L'anno scorso alla maturità i promossi furono l'83,4 % di Felice Froio

L'anno scorso alla maturità i promossi furono l'83,4 % Resi noti i risultati ufficiati L'anno scorso alla maturità i promossi furono l'83,4 % Su 179.330 candidati 147.14-0 superarono la prova - La media dei promossi dal 1961 al 1966 è aumentata del 5 '/,. (Nostro servizio particolare) Roma, 28 marzo. TIPO Dl ISTITUTO Esamlnatl Promossl Percent. Totale Istituti umanistlc1 . . 92.414 73.764 79,8 latltuti tecnlcl commercial! . 36.718 30.414 82,8 » » geometri . . 13.746 10.565 76,8 » » industriall . . 24.460 21.729 88,8 » > agrarl . . . 2.090 1.868 89,3 » » nauticl . . . 1.591 1.386 87,1 » » femminili . . 4.177 3.730 89,2 » corrispondenti azienda 4.012 3.575 89,1 Totale istituti tecnlcl .... 86.916 73.376 84,4 Totale compleislvo .... 179.330 147.140 83,4 Nelle due sessioni degli esami di maturità e di abilitazione dello scorso anno su 179.330 candidati i promossi sono stati 147.140, pari all'83,4%. Una percentuale elevata che non giustifica la psicosi da cui si fanno prendere ogni anno, alla vigilia degli esami, genitori e alunni; tuttavia questi dati non annullano le critiche sull'impostazione nozionistica e sulla disparità di valutazione. Inoltre il fatto che i promossi passano dal 39% della sessione estiva ad oltre il doppio della sessione autunnale, avvalora la tesi di coloro che sostengono l'abolizione degli esami di riparazione. Rispetto a cinque anni fa e cioè all'anno scolastico 1961-62 i candidati sono aumentati di 45 mila e la percentuale dei promossi è salita di circa il 5%. La ripartizione dei candidati conferma il progressivo aumento degli alunni degli istituti tecnici, degli istituti magistrali e dei licei scientifici, mentre quelli dei licei classici rimangono pressoché immutati. Dal confronto tra i due gruppi, umanistico e tecnico, si nota che l'orientamento dei giovani verso gli istituti tecnici va sempre più accentuandosi: 35 mila nuovi abilitati tecnici, contro 17 mila in più che hanno conseguito la maturità classica, scientifica e l'abilitazione magistrale. Impressionante l'aumento dei periti industriali: 21.729 nell'ultima sessione, 7960 nel '61-'62. In seno al gruppo umanistico si deve purtroppo rilevare che continua a crescere il numero dei giovani che conseguono l'abilitazione magistrale, oltre 31 mila nuovi maestri, molti dei quali vanno ad ingrossare il numero dei disoccupati che sono più di 200 mila. Si dovrebbe venire incontro ai migliori di questi giovani aiutandoli a proseguire gli studi al magistero ; si eviterebbero nuovi disoccupati intellettuali e si farebbe fronte alla carenza di professori nelle scuole medie. Un altro settore che preoccupa, rispetto alla possibilità di assorbimento, è quello dei ragionieri e dei geometri ; rispettivamente ogni anno aumentano di oltre 30 mila e 10 mila. Ora anche gli abilitati tecnici cominciano a registrare un aumento che non corrisponde alla richiesta delle industrie e dell'amministrazione pubblica. Così si spiegano i concorsi affollatissimi dell'Inps, degli enti parastatali, delle carriere esecutive della pubblica amministrazione. Il fenomeno, che nel giro di qualche anno potrebbe diventare molto gl'ave, non è stato preso in considerazione dal piano quinquennale economico; i giovani dovrebbero poter sapere quali sono in prospettiva di qualche anno le possibilità di occupazione. Non esistono ricerche valide, e non si fa nulla per orientarli. Gli studi fatti recentemente per conto della Comunità europea rilevano che tra qualche anno l'Italia resterà ancora più indietro, rispetto alle altre nazioni, per il numero di laureati. Da un lato queste previsioni fatte da uno studioso serio qual è il Poignant, dall'altro la disoccupazione intellettuale in molti setto ri sia per i diplomati, che per i laureati. E' una si tuazione contraddittoria che dovrebbe essere spiegata, ed invece rimane misteriO' sa determinando confusici ni. Una seria programma zione economica non può ignorare problemi importali ti come questi. Felice Froio

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