Bazan interrogato in carcere sui suoi 37 capi d'accusa

Bazan interrogato in carcere sui suoi 37 capi d'accusa l'ex presidente del Banco di Sicilia Bazan interrogato in carcere sui suoi 37 capi d'accusa L'interrogatorio continua oggi - Lo scandalo si allarga : vengono fatti nuovi nomi oltre i 60 colpiti da mandato di comparizione - Il giornale d'ispirazione comunista, accusato di avere ricevuto milioni, querela un quotidiano di destra - Sarà chiesta la libertà provvisoria per l'imputato (Dal nostro inviato speciale) Palermo, 20 marzo. Primo interrogatorio del dot tor Carlo Bazan in carcere oggi pomeriggio, da parte del giudice istruttore dott. Mazzeo presente il p.m. La Barbera. Su quello che ha detto l'uomo, che fino a poco tempo fa manovrava 1500 miliardi l'anno, riserbo assoluto. Unica notizia: quasi certamente l'interrogatorio sarà continuato domani, i due magistrati hanno molta materia per intrattenere il dott. Bazan. Era follia pensare che il giudice istruttore facesse rivela¬ zioni, c'è il segreto istruttorio. Ce lo avevano già detto in mattinata il dott. Mazzeo e il dott. La Barbera durante un colloquio cordiale, ma scarsamente informativo: c Non posso dirvi niente e non vi dirò niente », aveva esordito il dott. Mazzeo. Perche Bazan arrestato ed altri, come lui indicati colpevoli di peculato, sono tuttora liberi, anzi, ai loro post di alta responsabilità al Banco di Sicilia ed altrove? Il Codice, rispondevano i magistrati Poi (liialche piccola concessione alla nostra ignoranza giuridica, [dirigenti Bazan ha trentasette capi di imputazione, l'arresto era a discrezione del pubblico ministero, che ha reputato opportuno emetterlo. Bazan libero poteva reagire 1n un certo modo; in carcere, probabilmente, avrà reazioni differenti. Gli altri sono liberi perché devono rispondere di una, due, cinque imputazioni. Ma può allargarsi ancora la inchiesta. coinvolgere altra gente? Certo che sì. II P. M. può intervenire quando Io reputa opportuno; dipende dagli elementi che emergono durante l'istruttoria, dall'interrogatorio degli imputati. Sono stati a Roma nei giorni scorsi, e non era la prima volta. Hanno interrogato già oltre cento persone, un po' sulla vicenda della clinica «Moscati », un po' su altro. E' vero che sono immischiati anche quattro deputati nazionali? « Quattro no », risponde il dr. Mazzeo. Tre forse? Il dr. Mazzeo allarga le braccia e non risponde. « E per i due alti prelati, mons. Asta e mons. Travia, occorre una particolare procedura?-». « C'è il Concordato con il Vaticano — risponde il dr. La Barbera —. lo stesso ho incriminato i frati di Mazzarino ». Si procede un po' a tentoni, cercando la breccia per penetrare nel segreto. Tutto vano. Però si capisce qualcosa. L'affare Bazan e del Banco di Sicilia è ben lontano dalla conclusione. I magistrati non indagano soltanto sul miliardo e seicento milioni che si riferiscono ai mandato di comparizione per sessanta persone; le loro fonti di lavoro sono i tre grossi volumi delle perizie dalle quali risultano irregolarità di bilancio, finanziamenti sospetti impiego dei soldi della Fondazione Mormino per usi illeciti. Tutta la procedura per la concessione dei finanziamenti è sotto processo. Fu domandato al dott. Bazan se non si sentisse imbarazzato nel concedere un grosso finanziamento al vicepresidente dello stesso Banco di Sicilia, signor Alfredo Terrasi, per alimentare una sua industria «Per me, dietro la scrivania avrebbe risposto, sedeva un cliente come un altro». Finora l'incartamento del processo consiste in dieci grossi volumi che, messi in pila, misurano circa un metro e ottanta di altezza. Potrebbe arrivare a tre metri; indagando sulle perizie, chissà quali irregolarità scopriranno ancora i magistrati tra le pieghe di quel bilancio che include fra le attività i quarantanove miliardi di « crediti in sofferenza». Nomi di uomini politici influenti, di alti di partiti sono in pericolo? Il magistrato allarga le braccia, non risponde. E' possibile che l'indagine si areni, che ci siano pressioni esterne? Il dott. Mazzeo, con veemenza, risponde: «Esercito questo ufficio da otto anni, ho istruito processi gravissimi contro la mafia. Non ho mai ricevuto minacce, intimida zioni, raccomandazioni. Ho sempre svolto la mia funzione in piena libertà di coscienza » Dunque, l'indagine prosegue si allarga, investe mezzo mon do della polìtica e dell'eco o mia, non soltanto siciliana mentre incominciano a piove re le querele per diffamazione, come quella promossa dal quotidiano paracomunista pa lermitano L'Ora contro il Giornale d'Italia concedendogli ampia facoltà di provare che esso, come ha scritto, è scoperto per 630 milioni col Banco di Sicilia. Il dott. Bazan attualmente è nell'infermeria delle carceri. In settimana sarà chiesta per lui la libertà provvisoria. Francesco Rosso li giudice Mazzeo che ha interrogato ieri in carcere Carlo Bazan (Telefoto) cmlosm

Persone citate: Alfredo Terrasi, Carlo Bazan, Francesco Rosso, La Barbera

Luoghi citati: Mazzarino, Palermo, Roma