Roquepine, la più forte trottatrice del mondo in pista a Vinovo nel premio Costa Azzurra

Roquepine, la più forte trottatrice del mondo in pista a Vinovo nel premio Costa Azzurra Roquepine, la più forte trottatrice del mondo in pista a Vinovo nel premio Costa Azzurra La cavalla francese ha già vinto corse per 300 milioni - Il proprietario e guidatore Henry Levesque vuole portarla al traguardo del mezzo miliardo - Oggi affronterà un trottatore tedesco e tre « americani » - Dopo Torino gareggerà a Napoli, quindi a Stoccolma, Parigi e New York La cavalla « che vale un miliardo », la trottatrice francese Roquepine il cui proprietario Henry Levesque — un ex allevatore di bovini., dedicatosi all'ippica — ha ricevuto dagli Stati Uniti l'offerta di un milione e mezzo di dollari per venderla, gareggia oggi a Torino, sulla pista di Vinovo. E' la favorita, come le accade orma, da tempo in tutti gli ippodrom. d'Europa, del Gran Premio Costa Azzurra nel quale avrà come avversari il tedesco (di origine francese) Pick Wick, gli americani di scuderie italiane Lucy's Victory e Lansing Hanover, l'americano di proprietà francese Short Stop. Roquepine ha sei anni, è nata 11 aprile 1961 nell'allevamento di Beilevent, presso tìainte - Mère - Eglise in Normandia; è figlia di Jaìna IV e Atout II, due cavalli di ottima genealogia che monsieur Levesque aveva pensato di accoppiare per ottenere un puledro di valore. Le previsioni dell'allevatore-guidatore si sono avverate certamente al di la delle sue più ottimistiche speranze: da tre stagioni Roquepine vince quasi tutte le corse cu: prende parte, e complessivamente ha già «reso» al suo proprietario circa 300 milioni d: lire. « Correrà ancora per due anni — ha annunciato ieri lo stesso Henry Lev esine giunto in mattinata daila Costa Azzurra —, vorrei portarla al traguardo del mezzo miliardo di vincite, una cifra che nessun trottatore ha smura raggiunto Dopo la corsa torinese, la manderò a Napoli al Gran Premio Lotteria, quindi al Gian Premio di Svezia a Stoccolma e poi parteciperà a due importanti prove a Parigi. Il 26 giugno ci appettano a New York * Monsieur Levesque dice «ci aspettano» e «torneremo» con naturalezza. Roquepine è legata a lui da vincoli che vanno certamente oltre a quelli dell'interesse. Prima il pupillo dell'allevatore normanno era Oscar RL, ma adesso il famoso trottatore è passato in allevamento ed i colori della «Scuderia Henry Levesque», giacca gialla con Croce di Lorena nera, ;uno affidati ai garretti di Roquepine. 11 proprietario francese già pensa ai puledri che potranno nascere dall'unione dei suoi due assi, ma il primo figlio di Ro¬ quepine sarà un francoamericano: «Per non crearmi dei nemici al di là dell'Oceano — ha spiegato infatti Levesque — ho dovuto acconsentire a destinare la mia cavalla allo stallone I statunitense più famoso, i Star's Pride. Solo così ho | potuto liberarmi dalle assillanti pressioni, perché è chiaro che il mucchio di dollari me l'hanno offerto pensando al futuro, ai campio¬ ni che dovrebbero nascere da Roquepine ». D'altra parte lui ha fatto lo stesso, ha cercato con pazienza, abilità (e fortuna) incroci di sangue che gli dessero il grande trottatore. Ha avuto Oscar RL, ora ha Roquepine. mentre in Francia sta affermandosi un altro suo prodotto, il quattro anni Sans Atout. «La vera soddisfazione dell'uomo di cavalli — sostiene — è questa, far nascere il campione e non comprarlo già affermato». Mentre parla tiene per la cavezza Roquepine, che si sta sottoponendo senza dar segni di nervosismo al cambio dei ferri posteriori, rovinati dalla dura pista di Cagnes dove la cavalla ha trionfato domenica scorsa nel Critèrium de vitesse. Il maniscalco dell'ippodromo di Vinovo, Amedeo Battocchio, suda per la fatica e forse anche per l'emozione di tener fermi tra le ginocchia i garretti della più famosa cavalla d'Europa: « Oggi ho stabilito il mio record — dice —, non mi capiterà altre volte di lavorare con cavalli valutati un miliardo... ». Henry Levesque sorride, lui si è già abituato da tempo ad avere campioni di tale valore. Ha mandato Roquepine a Torino facendola accompagnare soltanto da un ragazzo di scuderia, e l'ha raggiunta appena ieri, alla vigilia della corsa. Oggi la guiderà senza preoccupazioni: «E' una cavalla che sa leggere e scrivere — afferma sorridendo, accarezzandola sul muso —, per lei non ci sono problemi di pista, di curve, di tattica di corsa. E' la più forte, e basta ». Bruno Perucca Roquepine con il suo proprietario, Henry Levesque, ieri a Vinovo (foto Moisio)