In vigore le nuove norme sui prodotti ortofrutticoli

In vigore le nuove norme sui prodotti ortofrutticoli In vigore le nuove norme sui prodotti ortofrutticoli Per sostenere i prezzi dei mercati in crisi l'Azienda di Stato (Aima) autorizzata ad acquistare una parte della merce - Norme del Mec per alcuni tipi di frutta e verdura (Nostro servizio particolare) Roma, 18 marzo. Da oggi, 18 marzo, sono in vigore i due decreti-legge in materia di ortofrutticoli, approvati giovedì dal Consiglio del ministri e pubblicati ieri sera sulla « Gazzetta Ufficiale ». Pena la decadenza, la loro conversione in legge dovrà avvenire entro sessanta giorni dalla pubblicazione, ossia entro e non oltre il 16 maggio. Con il primo dei due provvedimenti si autorizza il ministero dell'Agricoltura, durante il triennio 1967-69, a disporre che l'Amia (ossia l'azienda di Stato per gli interventi nei mercati agricoli) proceda — in caso di c grave crisi » — all'acquisto di parte della produzione eccedentaria così da sostenere i prezzi degli orto¬ frutticoli caduti al di sotto di determinati livelli. Per questi interventi l'Aima potrà attingere ad un apposito fondo di rotazione, dotato inizialmente di 100 miliardi ma aumentabile sino all'importo massimo di 147,6 miliardi. Al reperimento dei 100 miliardi si provvederà mediante la emissione di certificati di credito, ammortizzabili in 10 anni, con interessi pagabili in rate semestrali posticipate; le modalità tecniche delle emissioni verranno determinate dal ministro del Tesoro. La somma verrà utilizzata (art. 11) nel seguente modo: A) 8 miliardi, nel corso del 1967, per la concessione di rimborsi all'esportazione su prodotti del settore ortofrutticolo; B) 89,5 miliardi, durante il biennio 1967-'68, per potenziare il < fondo di rotazione di interventi nel settore agricolo, in applicazione dei regolament comunitari »; C) 2,5 miliardi per costituire un fondo di riserva per eventualità non previste. Il secondo decreto legge prescrive che i cavolfiori, i pomodori, le mele e le pere da tavola, le pesche, gli agrumi e le uve da tavola non possano essere esposti e venduti se non sono conformi alle norme di qualità imposte dai regolamenti comunitari. Inoltre, dal l0 gennaio 1968, le stesse norme saranno estese ad altri tipi di frutta e verdura. Con l'entrata in vigore delle norme comunitàrie perdono efficacia quelle nazionali, emanate nel 1959, circa la classificazione e l'imballo degli ortofrutticoli ar. ba.

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