Vano l'incontro fra governo e statali
Vano l'incontro fra governo e statali Vano l'incontro fra governo e statali Ieri si è discusso sei ore: i sindacati sono irrigiditi sulle richieste di aumenti salariali - Nuovi colloqui lunedì - Quasi certo lo sciopero al 31 marzo (Nostro servizio particolare) Roma, 17 marzo. Sarà diffìcile evitare lo sciopero proclamato per il 31 marzo in tutti i settori della pubblica amministrazione. L'atteso incontro governo-sindacati, svoltosi oggi per sei ore a Palazzo Vidoni, ha avuto un risultato negativo. Un altro colloquio è stato fissato per lunedi prossimo: si cercherà di compiere ogni sforzo per giungere ad un compromesso sull'attuazione della riforma burocratica e del riassetto delle carriere e delle retribuzioni, ma le speranze sono esigue: 1 sindacati sembrano irrigiditi su richieste di contenuto prevalentemente economico, il governo sostiene Invece l'esigenza di collegare la revisione delle retribuzioni e delle carriere con una maggiore efficienza del personale e con la riduzione delle spese di gestione. L'incontro di oggi si è svolto fra i ministri del Tesoro, Colombo, e della Riforma, Bertinelli, i segretari confederali Armato (Cisl), Lama (Cgil), Benvenuto (Uil), 1 rappresentanti delle federazioni di categoria aderenti alle tre organizzazioni e t dirigenti della Cisnal dell'Unsa, della Federazione della scuola e delle associazioni dei professori universitari di ruolo, degli incaricati e degli assistenti. I sindacati hanno chiesto fra l'altro: 1) che la disponibilità, relativa al riassetto, riguardi il personale in servizio al 1" gennaio 1967: 2) una contrattazione settoriale per quanto concerne incentivazioni e competenze accessorie connesse a speciali condizioni di rischio e disagio, orari di lavoro; 3) un accordo sull'esercizio delle libertà e dei diritti sindacali; 4) un aumento sostanziale della dotazione finanziaria per ^^■:3tàS^graduale del meccanismo della «scala mobile) mediante la maggiorazione delle 40.000 lire mensili. Il ministro del Tesoro Colombo ha ripetuto che dalle richieste dei sindacati deriverebbe un grosso aumento della spesa, che non può essere accettato in considerazione della situazione del bilancio, degli obiettivi del piano quinquennale di sviluppo e dello stesso impegno dei partiti della maggioranza di non accrescere la spesa corrente oltre determinati limiti. La spesa inoltre si dilaterebbe ulteriormente attraverso negoziati settoriali in favore di questa o quella categoria, qualora si accettasse il principio di lasciare fuori dt."a trattativa attuale tutto il problema delle indennità speciali e delle competenze accessorie.
Persone citate: Bertinelli, Lama, Tesoro Colombo
Luoghi citati: Roma
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