La confessione delle spie

La confessione delle spie Indiscrezioni sui drammatici interrogatori La confessione delle spie Il Rinaldi: «So troppe cose, chiedo protezione, trasferitemi in una caserma. Ho rivelato solo obiettivi militari spagnoli» - Ma l'accusa fa notare che nei film c'erano basi americane e impianti italiani - Risponde : « Io non guardavo quel che mi portavano gli agenti ingaggiati dai russi» - I viaggi a Mosca - Quanto guadagnava? «In febbraio ho ricevuto 2500 dollari (un milione e mezzo), ma non mi bastavano nemmeno per pagare le spese» - Nomi di istruttori sovietici e un elenco di spie - La moglie: «Lo facevo per un ideale» I coniugi Rinaldi hanno ammesso: « Siamo spie, trasmettevamo messaggi ai Russi, siamo stati a Mosca; ma non abbiamo recato danno all'Italia ». Giorgio Rinaldi ha detto: « Ho i nervi a pezzi: ogni giorno prendevo quattordici pastiglie di calmante: era l'unico modo per poter sopportare quella vita ti. Sostiene di essere maialo; in un lancio avvenuto qualche anno fa. era atterrato battendo la schiena. «Ogni tanto mi si arresta la parte destra del cervello — ripete — la parte sinistra viene colta da spasmi a traci ». E poi ha paura: « In carcere non sono tranquilla — si lamenta — tutto quella che so dell'organizzazione può provocare ritorsioni da parte dei russi Voglio la protezione dei carabinieri, anche per mia moglie. Vorrei essere trasferito in una caserma ». Ma l'hanno rassicurato: la sorveglianza nell'infermeria delle Nuove è rigorosa, non corre pericolo. Gli interrogatori dei giorni scorsi sono stati Interrotti da crisi nervose. Un medico legale gli ha praticato iniezioni toniche. 11 17 scorso il magistrato, prof. Neppi Modona, ha dovulo sospendere l'interrogatorio: Rinaldi « non se la sentiva ». Gli è slata riscontrata un'agilazione psicomotoria ò la pressione sanguigna è molto alta. , . , .. La spia si difende: u Le notìzie che ho trasmesso riguardavano solo l'esercito spagnolo e non segreti militari di altri paesi ». Gli sono state contestate informazioni prese nelle basi americane di Torrrjon (Madrid) e di Rota (Cadice). «Potrebbe anche darsi — risponde — ma io non guardavo le filmine che gli agenti spagnoli ingaggiati dai russi mi consegnavano». I primi contatti con il Gru li ha avuti nel '56. «Mi hanno fatto un prestito — sostiene la spia — c inizialmente credevo che si trattasse di proposte di lavoro come paracadutista. Solo nel '62 mi hanno detto clic cosa avrei dovuto fare; mi hanno proposto la Spagna e ho accettato: sono antifranchista ». II suo lavoro consisteva nel trasmettere a Mosca, con il sistema dello buche, notizie raccolte da agenti russi infiltrali nell'esercito spagnolo. Qualche volta ha personalmente fotografato opuscoli rilasciati dal ministero della Difesa di quel paese ed indirizzati ai componenti delle Forze Armate. « itf« non sapevo che la Spagna ha un patto militare con gli Stati Uniti. E p'oi sono convinto che i miei agenti informatori facessero il doppio gioco: erano pagati dal Gru ma appartenevano al controspionaggio. Credo che le fotografie che mi passavano non riguardassero segreti militari veri e propri» Quando è stato a Mosca? «Laiiiiiirtiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiii(iiiiiit prima volta nel '03: sono andato a Parigi e con un passaporto falso intestato a " Giorgia Rossi " ho preso l'aereo per la Russia. Mi hanno addestrato nell'uso dei cifrari c della scrittura simpatica, nel rilevamento dei micropunti, nella tecnica della, fotografia di spionaggio, nell'individuazione dei nascondigli. La seconda volta ci sono stato nel '65 a ho imparalo l'uso delle radio ricetrasmittenti». Rinaldi avrebbe fatto I nomi di parecchi istruttori sovietici e 81 altri agenti. Le indagini del nostro controspionaggio hanno stabilito che la spia si è recata a Mosca quattro volte: l'ultima nel luglio scorso, con la moglie. « Nel giugno di quest'anno — ha aggiunto Rinaldi — aurei dovuto ricevere dal russi un apparecchio speciale per la composizione dei micropunti e una potente radio ricetrasmittente». Quanto Io pagava il Gru? «Non mi davano uno stipendio — dice — ma solo un rimborso spese, clic, di solilo, era insufficiente. Nel febbraio scorso, ad esemjiìbi mi hanno consegnalo àSO&ttnllarH oltre, uii milione e mezzo ili lire). Durante il seconda soggiorno a Mosca mi hanno offerto un premio: l'ho rifiutato ». Si tratta comunque di somme considerevoli: dove sono finite? II denaro sarebbe al sicuro in una banca svizzera. Rinaldi sostiene: « Ho sempre ovulo la certezza che il mio lavoro non avrebbe recato danno all'Italia; e i russi mi avevano rassicurato su questo punto ». Ma, tra le altre notizie, ha trasmesso un servizio fotografico sull'acquedotto di Volpiano. corredato da informazioni sui depositi di acqua per Torino. InoltTc i carabinieri avrebbero trovalo foto scattate nella base aerea di Aviano, in provincia di Udine. In quanto al reclutamento di allrl agenti, afferma: « In Italia ho assoldato soltanto Girard ». Zarina Rinaldi, al contrario del marito, non dimostra alcuna emozione e sembra che quanto è accaduto non la riguardi. «E' un comportamento che lascia perplessi — afferma il difensore avv. Delgrqsso — è probabile clic anche nei suoi confronti chiederò una perizia psichiatrica come per il Rinaldi ». La donna, nota fascista, dichiara: «So perfettamente che gli Stati Uniti sono alleali all'Italia e che la Spagna ha un trattato con gli americani: ma io non credo ai trattati. Ho agito per un motivo ideale». ili Il paracadutista Rinaldi, al centro, brinda con alcuni ammiratori dopo un lancio. A destra: nella statuina spagnola erano nascosti i microfilms