San Giuseppe, Concordato e Costituzione

San Giuseppe, Concordato e Costituzione L'INSEGNAMENTO DI UNA PICCOLA QUESTIONE DI DATA San Giuseppe, Concordato e Costituzione Qualche settimana fa su queste colonne, consentendo pienamente nella decisione della Commissione Parlamentare che aveva deciso che la eventuale legge sul divorzio in Italia non investiva alcun problema costituzionale nonostante l'articolo 7 della Costituzione, scrivevamo che l'opinione opposta, anche se autorevolissima non reggeva ad una facile critica. L'art. 7 afferma che i rapporti fra lo Stato e la Chiesa Cattolica sono regolati dai Patti Lateranensi, prevedendo , la loro possibile modifica consensuale, sull'accordo delle parti. Ne conseguiva l'assurdo che se una modifica, anche futile, non trovasse l'accordo delle parti, solo una decisione in sede di revisione costituzionale avrebbe .potuto dirimere il conflitto. A questa ipotesi quasi paradossale si faceva cenno con una esemplificazione, che mai avremmo creduto potesse avere carattere profetico Dicevamo: se si dovesse cambiare la data per la celebrazione della festa di San Giuseppe, elencata nel Concordato come festa riconosciuta dallo Stato italiano forse si dovrebbe fare una revisione costituzionale ove Chiesa e governo italiano non fossero d'accordo? Per poco non siamo arri¬ vati a tanto: per motivi liturgici la Chiesa ne ha anticipato la celebrazione al 18 marzo in luogo del 19, data fissata nel Concordato: da parte sua il governo italiano non ha accolto la mo difica, e sabato 18 marzo è rimasta giornata feriale e lavorativa. Se un gruppo di deputati zelanti di fronte a questo disaccordo avesse insistito nel proporre l'accoglimento della richiesta della Chiesa si sarebbe dovuta proporre alla approvazione delle Camere una modifica al Concordato, che dicesse: allorché la festa dì San Giuseppe venga a cadere di domenica, sarà riconosciuto festivo il giorno precedente feriale. Quindi convocazione delle due Camere in due sedute successive a distanza di tre mesi, ed appi-ovazione con la maggioranza assoluta dei loro componenti. Se a tanto non si fosse voluti arrivare, e si fosse pensato di indurre il governo ad aderire alla richiesta della Chiesa trattandosi di modifica ad un trattato internazionale di natura squisitamente politica, non vi è dubbio che solo una legge approvata dalle due Camere potrebbe conferire al governo, per l'art. 80 della Costituzione, il potere di spostare la data della festività di San Giuseppe. A queste assurdità non si è arrivati, per il buon senso del governo e dei parlamentari che hanno preso atto del disaccordo fra la Chiesa e lo Stato italiano -sulla lieve questione, senza drammatizzarla. Ma l'episodio sta a dimostrare ancora una volta, che il contenuto del Concordato non può essere considerato per nulla come parte integrante della Costituzione Italiana, e non si può attribuire all'art. 7 un valore o un significato che trascendano dal preciso e letterale contenuto delle sue parole Eucardio Momigliano

Persone citate: Momigliano

Luoghi citati: Italia