«Il gabbiano» di Cecov con Valeria Moriconi rappresentato in «prima» italiana a Vercelli

«Il gabbiano» di Cecov con Valeria Moriconi rappresentato in «prima» italiana a Vercelli Un importante avvenimento artistico nella città piemontese «Il gabbiano» di Cecov con Valeria Moriconi rappresentato in «prima» italiana a Vercelli La commedia non veniva più messa in scena in Italia da sette anni - L'ha allestita Franco Enriquez, con la compagnia dello Stabile torinese - Successo iella serata, con un pubblico di giovani - Il 28 marzo il debutto a Torino (Dal nostro inviato speciale) Vercelli, 16 marzo. Teatro in provincia, si usava dire non molti anni fa con una smorfia di compatimento che sottintendeva sale polverose, pubblico sonnacchioso, compagnie e rappresentazioni di fortuna. La provincia sembrava ormai terra perduta. Invece, da qualche tempo, teatro in provincia significa sale tornate all'antico decoro e strappate, almeno per qualche sera, al cinematografo; significa pubblico attento ed entusiasta, compagnie e rappresentazioni di prim'ordine. La provincia, insomma, è diventata terra di conquista. Che cosa è successo? I teatri stabili, e anche qualche compagnia di giro, hanno scoperto la provincia, si sono accorti che essa può costituire un eccellente banco di prova e prendono d'assalto le città del Piemonte, della Lombardia, dell'Emilia, delle Marche, della Toscana per « rodare », come si dice ormai anche in gergo teatrale, i loro spettacoli. Non solo, e questo è particolarmente vero in Piemonte, e quasi soltanto in Piemonte, gli Stabili hanno istituito in molte città di provincia, siano o non siano capoluoghi, regolari stagioni di prosa in abbonamento portando, o riportando, il teatro là dove se ne era persa l'abitudine. Non stupisce quindi che Vercelli abbia potuto stasera gloriarsi di una « anteprima nazionale » del Gabbiano di Cecov nell'edizione dello Stabile di Torino che i torinesi vedranno al Carignano soltanto fra due settimane come ultimo spettacolo della stagione. Stupisce piuttosto, e rallegra, l'accoglienza che il Comune e la cittadinanza hanno riservato alla compagnia. L'uno addossandosi l'onere di una serata ad inviti, come quella di stasera, che ha riunito, con le massime autorità della città e della provincia e molti sindaci piemontesi, trecento studenti delle scuole medie superiori e, simpaticamente affratellati, universitari di Torino e Vercelli; l'altra ricolmando di attenzioni e premure gli attori e i tecnici dello Stabile. Nei dieci giorni di prove, le famiglie vercellesi hanno fatto a gara per ospitare e avere a cena la compagnia, mentre il Comune rendeva più accoglienti i camerini e pre¬ disponeva i festeggiamenti culminati stasera, dopo lo spettacolo, in un ricevimento nel ridotto del Civico durante il quale il sindaco, avv. Primino Pretti, ha offerto, oltre ad alcune magnifiche "corbeilles" di rose per le attrici, tre medaglie d'oro: al Sindaco di Torino, al direttore organizzativo dello Stabile, dr. Nuccio Messina e al regista Franco Enriquez. E veniamo ora al Gabbiano ohe, salvo errori, mancava dai nostri palcoscenici da sette anni, da quando cioè il regista Mario Ferrerò lo mise in scena a Roma con Andreina Paglioni, Gianni Santuccio e Giulio Bosetti. In una parte minore recitava allora Valeria Moriconi, che stasera ha invece sostenuto la parte dell'irrequieta e appassionata Nina, amata da Costantino (Corrado Pani), figlio della celebre attrice Irina Arkadina (Lilla Brignone). Ma Nina fuggirà con l'amante di Irina, il letterato Trigorin (Glauco Mauri) ferendo a morte l'illuso Costantino e spingendolo al suicidio. La commedia, che Cecov fece rappresentare a Pietrobur go nel 1896, e fu un fiasco, che il Teatro d'arte di Mosca riprese due anni dopo, e fu un trionfo, e che offrì al glorioso teatro di Stanislavski Vinse gna programmatica di un gab biano, è stata allestita -lai re gista Franco Enriquez con le scene di Lorenzo Ghiglia, i costumi di Peter Hall e le musiche di Sergio Liberovici. La sua sottile poesia ha subito conquistato gli spettatori, che l'hanno seguita con attenzio ne, e anche con commozione e, al termine dei due tempi in cui è stata divisa, hanno tributato calorosissime accoglien ze al regista, ai suoi collabo rotori e agli interpreti: oltre a quelli citati, Adriana Inno centi, Enza Giovine, Nino Pa vese, Alvise Battain, Gianni Galavotti, Donato Castellaneta, Alfredo Piano, Carlo Baroni e Adelaide Zaccaria. Domani sera II gabbiano L'iene replicato per gli abbonati di una stagione, la quarta per Vercelli, che comprende quattro spettacoli e vanta settecento abbonati. Potrebbero essere il doppio, spiega Franco Vene, assessore alla Pubblica Istruzione; basti pensare che gli abbonamenti si esaurirono nella giornata stessa in cui furono messi in vendita. Ma non è poco per una città di cinquantaseimila abitanti, in cui si cominciano a raccogliere i frutti di una generosa politica culturale che comprende non soltanto gli spettacoli di prosa, ma il concorso musicale Viotti, noto in tutto il mondo, una stagione di concerti e una stagione lirica, oltre a manifestazioni dì vàrio genere, come le rappresentazioni gratuite per le scuole. Il gabbiano di Cecov ha dunque preso il volo da Vercelli. E i vercellesi se ne sono rallegrati pur sapendo che si trattava, necessariamente, più di una prova generale che di una vera e propria anteprima. Ora la commedia verrà portata in alcuni centri di altre regioni, per poi esordire, si spera completamente « rodata », il 28 marzo a Torino. Avremo allora l'occasione di tornare su di essa, sullo spettacolo di Enriquez, e confermare o no le favorevoli ma frettolose impressioni di queste due recite vercellesi. a. bl.