Pella: II reddito in Piemonte nel '66 è aumentato più di quello nazionale

Pella: II reddito in Piemonte nel '66 è aumentato più di quello nazionale Riunione a Torino di operatori economici Pella: II reddito in Piemonte nel '66 è aumentato più di quello nazionale L'incremento nella regione è stato del 7,5 per cento, contro il 5,5 della media nazionale - Grandi possibilità nell'ambito del programma quinquennale - Un valido strumento: la Finanziaria Piemontese, per le industrie minori - Nei lavori pubblici, priorità all'autostrada del Lago Maggiore tcpeslpndttdsLe esigenze dell'economia piemontese nel quadro della programmazione nazionale sono state illustrate ieri a Torino dall'on. Pella, nel corso di una riunione di operatori economici svoltasi per iniziativa dell'Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (Ucid). Nella sua qualità di presidente della Società Finanziaria regionale piemontese l'on. Pella ha tenuto a sottolineare i compiti di questo istituto. Il sistema bancario è in grado di far fronte alle esigenze delle medie e piccole imprese. Si sentiva però la necessità di un ente che non si limitasse al semplice finanziamento, ma partecipasse alla formazione del capitale. La Finanziaria Piemontese si è assunto questo compito: aiutare le imprese nascenti o contribuire ad ampliare le dimensioni delle imprese che già esistono. In pratica la Finanziaria sot toscrive parte del capitale di queste società. Pella ha chiarito: tNon accettiamo partecipazioni di maggioranza. Desideriamo aiutare, non assumere II controllo delle ditte. La Finanziaria lascia inoltre la possibilità ai soci di rilevare la quota sottoscritta dall'istituto quando lo ritengano opportuno. La Finanziaria è nata per aiutare non per guadagnare. Ovvio, cerchiamo anche di non perdere. Siamo inoltre a disposizione per l'assistenza tecnica alle ditte, per segnalare possibilità di mercato, per facilitare finanziamenti paralleli ». L'on. Pella ha ricordato che la Finanziaria Piemontese dispone di un capitale di cinque miliardi, suscettibile di pronti e rilevanti aumenti. In questi primi mesi di attività sono già state presentate all'esame dell'istituto un centinaio di pratiche, c Nostro desiderio — ha soggiunto — d di procedere a finanziamenti che oscillano da un minimo di 30-1/0 milioni a un massimo di J50 milioni. Siamo a disposizione di tutti coloro che desiderano intraprendere iniziative sane. Se è necessaria una spìnta alla politica degli investimenti, la Finanziaria vuole essere lo strumento idoneo per le piccole e medie imprese » Circa la polemica ricorrente sulle esigenze di Investimenti pubblici l'on. Pella ha detto: « Non ignoriamo t problemi di carattere pubblico. La Finanziaria Piemontese non è però nata con lo scopo di immabilizzare capitali rilevanti in questo settore. Ripeto, nostro principale obbiettivo è di dare una mano ai piccoli e medi imprenditori *. Esaminando la situazione generale, l'on. Pella ha definito confortanti i dati del '66 riguardanti il Piemonte. Mentre nell'anno scorso il reddito nazionale è aumentato del 5.5 per cento, quello della regione piemontese è cresciuto del 7.5 per cento. Abbiamo cioè recuperato parte del terreno perso negli anni precedenti, quando il reddito della regione aveva segnato incrementi inferiori a quelli nazionali. L'aumento de! '66 per il Piemonte, rispetto alla media nazionale, è deri vato in prevalenza dal buon andamento delle campagne L'agricoltura della nostra re gione ha segnato un incremento del 3.6 per cento rispetto all'I,5 per cento nazionale. 11 tasso di accrescimento del reddito industriale è stato del 12 per cento, pari circa a quello nazionale (11,5 per cento); così quello delle attività terziarie che è risultato del 6 per cento. Gli investimenti nei '66 hanno raggiunto un buon livello (1800 miliardi) che tuttavia è ancora lontano dai 2600 miliardi investiti nel '63 Tra i settori in particolare sviluppo egli ha ricordato quello automobilistico, compresi i veicoli industriali. L'on. Pella ha affrontato altri problemi piemontesi. In particolare egli ha lamentato che nel '65 e nel '66 gli stanziamenti pubblici per opere di interesse generale siano stati in Piemonte inferiori a quelli di altre regioni. Mentre la Torino-Piacenza e la Ivrea-Aosta stanno diventando una realtà, ha annunciato che i parlamentari piemontesi intendono portare avanti con priorità assoluta l'autostrada del Lago Maggiore « in modo da dare un aiuto concreto alla sponda novarese del Lago ». Accennando ai tronchi ferroviari definiti a rumi secchi* che l'amministrazione centrale intenderebbe sopprimere, ha dichiarato: « L' Associazione Piemonte-Italia ha invitato a Torino per le prossime settimane il ministro dei Trasporti, onde discutere il problema. Intendiamo ribadire che se sideve attuare un piano di so/i-pressioni, questo deve esseri- realizzato contemporaneamen-iv te in tutta Italia, e non cominciare dal Piemonte facendo appello allo spirito di sacrificio e di comprensione della gente subalpina ». Nell'applaudita conferenza l'on. Fella ha trattato anche 1 problemi della programmazione nazionale. « Il piano — ha detto — è il primo grande tentativo di dirigere la politica economica nazionale, coordinando gli obbiettivi e gli sforzi per il progresso di tut- io il Paese. Anche se per av- ventura tra cinque anni do- vessimo constatare che le pre- visioni non sono state tuttei realizzate in concreto, il piano avrà sempre avuto due grandi meriti: aver abituato tutti gli italiani a ragionare in termini di contabilità nazionale; aver dato ordine alla programmazione di tutte le infrastrutture ». L'on. Pella ha concluso con parole di fiducia per il futuro: « La grande medicina è sempre l'ottimismo. Il Piemonte ha grandissime possibilità La completa realizza¬ zionc del Mec aprirà alla nos'''n regione orizzonti ancora p''' ""'P'* Sergio Devecchi iiiiiiiiMtiiiiiiii«iiiiiiiiiiiiitiiMiiiiiiiiiiniiitiiii