Invalido tenta di uccidere la moglie schiacciandola con l'auto contro il muro

Invalido tenta di uccidere la moglie schiacciandola con l'auto contro il muro Fine dm mintiti vìi di un9 unione che sembrava felice Invalido tenta di uccidere la moglie schiacciandola con l'auto contro il muro A Sparone nel Canavese - La donna, 31 anni, è grave - Il marito (36 anni), arrestato, sostiene che è stata una disgrazia ma i testimoni lo smentiscono - I due si erano sposati nel 1957 e hanno un figlio di 8 anni - Nel 1961, l'uomo rimase vittima di un grave incidente stradale e perse la gamba destra - Da allora cominciò a bere e maltrattare la moglie che aveva deciso di separarsi iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii (Dal nostro inviato speciale) Cuorgnè, 17 marzo. Un operaio disoccupato ha tentato di uccidere la moglie travolgendola con l'auto: la donna è ricoverata in gravis- siine condizioni all'ospedale di Cuorgnè per la frattura del femore e la sospetta frattura della spina dorsale. E' accaduto ieri sera a Sparone, un paese ad una decina di chilometri da Pont Cana tese, 600 metri d'altitudine, mille abitanti. Protagonisti del drammatico episodio Lorenzo Aimonetto, 36 anni, mutilato della gamba destra e la moglie Nina Grisolano, 31 anni, operaia. Abitano in una casa isolata della frazione Russa, alla periferia del paese, col figlio Michele, 8 anni, che frequenta la seconda elementare. Si sono sposati dieci anni fa. Una unione felice. Il giovane, operaio presso il cotonificio Valle Susa, guadagna discretamente: compera l'auto, e ogni domenica gli sposini vanno in gita ?iei dintorni Dopo due anni nasce il figlio. Si trasferiscono in una casa nuova, costruita nel centro del paese. Stanze grandi, luminose. Mobili moderni, comperati per l'occasione. La donna lavora saltuariamente presso alcune industrie della zona: i soldi che guadagna li mette da parte, servi raìino a Michele, quando sarà più grande. Nel 1961, un gru ve incidente sconvolge la quie te della famiglia. Una sera Lorenzo, tornando dal lavoro in motocicletta, sbanda in una curva della tortuosa strada che porta a Sparone. La gamba destra, imprigionata sotto il veicolo, deve essere amputata. Per il giovane è uno choc tremendo, dal quale non si riprenderà più. Dopo una lun ga convalescenza, torna a lavorare. Gli hanno applicato un arto di legno: riesce a cam minare senza l'aiuto delle stampelle. La moglie lo circonda di premure affettuose ma Lorenzo è cambiato. Nella casa, un tempo feli ce, entra la tempesta. L'uomo è roso da una gelosia senza motivo. Teme che la moglie ora che è menomato, lo tradisca Spesso si assenta dal lavoro per sorvegliarla di na- jSCOSl0. Cerca scampo ai suo '.tristi pensieri nel vino. Quattro anni fa decide di vendere In casa e la famiglia si trasfe risce nella casetta alla peri feria, dove manca tutto, anche la luce elettrica. Dalla vendita realizza otto milioni jnc sperpera sei in breve lemgo, per pagare dei debiti e nel 'bere. Trascorre sempre meno padlèdcsmartempo con la famiglia: quando non lavora, va in giro, ubriaco, dal mattino alla sera. Durante la crisi del cotonificio, viene licenziato. Nel luglio dell'anno scorso viene nuovamente assunto: lavora tre mesi, ma ormai è ridotto ad una larva d'uomo e si licenzia. La moglie si impiega presso il cotonificio Valle dell'Orco, a Sparone. I suoi sono gli unici soldi che Illlllllllilllllllllllllltllllllllllllllllllltllllllllllllll entrano in casa. Il 27 febbraio Lorenzo rientra, ubriaco. Ha bevuto tutto il giorno, ma non gli basta. Vuole del denaro, per tornare in osteria. La moglie glielo rifiuta. Imbestialito, l'uomo la aggredisce. Davanti agli occhi del figlio atterrito, padre e madre lottano come selvaggi. Alla fine la donna riesce a scappare. Prende con sé il figlio e si rifugia dalla madre. Da quel giorno non ha più rimesso piede a casa: abita in una camera presso l'albergo Stella d'Italia. Il marito va ogni giorno a trovarla, ma lei non vuole neppure vederlo. Ha deciso di separarsi da lui e ieri va a Cuorgnè, da un av vocato. L'uomo la segue a sua insaputa. Alla sera la Aimonetto, torna a Sparone con la corriera. L'utilitaria del marito segue a poca distanza. La donna lo scopre e ha paura: quando la corriera si ferma scende di corsa e si allontana velocemente. Lorenzo la vede arrancare lungo la strada e, con fredda determinazione, la insegue. « Ho sentito il rumore del motore sempre più forte, più vicino — racconta la Aimonetto — mi sono voltata e ho visto l'auto venirmi addosso. Poi non ricordo più nulla ». Schiacciata contro un muretto, si accascia svenuta. Accorre gente: la donna viene portata all'ospedale. L'uomo, ansante, il viso madido di sudore, è ancora seduto al volante Ai carabinieri dice che è stata una disgrazia: « Ho dovuto sterzare per evitare un camion e le sono finito addosso». Ma è smentito dai testimoni Oggi e stato trasferito al carcere di Cuorgnè con la imputazione di tentato uxoricidio. Francesco Fornarì Nina Grisolano, in ospedale a Cuorgnè, e il marito Lorenzo Aimonetto che l'ha ferita

Persone citate: Aimonetto, Cana, Lorenzo Aimonetto, Nina Grisolano

Luoghi citati: Cuorgnè, Italia, Sparone