Giovane alpinista torinese disperso sui monti di Balme battuti dalla tormenta

Giovane alpinista torinese disperso sui monti di Balme battuti dalla tormenta Giovane alpinista torinese disperso sui monti di Balme battuti dalla tormenta E' un perito elettrotecnico di 23 anni - Domenica mattina, da solo, aveva affrontato il ghiacciaio dell'Albaron in valle d'Ala - Oggi alle ricerche partecipa anche un elicottero - Poche speranze di trovarlo vivo (Nostro servizio particolare) Balme, 28 marzo. Un alpinista torinese di 23 anni è disperso sin da dome nica sulla cresta terminale dell'Albaron di Savoia, una montagna che raggiunge I 3267 metri, alla testata della valle d'Ala. Squadre di soccorso dirette dal sindaco di Balme, Michele Castagneri, e gruppi di amici guidati dall'istruttore di alpinismo Pier Carlo Baima, sono impegnati nelle operazioni di ricerca, che sono state interrotte forzatamente stasera da una violen ta tormenta. Gli uomini sono rientrati a valle duramente provati; domani all'alba riprenderanno la via della montagna. Il disperso, Pier Carlo Baima. perito elettrotecnico, impiegato alla Fiat Osa di Torino, è molto conosciuto negli ambienti alpinistici cittadini. Sciatore d'alta quota, ha compiuto in passato decine di ascensioni ed è considerato scalatore preparato e prudente. Il giovane, secondo quanto ha detto, alla vigilia della partenza, alla sua fidanzata, aveva intenzione di compiere da solo la salita dell'Albaron, seguendo la cresta sud-est sino all'anticima. Raggiunta Balme nella serata di sabato, il Baima era salito ancora nella notte al rifugio Gastaldi, al Crot del Ciaussiné, a 2658 metri di altezza. All'alba del 26, calzati gli sci, aveva affrontato il ghiacciaio dell'Albaron. Alle 11, due sciatori lo hanno incontrato alla Sella, una depressione nevosa all'inizio del tratto più duro dell'ascensione. Il Baima ha scambiato con loro poche parole, ha dichiarato di essere socio della Sucai di Torino e di voler toccare la cima. Poi lasciati gli sci sulla neve ha iniziato la salita men're i due sciatori scendevano a valle. Nella notte la fidanzata del ti; ai teme che il Baima, tradito dalla sua scarsa conoscenza della zona, si sia calato in qualche «couloir» e sia precipitato. a. r. Pier Carlo Baima, il giovane alpinista disperso La madre del torinese scomparso durante un'escursione giovane allarmata per il suo mancato ritorno ha dato l'allarme. Lunedì mattina un gruppo di amici: i fratelli Giorgio e Franco Peiretti, Ezio di Gaetano e Paolo Laguzzi con Pier Carlo Baima, istruttore della scuola nazionale di alpinismo « Giusto Gervasutti » di Torino si portavano a Balme dove con l'appoggio delle squadre del locale distaccamento del soccorso alpino rastrellavano la montagna, per tutta la giornata, la notte ed oggi. Nessuna traccia del Baima veniva notata. Una cordata ha raggiunto nel tardo pomeriggio la Sella. « Abbiamo scrutato a lungo il versante dell'Albaron — ha detto Baima al ritorno — senza trovare il minimo indizio' 'dèi' passaggio dèlio sciatore ». La montagna de grada verso la Francia con ri pidi canali nevosi, pericolosissimi in questa stagione. Mentre a Balme nella notte si stanno radunando uomini e mezzi per riprendere le ricerche, da Torino è partita stasera una squadra di sciato ri-alpinisti della Sucai. Anche la gendarmeria francese è stata avvertita. Domani un elicottero del Centro di soc corso d'alta montagna di Briancon prenderà parte al l'operazione. Tutti i rifugi del settore francese dal D'Averole, a 2150 metri, al Des Evettes verranno raggiunti per scoprire se il giovane vi si è potuto rifugiare prima dello scatenarsi della tormenta. Le speranze di ritrovarlo vivo sono'Scarse,'affermano gli èsper-