Accordo fra governo e statali Revocato lo sciopero del 31 marzo di Giancarlo Fossi

Accordo fra governo e statali Revocato lo sciopero del 31 marzo Successo di lunghe e dlHicili trattative Accordo fra governo e statali Revocato lo sciopero del 31 marzo La somma destinata al riassetto delle retribuzioni sale da 400 a 480 miliardi in 5 anni - La parte da utilizzare nel 1967 rimane ferma in soli 25 miliardi, quella del 1968 sarà di 75 miliardi - I sindacati accettano il blocco delle assunzioni e delle indennità speciali - Si avranno meno direzioni generali e più uffici decentrati; maggiore efficienza del servizio e sollecitudine per gli interessi del cittadino - Dichiarazioni di Colómbo e Pieraccini (Nostro servizio particolare) Roma, 20 marzo. Un accordo di massima fra il governo e i sindacati degli statali è stato raggiunto questa sera per l'attuazione della riforma amministrativa, per il riassetto delle carriere e delle retribuzioni dei pubblici dipendenti. In seguito all'Intesa è stato immediatamente revocato lo sciopero dì ventiquattro ore proclamato per il 31 marzo da statali, ferrovieri, insegnanti e postelegrafonici. Il duplice annuncio è stato dato al termine di una riunione svoltasi quasi ininterrottamente per dieci ore a Palazzo Vidoni fra i ministri Colombo (Tesoro), Pieraccini (Bilancio) e Bertinelli (Riforma), i rappresentanti delle confederazioni dei lavoratori e i dirigenti delie federazioni del pubblico Impiego. La soluzione della vertenza si basa sui seguenti punti. 1) L'intera operazione di riassetto, compresa anche la riliquidazione delle pensioni derivante dal cqnglobamento, sarà realizzata in cinque anni con un incremento di spesa pari al 2,4 per cento dell'onere previsto nel 1967. I sindacati avevano chiesto 11 3 per cento; la precedente proposta governativa prevedeva 1*1,50 o il 2 per cento. 2) Applicando la nuova percentuale concordata del 2,49fc saranno destinati complessivamente al riassetto 480 miliardi (prima erano 400 mi 1 laidi) così suddivisi: nel primo anno, il, 1967, rimarrà fermo 10 stanziamento "ai 25 miliar dì; nel 1968 si raggiungeranno i 75 miliardi. I rimanenti 380 miliardi saranno ripartiti fra 11 1969, 1970 e 1971 in misura da determinare per ciascun anno. 3) Si è convenuto che non vi saranno nuove indennità speciali e competenze acces 3orie, né che quelle esistenti vengano maggiorate o estese ad altre categorie; non si po tra procedere, inoltre, ad una rivalutazione delle indennità residue. 4) La condizione posta per il riassetto è il raggiungimento di notevoli economie di gestione e una maggiore effl cienza. In particolare saranno adottati provvedimenti per bloccare le assunzioni del personale non di ruolo; per ri durre gradualmente gli orga nicì, stabilire la mobilità del personale, elevare la produtti vita della pubblica amminl strazione. I servizi saranno impostati tenendo veramente conto degli effettivi interessi del cittadino, con meno dire zioni generali e più uffici de centrati. 5) Il riassetto dovrà de terminare un quadro unico delle retribuzioni e delle qualifiche per tutti i dipendenti seguendo il criterio di assicurare una reale corrisponden¬ za tra funzioni e retribuzioni. 6) Due commissioni tecniche, l'una per gli aspetti strutturali, l'altra per quelli economici, inlzieranno la predisposizione dei necessari provvedimenti subito dopo Pasqua. La cifra globale di spesn, ha dichiarato il ministro del Tesoro Colombo, è coerente con le previsioni del piano di sviluppo economico. Si è cosi mantenuto l'impegno di limitare la spesa corrente negli anni centrali (1967-'68) di applicazione del piano e di facilitare la ricostituzione, nel bilancio statale, del risparmio pubblico, cioè quella parte delle entrate da destinarsi ad Investimenti di carattere sociale e produttivo. Colombo ha rilevato che « la parte finanziaria dell'accordo preliminare ha come condizione un'intesa sulle questioni riguardanti la maggiore efficienza, l'ammodernamento, in una parola la parte essenziale della riforma della pubblica amministrazione ». Si è già determinata una convergenza su questi punti: revisione per ridurre gli organici, blocco delle assunzioni (salvo per alcuni rami dell'aniministrazione, quale la scuola, destinati necessariamente a crescere), divieto dì Istituire nuove indennità, decentramento, «responsabilizzazione» dei gradi gerarchici e discussione dell'orario di lavoro. «Nella fase definitiva dell'accordo — ha concluso 11 ministro Colombo — gli impegni finanziari saranno mantenuti soltanto se verranno raggiunte sufficienti intese sull'intera riforma burocratica. Ciò anche per il fatto che proprio le economie che deriveranno da tali norme serviranno a finanziare parzialmente i maggiori oneri ». Anche il ministro del Bilancio Pieraccini ha osservato che l'accordo di oggi si inserisce in modo adeguato nel piano di programmazione generale e tiene conto dell'esigenza di controllare l'evoluzione della spesa pubblica globale. li ministro della Riforma Bertinelli ha notato che ora finalmente sarà possibile dare vita a trattative concrete e pratiche su tutti gli aspetti del riassetto e della riforma. Il giudizio dei sindacati sul risultato della riunione è stato positivo. L'on. Armato, segretario confederale della Cisl, ha affermato che per la prima volta si prospetta un accordo lungo nei tempi, nella garanzia di scadenze ben definite, in un'azione di rottura del vecchio e superato sistema, per un adeguamento della funzione amministrativa ai compiti nuovi imposti dalla realtà del Paese. I segretari confederali della Cgil, onorevoli Lama e Mosca, hanno va¬ lutato la proposta del governo come condizione accettabile per l'inizio dei negoziati che dovranno definire il riassetto in tutti i suoi problemi. Per il dottor Benvenuto della Uil l'impegno finanziario rappresenta un indubbio atto di buona volontà del governo soprattutto perché legato a quelle riforme di funzionalità dell'apparato burocratico che il Paese attende. Favorevoli considerazioni sono state espresse dai dirigenti delle altre organizzazioni. Giancarlo Fossi Stllllllllllt!llll11tlllltl!1|l,t^llMltlll1lllill11ltIlttl

Persone citate: Bertinelli, Lama, Mosca, Pieraccini, Tesoro Colombo

Luoghi citati: Roma