è venuti a conoscenza.

Persone citate: Reginaldo Frascisco

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Italia